“And
I tell her it's gonna be alright ….”
Becca
era seduta su quelle comode sedie di tessuto rosso ormai da qualche
ora.
Teneva
gli occhi chiusi cercando di calmare i battiti del cuore che sembrava
voler abbandonare il suo petto e fuggire il più lontano
possibile da
quel posto.
Intorno
a lei le giungevano le voci confuse degli altri partecipanti ai
provini, ripassavano le coreografie, si giudicavano l'un l'altro,
aumentando così la sua agitazione.
Nella
sua mano destra teneva ben stretto il piccolo foglio di carta in cui
la segretaria all'ingresso le aveva scritto il numero col pennarello
indelebile.
63
era il suo piccolo numero.
63
sarà
il tuo numero
fortunato..le
aveva sussurrato all'orecchio, con la sua inconfondibile voce roca,
il ragazzo che ora era seduto accanto a lei...e
il mio prossimo tatuaggio....aveva poi aggiunto facendola
ridere.
Aveva
voluto accompagnarla a tutti i costi..
Glielo
aveva promesso quasi un anno prima..ed ora era lì, al suo
fianco,
cercando di infonderle tutta la sua sicurezza.
Quella
mattina, usciti di casa, lui aveva cercato la sua piccola mano, aveva
intrecciato le sue dita con quelle della ragazza e non l'aveva
più
lasciata andare, concentrando tutta la sua attenzione sul suo volto
preoccupato.
Per
anni aveva immaginato quel momento, lo aveva desiderato con tutto il
cuore allenandosi giorno dopo giorno, anche quando la stanchezza era
tale da sembrarle quasi impossibile riuscire a svolgere gli esercizi
alla sbarra.
Per
anni aveva accettato i complimenti e le critiche della gente che
difronte ad un suo fallimento le avevano suggerito di smettere, di
mollare quel sogno che si portava dietro fin da bambina....
Bisogna
crescere..le avevano detto..
non si può continuare a sognare..
Ma
ciò che non riuscivano a capire era che quello non era solo
un sogno
per lei..era tutta la sua vita...non avrebbe mai potuto rinunciare,
mollare tutto.
Solo
ora, infatti, che finalmente si trovava lì, in quella
scuola,
sentiva di essere nel posto giusto.
Sentiva
che sarebbe dovuto diventare il suo futuro...semplicemente
perché lo
desiderava con tutto il cuore.
Quello
sarebbe stato il suo momento...il momento in cui avrebbe potuto dare
una svolta alla sua vita, in cui avrebbe potuto dimostrare al mondo e
soprattutto a se stessa di potercela fare.... il momento di vivere il
suo sogno fino in fondo senza alcun rimpianto.
Il
ragazzo al suo fianco cominciò a disegnarle con il pollice
dei
piccoli cerchi sul dorso della mano prima di abbassarsi per lasciarle
un delicato bacio sulla fronte.
Tranquilla
Becca!...respira!...andrà
tutto bene! Ci
sono io
qui con te! Cercò di tranquillizzarla lui.
Lei
aprì gli occhi nocciola e si volse a guardarlo con uno
sguardo
spaventato.
Ho
paura Harry...ho paura di dimenticarmi i passi...di salite su quel
palco e bloccarmi...ho paura che non mi prendano.
No,
non dirlo...sarai bravissima...lo so io e lo sai anche tu...sei fatta
per stare su quel palco...sei fatta per ballare..è giusto
che il
mondo lo sappia...non importa quanto tu sia spaventata, non importa
se ti tremano le ginocchia in questo momento...perché quando
salirai
su quel palco sarai perfetta..come sempre!
E
se dimentico i passi?!..cosa faccio se dimentico i passi?!..gli
chiese con gli occhi ormai lucidi.
Andrai
avanti comunque....non
è
un passo dimenticato che rovina un'intera coreografia..così
come una
parola sbagliata non rende meno bella un'intera canzone! Mettici il
cuore come fai sempre...non pensare ai passi..non pensare alla
giuria..ascolta la musica e balla col cuore qualsiasi cosa accada!..
La rassicurò sorridendole, mostrandole ancora
una volta
quelle due fossette agli angoli della bocca che lo rendevano
più
simile ad un bambino che ad un ragazzo di quasi vent'anni..ma che,
inevitabilmente, l'avevano fatta innamorare di lui.
Lo
sguardo della ragazza scese a contemplare le loro mani intrecciate,
osservando quanto bene le sue dita coincidessero con quelle di
lui...e finalmente un sorriso comparve sul suo volto quando vide le
sue unghie smaltate di nero.
La
sera prima, infatti, nel loro appartamento di Londra, Harry aveva a
tutti i costi voluto metterle lo smalto nero che lui stesso le aveva
comprato.
Diceva
che l'avrebbe resa più determinata e aggressiva..e che
l'avrebbe
aiutata a dare un bel(testuali parole) “ calcio in
culo” alla
concorrenza!
Era
incredibile come quel ragazzo riuscisse a rendere così
speciale un
gesto così semplice.
Era
incredibile come quel ragazzo riuscisse sempre a farla sorridere e ad
infonderle quella sicurezza che tanto le mancava.
Fin
da quando erano due ragazzini, lui era sempre stato presente ad ogni
saggio di danza...e, nonostante fingesse di essere lì solo
perché
costretto dalla sorella, ogni volta le sussurrava nell'orecchio la
stessa frase, prima di guardarla salire sul palco.
Fai
vedere chi sei!
Quattro
semplici parole, dette con una dolcezza e una determinazione tale da
stupirla ogni singola volta.
Quattro
semplici parole e, improvvisamente, le sue ginocchia smettevano di
tremare.
Erano
quelle il suo portafortuna...anzi, lui era il suo portafortuna...non
un ciondolo regalatole dalle amiche, non l'elastico rosa portato ad
ogni singola esibizione fin da quando aveva sette anni..ma i suoi
occhi verdi che la guardavano tra il pubblico e il sorriso che gli
illuminava il volto.
Rebecca
strinse più saldamente la mano del ragazzo cercando di
esprimere
silenziosamente tutta la sua gratitudine.
I
suoi occhi cercarono ancora una volta quelli di lui...ma questa volta
Harry vi trovò qualcosa di diverso, non vi era
più la
preoccupazione di prima..
Quegli
occhi nocciola lo stavano guardando con una determinazione che il
riccio aveva avuto occasione di vedere solo poche volte in passato.
Nonostante
il giudizio degli altri fosse sempre stato fondamentale per lei, ora
Becca sembrava finalmente consapevole di una cosa...indipendentemente
dal risultato di quel provino, per la prima volta si stava mettendo
in gioco davvero..poco importava cosa pensasse la gente... sarebbe
salita su quel palco perché quello per
lei significava
cresce...credere fino infondo nelle proprie capacità e
battersi con
tutte le forze per realizzare i propri sogni.
Il
suo sguardo rimase fisso in quello del ragazzo, anche quando la
stessa segretaria che le aveva assegnato il numero quasi tre ora
prima la chiamò perché si preparasse per
l'esibizione.
Fai
vedere chi sei! Le sussurrò ancora una volta
lui con
un'espressione seria e decisa.
Guardami
mentre
sarò
lassù..perché
darò
un bel
calcio
in culo alla
concorrenza! Gli rispose allora lei facendolo sorridere,
prima
di seguire la segretaria dietro le quinte.
Cinque
minuti dopo fu chiamato il suo nome.
Era
finalmente giunto il momento che aspettava da quasi quattordici
anni...stava salendo su quel palco che avrebbe segnato l'inizio di
tutto.
Le
sue ginocchia non tremavano più anche se il suo cuore
continuava a
martellarle nel petto...amava quella sensazione...quegli attimi prima
che la musica iniziasse.
Una
luce la illuminò quando si posizionò al centro
del palco.
La
sua mente ora sembrava completamente svuotata da ogni preoccupazione,
da ogni pensiero.
I
suoi occhi vagarono sui giudici prima di ritrovare le familiari iridi
verdi del ragazzo che amava, ora posizionato dietro alla giuria.
Erano
loro gli unici giudici di cui avesse mai avuto bisogno..i suoi occhi
ed il sorriso orgoglioso che continuava ad illuminargli il volto
mentre la guardava ballare!
Piccolo
angolo autrice...
Vorrei
dedicare questa OS a Rebecca_Daniels(la mia Becca!) perché
creda
sempre nei suoi sogni fino in fondo!
Sono
orgogliosa di te amica mia!! Baciotti!!<3
Grazie
a tutte coloro che leggeranno e commenteranno...con Becca&Harry
la mia long “ Live for the moment because everything else is
uncentain” si può dire definitivamente conclusa!!
Perciò
grazie davvero a tutte!!!!
See
you soon!! xo xo
Kikka_93
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