Potere e Vendetta

di Laura_Massi
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Le due ragazze aspettavano in sala d'attesa, dove una bionda con l'accento russo stava parlando al telefono dietro ad una scrivania costosa. Dopo aver riagganciato, si alzò e le disse: -Prego, accomodatevi. Il signor Gorson arriverà a momenti.- Allora le due sedicenni si diressero verso l'ufficio e quando entrarono ne rimasero abbagliate: scrivania in mogano, poltrone e divani in pelle, finestre grandi che rendevano la stanza luminosa, libreria in cristallo con esposta la prima edizione di "Grandi speranze" di Charles Dickens. L'insieme esprimeva lusso e potere, oltre ai mobili costosi vi era un televisore al plasma e un computer di ultima generazione. Mentre Lizzy e Amy ammiravano la magnificenza di quella stanza, la porta di chiuse e un uomo sulla quarantina, alto, robusto, con i capelli castani striati prematuramente di grigio e gli occhi nocciola, si avvicinò a loro. -Salve signorine, come state? È stato difficile trovare il mio ufficio?- disse Gorson con un sorriso che mostrava i denti bianchi. -No, signore, è stato semplice trovarlo. D'altronde l'intero edificio è di sua propietá e al piano terra abbiamo detto che ci stava aspettando e ci hanno mostrato subito la direzione del suo ufficio.- disse Lizzy. Gorson mostrò la sua approvazione e compiacenza della sua "popolarità", con una risata che turbo leggermente Amy; ella disse, ricordandosi di quello che le aveva raccontato Jack: -Signor Gorson, scusi se le sembro arrogante, ma le posso chiedere il motivo di questo invito?- Lui allora si interruppe e andò al tavolo dei liquori dove verso una dose generosa di scotch in tre bicchieri: Lizzy lo accetto ma Amy, che si ricordava che il fratello le aveva detto di nn bere alcolici sino all'età di diciotto anni, disse: -Scusi, ma io non bevo alcolici. Sono minorenne.- Gorson sembrava a disagio, non si aspettava un rifiuto e decise di offrirle un succo di frutta dove mise una polverina bianca, mise il bicchiere nella mano della ragazza, che prima di portarlo alla bocca disse: -Signore, scusi, ma...come posso dire senza sembrare offensiva...ma cosa...?- Fu interrotta da lui che la rassicurò: -È solo zucchero, questi succhi sono molto acidi.- Allora lei è Lizzy bevvero le loro rispettive bevande e si sedettero su un divano e il signore di fronte a loro. Passarono all'incirca venti minuti nei quali parlarono del più e del meno. Ad un certo punto, alle due ragazze iniziò a girare la testa e decisero di tornare a casa, ma Gorson disse: -Aspettate dieci minuti e vedete che vi sentirete meglio.- Ma così non fu, perché passati pochi minuti si accasciarono a terra e, prima che il buio avvolgesse le loro membra, videro il ghigno soddisfatto dell'uomo.




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