Mardrömmar

di Flick Ic
(/viewuser.php?uid=112508)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 
Succedono cose brutte ad Howard Street,
la gente che passa lo sa.
Sa cosa succede
all’interno dei muri, sa delle grida e
conosce gli occhi. Gli occhi appaiono dalle
finestre, scrutano, penetrano il tuo corpo.
Sono bianchi come la malattia e
sanno di paura, di mezzanotte, di gelo e
di ubriachi. Gli occhi plasmano l'inquietudine,
 gli occhi creano la morte.
Succedono
cose brutte ad Howard Street, fatti inspiegabili,
fuori dal comune. Si muore, si perde la
ragione ma si preferisce non dir niente.
Succedono cose brutte ad Howard Street,
e la gente che passa, lo sa.


 

Note dell’autore: Secondo mardröm, credo quello a cui sono più legata. Howard Street esiste davvero, è una via affollata, senza nulla di lugubre. Ma, il più delle volte, sono i luoghi conosciuti e celebri a nascondere segreti viscidi e striscianti, maledizioni che farebbero rabbrividire vecchie chiese diroccate nelle campagne inglesi.
Chi ha letto Crouch End di Stephen King, sa di cosa parlo; questa Howard Street non esiste, è il sogno notturno di trovarsi in un luogo in cui si vive, ma di non riconoscerlo.
Howard Street è qualcosa insito all’interno di ognuno di noi, durante il corso della nostra vita chiunque si ritroverà a sognarla, con i suoi ciottoli, le macchine, la folla, gli occhi.
--Flick 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1841713