Note: Rieccomi
con la “gemella” di “20
sigarette”. Prima di lasciarvi leggere devo dirvi che
questa canzone è la più triste e angst di tutto
il CD. Mi aveva spezzato il
cuore già prima che capissi che poteva essere usata per Rob
e Jude, quindi
preparate i fazzolettini perché è veramente
triste.
Buona lettura!
Natale
senza Regali
Succede
a volte di sentirsi soli
E
fingere che va
bene cosi
Che
tanto prima o
poi dovrà passare
Questo
gelo senza
brividi
Fingere, per un
attore, dovrebbe
essere l’abc. Ed io, ormai, fingo da molto.
Fingo di non
sentire questa
solitudine, ogni giorno sempre più pesante.
Fingo di stare
bene, e di essere
felice della mia decisione.
Fingo di
aspettare che tutto
questo passi, nonostante il gelo che ha ormai attaccato il mio corpo mi
faccia
chiaramente capire che niente cambierà.
Mi
son svegliato
solo anche oggi
Mi
chiedo se va
bene ancora cosi
Se
la liberta e una
prigione immensa
O
è solo il freddo
di questo lunedì
Svegliarsi ogni
giorno, in
questo letto vuoto, è sempre più difficile.
Non posso
impedirmi di notare le
differenze; fra questa “libertà” che ci
ho auto-imposto e quelle mattine in cui mi risvegliavo
accoccolato sul tuo petto.
Ripenso a
quelle mattinate, di
sospiri e relax e il vuoto gelido, che ho dentro, pulsa, cercando di
risucchiarmi ancora di più nel suo profondo abisso.
Ora
questa luce mi
fa male sai
Il
vuoto che hai
lasciato è ancora qui
Forse
il tempo non
ti ha cancellato mai
Ma
un altro natale
senza regali è qui
Le
mattine senza te assomigliano
ad un enorme incubo. Si susseguono lente, l’una dopo
l’altra, sempre uguali.
Sono qui a ricordarmi il mio
castigo quotidiano, che mi sono meritato decidendo di allontanarti,
avere la
tangibile percezione di quanto sia difficile starti lontano.
Ed è quasi ridicolo pensare che
è ormai natale, e che ci eravamo promessi,
quest’anno, di passarlo insieme. Ma questa
volta non ci saranno regali sotto l’albero; non per me.
Ad occhi bassi cammino
fra i negozi e i sorrisi
evito di
guardare il
mio riflesso sulle vetrine
sono gia spento cosi
Da bravo padre, oggi ho lasciato il mio giaciglio sicuro, per
andare a comprare i regali per i ragazzi. Ma anche questa semplice
azione, che
mi ha sempre riempito d’allegria, ora, senza di te nella mia
vita, mi risulta
gravosa.
Non guardo le vetrine, o gli
occhi degli altri, per paura che essi mi rimandino la mia figura
spettrale.
Dovrei accettare il mio castigo
ed andare avanti, non è così?
Ho provato, ma non è semplice.
Dove
sarò cosa
farai
Non
guarderemo
indietro più
Avevi
ragione tu
Mentre
cercavo di
volare
Ti
ho lasciato giù
Il
giorno in cui ti lasciai,
anteponendo la mia felicità (o quello che credevo lo fosse)
alla nostra
relazione, non ti diedi neanche il tempo di una spiegazione.
Ma come potevo dirti che non
riuscivo più ad essere
“l’altro”?
Che non volevo più dividerti con
tua moglie e il resto del mondo?
Che diritto avevo di reclamare
una proprietà che non è mai stata mia?
E’ stato più facile distruggere
tutto, non considerando però, e questo mi tormenta
tutt’ora, che l’amore non è
una cosa che si fa da soli, ma in due.
Ora tutta questa luce
mi fa male, sai
il
vuoto che hai
lasciato è ancora qui
Amore
il tempo non
ti ha cancellato mai ma
Un
altro natale
senza regali è qui
E’ patetico
da parte mia, sai?,
sentirsi così in colpa. Giudicato. Come se la luce solare si
fosse trasformata
in un’enorme riflettore puntato costantemente su di me, che
mi ricorda perché
soffro così tanto.
Non ci
sarà un tempo adatto a
far passare questa situazione. Ci sono solo azioni.
E
questa libertà di
cui non so che farci
Potrò pur
dirmi libero, ma a che
prezzo?
Cosa conta
essere liberi, se poi
non sono libero di amare te? Se non posso più risvegliarmi
col tuo corpo caldo
abbracciato al mio? Se non posso chiamarti nel bel mezzo della notte
per dirti
che ti amo o che mi manchi? Se non posso più parlarti,
toccarti, amarti?
Se
è questa la libertà che ci ho
donato, preferisco ritornare ad essere imprigionato.
Un
altro natale
senza regali è qui
Quest’anno
non ci saranno regali
per me, è vero, perché il mio regalo è
con te a Malibù.
Il giorno in
cui ti ho lasciato,
ti ho anche donato il mio cuore.
Ed ora ho
deciso di
riprendermelo. Quindi aspettami Robert.
Sto venendo a
riprendervi.
Un
altro natale senza regali è qui
Note: Bene,
eccoci qui.
La fic non mi
convince molto, come sempre ha avuto una gestazione abbastanza
travagliata,
oltretutto vi avevo detto che ero sotto interrogazione, e soprattutto
quello ha
fatto si che io dimenticassi progressivamente le varie stesure che la
mia mente
automaticamente componeva, e questo è quello che ne
è rimasto.
Ma comunque, sono
riuscita a finire il progetto e di questo sono felice.
Come avete visto,
questa storia va a completare la prima, sia colmando le lacune della
prima sia
con i colori usati all’inverso. E...... visto che non
è finita poi così male?
Non ce l’ho fatta
a lasciarli lontani definitivamente, il mio cuore non ha retto.
Compatitemi!
Chiudo col dire
che la canzone, ovviamente, è di Marco. Se volete ascoltarla
fate pure, nessuno
ve lo impedisce. E se volete lasciare una piccola recensione per dirmi
se vi è
piaciuta mi fate anche felice.
Un bacio a tutti!
Naky
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