Appartenenza
Citazione:
“Cosa
si prova, quando non si ha niente, nemmeno dei ricordi cui
aggrapparsi quando è notta fonda?”
Fandom:
Thor
(Marvel) - Loki
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Ripercorre
con la
mente quanto accaduto, e non ha dubbi: è tutto vero. I
pensieri si
accavallano, si aggrovigliano, e, in fondo al cuore, un'ombra sta
crescendo. E' la rabbia, che la fa crescere. E' il senso di
impotenza. La sensazione di non appartenere davvero a niente.
“Sei
mio
figlio”.
Le
parole di suo
padre... no, di Odino, sono come frustate.
Non
gli crede e
non gli crederà mai più. Si sente violato, si
sente bruciato.
Loki
non è mai
appartenuto a niente, è sempre stato estraneo al mondo della
sua
stessa famiglia, e, adesso, anche un reietto, il rifiuto di una
stirpe di mostri che a sua insaputa già lo aveva ripudiato,
prima
ancora che gli fosse data una possibilità.
Loki
non è figlio
di Odino, e non è figlio di Laufey.
“Che
cosa
sono?”, continua a ripetersi, odiando ogni centimetro del suo
corpo, reso fetido da quella maledetta bugia.
Un
mostro, ecco
cos'era.
Eppure,
quando
chiude gli occhi, ancora qualcosa resta.
Ricordi.
Ricordi
confusi,
annebbiati, accecati dalla rabbia e dal rancore di tutti quegli anni
vissuti nell'ombra.
La
rabbia cresce.
Indossa
il suo
elmo, e il peso gli ricade sul collo, sulle spalle, sulle scapole.
Sulle vertebre.
Allunga
una mano,
esitante. Le dita tremano.
Afferra,
infine,
lo scettro di Odino.
Come
avrebbe
potuto essere re di un popolo che non lo aveva mai voluto, di una
famiglia che non era la sua?
A cosa
ci si può
aggrappare, quando è buio, e i ricordi svaniscono?
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