Autore: Diana924 Fandom: Boardwalk Empire Titolo: 8 times of Charlie and Meyer Personaggi: Meyer Lansky, Charlie Luciano,nominati AR, Nucky Thompson, Gillian Darmody, Margaret Thompson, Jimmy Darmody, Gyp Rosetti, Mickey Doyle Pairing: Charlie/Meyer, Nucky/Margaret, Charlie/Gillian Rating: NC15, l'ultima sarà NC17 Avvertimenti: slash, lime, raccolta Note: Kosher Nostra is on btiches XD Note2: è così ovvio, insomma... sono una coppia sposata loro due. L'ultima shot sarà a parte perchè rossa. Per NOMICOSECITTÀ di maridichallenge
Capitolo uno - Nomi: Gillian
Meyer non è geloso quando Charlie va ad Atlantic City, anche se lì c’è Gillian Darmody, la madre di Jimmy. Gillian è forse l’avversaria più temibile che Meyer abbia avuto ma gli è bastato vederla per capire che non durerà e che Charlie tornerà da lui, Charlie torna sempre da lui, ed è suo, solo suo. Anche quel giorno, quando Charlie torna a New York furioso perché Gillian l’ha cacciato dal suo letto e ha deciso che non saranno più soci in quell’affare del bordello, Meyer non riesce a non sorridere. Charlie è furioso contro quella puttana irlandese e gli ripete che l’ha sempre trattata bene solo perché lei è la madre di Darmody ma Meyer non lo ascolta. Semplicemente si alza dalla sedia, chiude la porta dell’ufficio sperando che Benny capisca che non vogliono essere disturbati e si avvicina a Charlie che sta ancora imprecando in italiano. << Sistemeremo tutto Charlie, calma >> gli dice accarezzandogli il volto con delicatezza, sperando di cancellargli dalla mente il ricordo di Gillian Darmody, quella maledetta sgualdrina irlandese che ha osato toccare il suo Charlie. È iniziato tutto quasi come un gioco ma ora non lo è più, non per lui almeno. A volte ha la sensazione di essere la parte razionale della mente di Charlie, così come Gillian Darmody ne incarna l’aspetto più passionale. Meyer si sorprendere a pensare a Gillian Darmody mentre lentamente poggia le sue labbra su quelle di Charlie. Solitamente non si baciano ma sente che questa volta deve farlo e Charlie dopo un po’ risponde al bacio, è un cercarsi affannato di lingua e denti, umido e bagnato, molto bagnato. Meyer teme quasi di sentire l’odore di sigarette di Gillian Darmody ma per fortuna percepisce le sigarette di Charlie e del whiskey, sapori rassicuranti come il corpo a cui è aggrappato. Non sa cosa vorrebbe, forse che fosse tutto più delicato, che l’altro non lo sbattesse sulla scrivania con furia mandando all’aria tutti i suoi registri che sono finiti per terra, aperti e spiegazzati, dovrà sistemarli dopo pensa distrattamente prima che Charlie gli strattoni la camicia interrompendo il bacio. Le mani di Charlie gli tolgono la camicia e una di loro s’intrufola dentro i suoi pantaloni cominciando ad accarezzarlo. Tra loro c’è sempre passione e desiderio, un cercarsi che non può essere fermato da altre persone, né da AR per cui lavorano, né da Masseria che li osteggia e tantomeno da quella puttana della Darmody pensa Meyer mentre la sua mano si ferma sulla cintura di Charlie prima di abbassargli con furia i pantaloni. L’altro si ferma per un secondo poi prosegue il suo massaggio prima che con l’altra mano gli stringa possessivo le natiche. Charlie è di Meyer e Meyer è di Charlie e nessuno potrà mai separarli, né AR, né Nucky Thompson che è finito e tantomeno Gillian Darmody che era solo una distrazione, solo una sciocca distrazione si ripete mentre si muove contro la mano di Charlie. L’italiano geme e si dondola sopra di lui e Meyer vorrebbe solo baciarlo e resta piacevolmente sorpreso nel sentir le labbra dell’altro su di sé. È un bacio lento, un bacio pieno d’amore e di promesse, così diverso da quelli che si sono solitamente scambiati e Meyer si sente felice, potrebbe morire in quel momento e ne sarebbe felice. È un movimento più veloce degli altri a fargli smettere di fantasticare, non andranno oltre quel giorno, non con Benny che è nella stanza accanto e Benny è pazzo e non sa come potrebbe comportarsi se li vedesse, entrambi a petto nudo sulla scrivania, ansimanti e con le mani nelle mutande dell’altro. Charlie smette di baciarlo e geme mentre viene, lui si limita a mordersi le labbra e stringersi a Charlie mentre riconosce quella sensazione familiare. Poi mentre si rivestono Meyer non riesce a smettere di sorridere: Charlie ha detto il suo nome, non quello di Gillian Darmody o di un’altra donna qualsiasi che si è scopato, ma il suo nome.
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