Poison Ivy: La passione
Ecco la mia
nuova fan fiction! Vi avviso subito che il personaggio di Poison Ivy
è espirato a quello del film “Batman e
Robin”. Però, visto che la Poison Ivy
del film non è molto bella (anche se ad interpretarla
è Uma Thurman), immaginate i personaggi come vi pare e
piace! Please recensite! Buona lettura!
Tutti i
criminali più famosi e crudeli di Gotham City si sarebbero
dovuti trovare in una casa abbandonata nella periferia della
città.
Quando
arriviamo Mr.J? – Chiese Harley sbuffando.
Tra poco
– Rispose lui.
Uffa…Io
mi annoio! Quando arriviamo Puddin? – Richiese lei ancora
più afflitta di prima.
Tra poco!!! E
comunque ti dico io quando arriviamo!! Così almeno stai un
po’ zitta!! – Esclamò l’uomo
incazzato.
Scusa!
– Disse Harley, guardando in basso.
A Joker non
piaceva vedere le persone tristi, quindi le disse – Dai Harl,
non essere triste, lo sai che mi innervosisci! –
Anche se lui
avrebbe preferito dire – Dai Harl, non essere triste, se no
mi rendi triste! –
Quindi tu tieni
a me? – Domandò la donna con un brillio agli occhi.
Emmm…Guarda, siamo arrivati! – Urlò il
Joker, salvandosi da solo.
Che bello!!
C’è anche Pam!! – Esclamò
Harley.
Yuppi!!!
– Disse con tono sarcastico il Joker.
Ciao Pam!!!
– Urlò Harley, saltandole addosso.
Ciao!
– Disse lei, con un tono strozzato.
Non fare
sforzi in questo periodo di tempo! Capito?!? – Disse Pamela
con sicurezza.
Si Pam, lo so
che hai ragione. Ma io sono una criminale, non posso stare tutto il
giorno sul divano, ad aspettare che un cosino piccolino esca dalla mia
pancia! – Esclamò Harley, lasciando
l’amica.
Io non ho
detto questo. Ho solo detto che tu non puoi più far le
acrobazie, combattere, stritolare la gente…. –
Disse Pamela.
Va
bene… - Disse arrendendosi all’amica.
Dai Harley,
non ascoltarla. Lei che ne sa, non
potrà mai avere figli! – Esclamò il
Joker, uscendo dalla sua auto.
Poison Ivy,
che era sempre rimasta impassibile agli insulti del Joker,
non riuscì a mandare giù le parole
che erano appena state udite da tutti i criminali, che erano appena
arrivati.
Vuoi stare
zitto! Brutto bastardo! – Gridò lei avvicinandosi.
Io ho detto la
verità! – Tentò di difendersi lui.
Senti Pam, lo
sai che lui è un’idiota nei tuoi confronti
– Disse Harley, fermando l’amica.
Si, lui
è sempre un’idiota nei miei confronti, ma in
questo caso è un vero e proprio stronzo – Rispose
Pamela, spostando delicatamente Harley.
Joker,
tirò un coltello, che andava diritto alla faccia di Poison
Ivy. Ma lei lo afferrò senza nessun problema.
Lo vuoi?
– Disse Ivy.
Certo che lo
voglio! Quello è il mio coltello preferito.
Ma davvero?!?
Allora merita un trattamento speciale! – Disse lei per poi
distruggerlo all’interzo della sua mano, grazie ai gas
emanati dal suo corpo, che rendevano un oggetto frantumabile.
No, sei una
bastarda!!!! – Disse il Joker correndo verso di lei.
Harley si mise
in mezzo tra i due.
Joker disse
– Harley spostati, perché non me ne frega niente
se tu sei davanti, tanto ti ammazzo lo stesso! –
Invece Poison
Ivy, se ne andò via, dicendo – Harley, tu non devi
stare con uno che se ne frega se tu e la creatura che è
dentro di te state per morire! –
Harley sapeva
Ivy aveva ragione, ma lei amava così tanto il suo Mr.J, che
decise di lasciare stare, e continuare normalmente la sua vita e di
lasciar perdere i consigli dell’amica, che ormai era
già nella sua macchina.
A casa di
Ivy…
Ma guarda un
po’ te se io devo star la ha darle consigli, se poi se ne va
via con quel brutto figlio di puttana! – Disse Ivy rivolta
alle peonie.
E poi tu non
potrai avere figli… Certo che io posso avere figli, basta
che non tocco con le labbra nessuna parte del corpo del mio
uomo… Che non esiste neanche un uomo adatto a stare con me
– Esclamò Poison Ivy, trasformando il suo tono, da
arrabbiato a triste.
Poi si sedette
sul suo divano, dove trovò una cosa molto insolita.
C’era
una pianta di rose rosse, con appoggiato sopra un biglietto. Che diceva:
“Per la rosa
più bella, dell’enorme giardino di Gotham City
<3”
Pamela, alla
vista di quelle parole, diventò rossa, ma dentro di lei non
sapeva che cosa provare. Era la prima volta, che qualcuno le faceva un
regalo così…Meraviglioso.
Lei non avrebbe
mai voluto ricevere dei fiori come regalo, perché tutti gli
uomini regalavano o una rosa rossa o tante rose rosse, che erano sempre
state tagliate inutilmente, per poi morire dopo una settimana.
Non sapeva
neanche se essere felice di quello che era appena successo o dire che
è una grande cazzata.
Ma
di una cosa era sicura, quella pianta di rose era bellissima, e da ora
in poi lei era la sua mamma e quelle rose la sua bambina, e
l’avrebbe curata con amore e con affetto, anche se non sapeva
chi era il mittente.
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