Albero genealogico

di Il_Genio_del_Male
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RATING: Arancione (per sicurezza).

PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen, SuD.O., FanXing, XiuHan, YunJae.

GENERE: Commedia, Demenziale, Fluff, Sentimentale.

AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non è detto ma ci proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.

DISCLAIMER: Nessun membro degli EXO e dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma vabbè); fyccina scritta assolutamente non a scopo di lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di fangirlamento compulsivo.

NOTE: Tutto è nato dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun. Ovviamente la mia Musa s’è fatta prendere un pochino la mano ed è venuta fuori questa… cosa. Boh. Cercherò di ricavarne una long di almeno sei capitoli; incrociamo le dita.

Questo primo capitolo è molto breve ed introduttivo; ho cominciato il secondo proprio quest’oggi, quindi presumo di postarlo in tempi ragionevoli.

Buona lettura (si spera)!

 

 

 

 

 

Chanyeol ha otto anni e si reputa, giustamente, un ometto.

E’ nato circa un mese prima di Natale; i suoi papà amano ripetere che Babbo Natale aveva voluto fare loro un regalo in anticipo, quella lontana notte di fine novembre, e perciò organizzano sempre una colossale festa di compleanno per il figlio.

I papà di Chanyeol si chiamano Sehun e Jongin e si sono sposati poco più che ventenni perché erano talmente innamorati l’uno dell’altra da non poter aspettare oltre: stavano insieme ormai da quattro anni e ritenevano stupido non ufficializzare la loro unione. Così, anche se Sehun stava ancora frequentando l’università e Jongin aveva appena cominciato il suo apprendistato presso uno studio fotografico che lo pagava una miseria, i due si erano premurati di avvisare per tempo i parenti -comunicando luogo, data e ora con una telefonata- ed erano diventati marito e marito.

“Qualche mese dopo sei arrivato tu” sospira nostalgico Jongin, come sempre quando arriva a quel punto del racconto. “Il nostro Chanyeollie~”.

A Chanyeol piace ascoltare il babbo. Sin da quando era piccolissimo non si addormentava se prima Jongin non gli aveva letto una fiaba; la bella voce profonda del suo papà, che sperava di ereditare da grande, gli conciliava il sonno e lo faceva sentire in qualche modo protetto, al sicuro.
A Sehun spettava il compito di rimboccargli le coperte e di canticchiargli a mo’ di ninna nanna “Notte notte, mele cotte”, che era il loro specialissimo modo di augurarsi la buonanotte. Chanyeol infatti rispondeva a tono e spalancava le braccine, offrendo le guance paffute affinché i genitori le baciassero.

Questo accadeva anni fa: Chanyeol ha otto anni, è un ometto grande che non ha più paura del buio, si lava i denti ogni sera e guarda sempre a destra e a sinistra prima di attraversare le strisce pedonali.

(Chanyeol non lo ammetterebbe mai, ma in realtà il rituale della buonanotte non ha subito grosse variazioni –a parte il fatto che le sue guanciotte si sono assottigliate e le braccia non sono più tanto corte, anzi; è il più alto della classe, se non dell’intero anno, e a sentire zio Yifan potrebbe diventare addirittura alto quanto lui.)

 

 

Un pomeriggio Chanyeol esce da scuola e trova una sorpresa ad aspettarlo: il suo faccino si illumina di pura gioia non appena riconosce Jongin fuori dal cancello che lo saluta con la mano per attirare la sua attenzione. Corre incontro al papà, rischiando di travolgere metà dei bambini riversatisi in cortile in fila per due.

“Babbo, non mi avevi detto che venivi a prendermi tu!” esclama e lo abbraccia forte forte all’altezza delle gambe.

“Ciao anche a te, pulcino” Jongin arruffa affettuosamente i capelli del figlio.

Solitamente è Sehun a riportarlo a casa, giacché i suoi orari di professore coincidono con quelli della scuola elementare; oggi però è impegnato con il ricevimento genitori fino a tardi e fortuna ha voluto che Jongin avesse qualche ora libera tra un servizio fotografico e l’altro.

Chanyeol afferra la mano che il babbo gli tende ed insieme raggiungono l’automobile, parcheggiata nella via accanto. Una volta che le cinture sono state allacciate e che Jongin ha inserito la chiave nel cruscotto, il bambino -ignaro delle conseguenze che le sue parole comporteranno- fa un annuncio.

“Lo sai, babbo”, cinguetta, “la maestra Yoona ci ha dato come compito per casa una ricerca”.

“Davvero? Se riguarda un argomento scientifico ti consiglio di chiedere aiuto a Sehun, lui queste cose le insegna”.

“No no, niente scienze: è sulle nostre famiglie! In pratica devo disegnare l’albero genealogico con anche i nonni e gli zii, intervistarvi tutti quanti e poi scrivere un tema. Ho due settimane di tempo, non vedo l’ora di cominciare. Scommetto che sarà divertentissimo!”

Jongin, dal canto suo, evita per un pelo d’inchiodare in mezzo alla strada e benedice mentalmente l’inventore delle cinture di sicurezza. Dire che la notizia l’ha sconvolto è un eufemismo, e può solo immaginare la reazione di Sehun quando lo verrà a sapere.

Una cosa è certa: Chanyeol ne uscirà traumatizzato.

 

 

 

 

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Aloha!





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