["Gifts and Curses", Yellowcard.]
Luci strobo.
Corpi che si muovono a scatti.
Laser che tagliano la folla.
Corpi sudati che si strusciano
sensuali.
Bassi che rimbombano nel petto.
Corpi che saltano frenetici.
D’un tratto è come se mi
risvegliassi.
Dove sono?
Mi guardo attorno: centinaia di corpi sudati, lembi di
pelle nuda, fasci di luce, poi ecco l’illuminazione.
Ino.
La vedo mentre ancheggia davanti ad un tizio che non
riesco a vedere: ma è proprio lei? Con queste luci non riesco a capire: le
strobo rendono tutto più confuso, i movimenti meccanici e a scatti, ed io non
riesco a riconoscere bene i visi.
Ciò non toglie che sia venuta qui con
lei.
Improvvisamente è come se la mente mi si snebbiasse del
tutto: è la mia festa, e questo dovrebbe essere il mio
compleanno.
Davanti a me sul tavolino scuro noto la caraffa di
mojito ancora mezza piena: quindi non è passato molto tempo da quando l’abbiamo
ordinata… Cerco accanto a me sul divanetto la mia borsetta e, una volta trovata,
ne estraggo il cellulare: le tre e mezza. Solo una decina di
minuti.
Dieci minuti a fissare il vuoto.
Dieci minuti senza pensare.
Afferro uno dei bicchieri poggiati sul ripiano, non
importerà a nessuno se uso quello sbagliato: mi verso un’abbondante dose del
miscuglio trasparente.
Alzo il bicchiere.
Alla salute tua,
Sakura.
E mando giù tutto d’un sorso.
Tutti i particolari della serata si fanno spazio nella
mia mente man mano che il cocktail scende rapido giù per la
gola.
Ino che irrompe come una furia nella mia camera mettendo
all’aria tutti i cassetti e vestendomi dalla testa ai piedi con ciò che ha
trovato di maggior piacimento.
Io che cerco di rifiutarmi e Kiba che mi carica su una
spalla rapendomi mentre Ino dice ad Hinata di chiudere bene tutte le
serrature.
Naruto che mi salta addosso facendomi gli auguri in
anticipo (se mi porta di nuovo sfiga per tutto il prossimo anno giuro che lo
meno di brutto!), Sasuke che sbuffa mentre l’altro scemo mi porge un pacchetto
dicendo che è da parte di entrambi, le urla del biondo mentre si becca un
cazzotto sulla testa.
Chouji che mi fa posto in auto e Shikamaru che mi
ingiunge di non sporcargliela, Kiba che gli urla che tanto è in car sharing e
che se ne può sbattere delle condizioni del macinino.
Ino che sale al mio fianco, mentre in un’altra macchina,
guidata da Sasuke, vedo Naruto, Hinata, Kiba e Sai: mi ero dimenticata che c’era
pure lui!
La prima fermata in un pub del centro, i primi brindisi,
birra che schizza dappertutto, Lee che arriva in ritardo con Shino, Neji e Ten
Ten e tutti che gli impediscono di bere alcolici…
E poi l’arrivo al Kapital, tutti che mi trascinano
dentro, Kiba che tira su un casino con il buttafuori perché aveva già creato una
rissa in un altro locale con lo stesso tizio all’entrata ed Hinata che convince
il gorilla garantendo per l’uomo-cane… curioso, un cane che litiga con uno
scimmione!
L’incontro con Temari e i suoi fratelli, Naruto che va a
parlare con un pr che ci porta al nostro tavolo al secondo
piano…
Ino che mi trascina a ballare, l’Inuzuka e la mia
coinquilina che si infrattano dietro una colonna, la prima caraffa, la seconda,
Temari che riesce a trascinare via Shikamaru verso la pista, Lee che
delira…
Io che
ballo con Chouji, Shino, Lee, Naruto, Neji prima che segua Ten Ten nel privé
all’ultimo piano, Sai, Sasuke, le mie amiche…
Una
terza brocca.
Naru e Sasuke che scompaiono letteralmente alla
vista…
Noi tutti che ci facciamo il giro di tutti e quattro i
piani del locale, Lee che si cappotta per le scale e Sai che lo segue a terra
nel tentativo di aiutarlo a rialzarsi…
Poi è tutto un confondersi di flash e immagini: una
quarta brocca, una quinta, Ino che va a ballare (e adesso capisco che chi è con
lei è Sai), Lee che si addormenta sul divanetto qui di fianco, ed io che rimango
seduta qui.
Che ci faccio io qui?
È il tuo compleanno, Sakura, i
tuoi amici ti hanno portata qui per festeggiare.
Ah, beh…
Abbandono la mia postazione mentre Lee si raggomitola
sul sofà prendendo una borsetta -quella di Ino?- come
cuscino.
Mi addentro in mezzo alla calca.
Non mi piace.
Troppa gente.
Troppi contatti non desiderati.
Ma rimango lo stesso lì nella
folla.
Inizio a ballare.
Ma che ci faccio io qui?
Balli, no, piccola
Sakura?
Odio le discoteche.
Ci vado solo con i miei amici per scatenarci tutti
assieme.
Ma… loro dove sono adesso?
Mi sento così…
Sola?
Molto sola.
Fino ad adesso mi sono divertita, ma
adesso…
È come se mi fosse precipitato un macigno tra le
scapole.
Ho vent’anni da quasi quattro ore.
Non sei
contenta?
Un tipo che non ho mai visto mi si è avvicinato e cerca
di ballare con me.
Non hai capito che non è aria?
Mi giro dall’altra parte.
Lui continua, perseverante.
Lo sai che mi stai facendo
arrabbiare?
Cerca di annullare la distanza, ed io indietreggio di un
paio di passi dandogli le spalle.
Ad un certo punto sento delle mani sudaticce posarsi sui
miei fianchi, su quel lembo di pelle tra il top nero e la cintura lasciato
libero di respirare.
Ora basta.
Io stasera non volevo uscire.
Ora basta.
Io odio le discoteche.
Ora basta.
Io odio la techno.
Ora basta.
Io odio coglioni come questo.
ORA BASTA!
Mi volto di scatto, la mano
chiusa.
È il mio pugno che va scontrarsi col suo setto
nasale.
Sento contro la pelle qualcosa che si
rompe.
Uno schizzo di sangue mi sporca la
mano.
Lo vedo cadere a terra.
E una qualche esaltazione selvaggia si fa strada nel mio
cuore.
Lo senti,
Sakura?
Senti il calore del suo
sangue?
Il tizio è raggomitolato a terra: si tiene il viso tra
le mani.
Non posso fare a meno di notare la somiglianza tra lui e
Lee che invece dorme ignaro di tutto.
Gli sputo addosso.
-Non ci riprovare mai più,
stronzo!
La musica è alta, non mi avrà
sentito.
Mi giro e mi faccio largo tra la gente che si è voltata
a vedere la scena.
Testa alta.
Sguardo soddisfatto e determinato.
Fermatemi, se avete coraggio!
Raggiungo il tavolo, afferro la borsetta di fianco alla
testa di Lee e mi allontano con passo deciso.
Oltrepassate le grandi porte d’entrata al locale vengo
investita da un soffio d’aria fresca.
Alzo la testa al cielo.
Non ci sono nuvole, in cielo.
Si vedono pure le stelle.
Sorrido.
È primavera.
Auguri,
Sakura!
Mi avvolgo nella mia giacchetta di
pelle.
Abbasso la testa al solito
livello.
Mi allontano dal locale a passi veloci e
sicuri.
E sto ancora sorridendo.
Salve a
tutti!
Riecco
la vostra Shi-chan con un'altra one-shot [non riuscirò mai a fare una long-fic
su Naruto... ç_ç], che stavolta ho deciso di dedicare a Sakura: ma perché tutti
la odiano? Personalmente a me sta parecchio simpatica [sarà perché sei
totalmente schizofrenica? nd2^ personalità]: sa quello che vuole, è determinata
e forte d'animo, ama i suoi compagni di squadra e vuole imparare a difenderli da
loro stessi [santa ragazza! Mi commuovo sempre quando ci penso! ç_ç ]...
piange molto, ma chi non lo fa? In fondo le lacrime sono parole non dette,
lo dicono tutti! E' un personaggio vero, che soffre, ma che cerca
comunque di migliorarsi. Nonostante sia un'amante delle SasuNaru, non posso
proprio fare a meno di adorarla.
Passiamo
alla fic: il personaggio centrale è Sakura-chan [è tutto un suo POV], e attorno a lei fanno
la loro comparizione gli altri personaggi della serie [leggerissimo spoiler, chi
non è arrivato al capitolo 283 non avrà riconosciuto un personaggio... XP]. Non ho potuto
trattenermi dal ficcarci un minuscolo riferimento alla mia beneamata coppia
perfetta [è proprio micro, e comunque si può intendere in diverse
maniere...].
L'ambientazione, stranamente AU, mi è stata ispirata dalla visione delle mie foto della gita
di 5^ a Madrid [cavolo, già passati quasi due anni!], durante la quale siamo andati
nel locale più figo che abbia visto da molto tempo a 'sta parte, ovvero
il Kapital, una discoteca piuttosto famosa a quattro piani e con sette
sale ricavata da un vecchio teatro: per me, che non amo
particolarmente le discoteche [sono decisamente tendente al rock, quindi
figuratevi!], è stata una figata assurda!
Ora vi
lascio, raccomandandovi ancora una volta di recensire, qualunque sia la vostra
impressione: ogni commento mi aiuta a migliorare. R&R [Read&Review, come
si dice nei siti internazionali]!!!!
Shiratori-chan
P.S.: colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che
hanno recensito "We danced anyway" (ILoveGaara, shinku66, Tsuyuko, Arya-chan,
xEmmex e kana58) e quelli che l'hanno messa nei preferiti (ILoveGaara,
kana58, Millennia Angel, MoonCristal, Nikyta, Shooting star e xEmmex). Thanks a
lot! ^^
P.P.S.: Questa ff è dedicata a mia sorella Clio-chan: non
sono il tipo che chiede scusa perché gli altri glielo chiedono o perché è
costretto, un comportamento simile è da bambini e non è né giusto né rispettoso
nei tuoi confronti. Sappi che mi dispiace per quello che ho detto, ma avrai
delle scuse decenti non perché me lo hai chiesto,
ma perché io sento di aver sbagliato, e le avrai solo
quando tornerò a casa e lo potrò fare a quattr'occhi:
aspetta solo un altro po'....