Tuuuut...tuuuut...tuuut.
Click.
«Pronto».
«Kim, sono
io».
«Tesoro, che
succede?».
«Niente, niente
va tutto bene...tu
dove sei?».
«Sono appena
arrivato a Mosca, sto
andando in albergo».
«Fa molto
freddo?».
«Sì..fa
par...o...fr... ma non ti pr..cc....e».
«Kim non ti
sento».
«Co..a?»
«Kim ti sento
male».
«...Ora? Ora mi
senti?».
«Sì,
ora sì».
«Bene, tu hai
messo a dormire il
cucciolo?».
«...sì».
«Eh eh come si
è comportato oggi?»
«Al
solito».
«Ehi, ti
sento...abbattuta, sei sicura
che va tutto bene?».
«Kim...ho deciso
che...che faccio
quella cosa che ho detto».
«Quale
cosa?».
«Quella del
registratore».
«Ohh
cazzo...cazzo Lilith, non
ricominciare con questa storia ti prego».
«No
ascolta...ascoltami io devo
farlo».
«Ne abbiamo
già parlato Lily, te l'ho
già detto: è una follia! È solo una
follia! Fatti un tisana,
mettiti a letto a leggere qualcosa e dormi serena! Domani
sarà...».
«Kim devo farlo!
Lo sento di nuovo!».
«Cazzo...porc...Lilith,
non farmi
incazzare. Tu non senti niente. Ti ricordi cosa ha detto il dottor
Fent? È solo stress, nient'altro. Solo stress. Hai bisogno
di
riposo, ora te ne stai un mesetto a casa, con il piccolo, gli stai
vicino e te lo tieni stretto. Poi torno io e tutto andrà
come è
sempre andato, ovvero bene».
«No Kim...no ti
prego».
«Lily...ascoltami.
Mettiti a letto e
dormi, andrà tutto bene».
«....ok. Ok Kim,
a domani».
«A domani tesoro.
Buonanotte».
…
…..
…....
«Fanculo tutti.
Mi chiamo Lilith Bane,
ho trentadue anni, e vivo a San Francisco. Mio marito Kim è
un
giornalista...è sempre fuori e...mi lascia spesso sola.
Abbiamo
avuto un figlio, Thomas, che dorme di sopra. Quando racconto quello
che succede qui nessuno mi crede...sigh, nessuno mi
crede...nemmeno quando piango, e quando mostro le foto. Così
ho
deciso di registrarmi, sì, voglio registrare tutto.
Accenderò
questo registratore ogni volta, così quando mi diranno che
sono una
pazza...lo accenderò e mostrerò il contrario. La
nostra telecamera
è guasta, per questo registro. Appena sarà pronta
passerò ad
usarla. Ora...ora mi metto nel letto, e lo lascio acceso. Sentirete
pian piano tutto, così capirete che pazza non sono. No. E
gli
assistenti capiranno. Mio marito capirà! Capirete
tutti...dal primo
all'ultimo....buon ascolto».
Salve
a
tutti, e grazie per aver scelto di leggere la mia storia, sia che
vogliate continuare che fermarvi qui. Avrei dei piccoli consigli
di lettura: essendo il brano interamente
dialogato, senza
descrizioni o voci narranti, successivamente noterete come le parole si
rimpiccioliscano quando i protagonisti parlano a bassa voce, e si
ingrandiscano quando alzano il tono. Ci sono molti puntini di
sospensione, che rappresentano il tempo che passa o il silenzio: vi
consiglio di fermarvi davvero ai puntini e far passare un secondo, in
modo da comprendere le mie intenzioni.
Scusate
se
la forma delle frasi non è sempre ''aulica'' ma sto cercando
di
rendere il tutto molto realistico, e nella realtà parliamo
molto
peggio rispetto a quando scriviamo.
Grazie
ancora, buon proseguimento!
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