King and
Lionheart
And
as the world comes to an end,
I’ll
be here to hold your hand,
‘cause you’re my King and
I’m your Lionheart.
[Of
Monsters and Men – King and
Lionheart]
***
Quando
Brienne cade la prima volta, spera che nessuno la veda.
Lei che
ha giurato di essere la spada che protegge i deboli, non può
diventare debole a
sua volta. Proprio lei, la Stella di Tarth, che si
era ripromessa di brillare nel suo firmamento
come un cavaliere senza paura, ora grida, si copre gli occhi, lotta
contro gli
uomini che vogliono portarle via l’onore che cerca di
difendere in ogni modo.
Eppure,
qualcuno arriva in suo aiuto. Bastano poche parole di chi è
abile ad usarle
perché i suoi aguzzini la lascino, avvoltoi che si stancano
presto della loro
preda e ne cercano subito un’altra, e la stella di Tarth
è di nuovo libera.
Si sposta
i capelli umidi dal viso, asciuga in fretta una lacrima. Nessuno
l’ha vista.
Prima
d’ora, Brienne di Tarth non è mai caduta. Si
è sempre eretta sui suoi avversari
con la sua forza, guardandoli dall’alto, un cavaliere
dall’armatura blu che non
conosce la paura.
Quando
Jaime Lannister cade, neppure se ne rende conto.
Ha
sentito spesso raccontare dai cantastorie di uomini che hanno compiuto
tanti
atti malvagi e che, alla fine, sono stati ricompensati con altrettanta
malvagità. Ne ha sentito parlare, e spesso si è
chiesto se fosse possibile, per
un cavaliere, vivere senza compiere azioni sconsiderate. Mai avrebbe
potuto
pensare che, un giorno, sarebbe stato lui uno di quei cavalieri, e che
un altro
uomo si sarebbe arrogato il diritto di giudicarlo.
Ma senza
una mano, umiliato e in catene, cosa può fare per
difendersi, se non tentare di
giocare d’astuzia?
Nella
polvere della strada, si trascina come un animale braccato. Gli uomini
lo
guardano, ma i loro sguardi non valgono nulla, per l’uomo che
ha l’orgoglio di
un leone.
Per
la
prima volta in una vita di glorie e successi, Jaime Lannister sente il
sapore
del fango riempirgli la bocca. China la testa senza parlare, subisce i
soprusi
di chi si vanta di aver sottomesso il re della foresta tagliandogli la
criniera,
e non vede la donna scendere da cavallo, rivolgere parole rabbiose agli
uomini
e avvicinarsi, prima di essere fermata. Non la vede, ma sente la sua
voce, e
pensa che, come lui è stato bravo con le parole, quel
cavaliere dagli occhi
limpidi si è esposto in prima persona per fare qualcosa.
Prima
d’ora, Jaime Lannister non si è mai sentito un
miserabile. Ha guardato il mondo
dal suo nido d’oro e di ricchezze, stupido e tronfio,
incurante di chiunque non
fosse se stesso.
***
Ora
che
siede accanto alla donna che piange le sue lacrime silenziose, sente di
esserlo, e quella consapevolezza lo punge nel vivo, come una spina
conficcata
vicino al cuore. Allora gira gli occhi e la guarda, e il desiderio di
rivederla
combattere sul ponte, fiera come un cavaliere al suo primo torneo, lo
afferra
con forza ancora maggiore, scuotendolo.
Se avesse
ancora la mano, probabilmente la userebbe per prendere quella di lei, e
stringerla.
Brienne
lo percepisce accanto a sé, ma non fa nulla: attende. Come
un animale appostato
tra le ombre della notte, respira piano e sente Jaime Lannister
rispondere al
suo respiro con uno più pesante, mentre il vociare degli
uomini si spegne, le
loro figure si fanno più lontane, e solo il buio fa
compagnia ad entrambi.
Una notte
che porterà consiglio, forse.
Nascosta
tra le pieghe della notte, Brienne alza lo sguardo al cielo, poi lo
piega sul
viso di Jamie, cercando di non farsi vedere. Si è
addormentato.
Prima che
il sonno la colga, riesce a spostargli una ciocca di capelli incrostata
di
fango e sangue dal viso. Per quanto possa essere un leone umiliato,
qualcosa di
fiero resta sempre nell’uomo che ha di fronte, e quel
pensiero la culla, fino a
farla addormentare.
Quando
Brienne di Tarth cade, sente l’umiliazione scorrerle addosso.
Ma non sa che
sarà l’ultima volta.
Jaime
Lannister le guarda le spalle, fiero, e ogni altra umiliazione
è dimenticata,
ogni torto subito si annulla. Un re e un cavaliere dal cuore saldo si
affiancano e, anche se non sanno dove il loro viaggio li
porterà, tengono alta
la testa, dritto lo sguardo.
Un
cavaliere dal cuore saldo, e gli occhi di una ragazza.
L’uomo
dal cuore di leone, non ancora re, ma che nei suoi sogni ha
già conquistato i
Sette Regni.
***
Quando
Jaime Lannister cade, non bada alle risate dietro di sé.
Anche se il dolore gli
impedisce di vederla chiaramente, la sua mente è rivolta a
Brienne di Tarth. E
se fossero soli, se potesse parlarle, sarebbero le parole di un re nei
confronti del suo cavaliere più fedele.
Un
re, e
il suo cavaliere dal cuore di leone.
Angolo
dell’autrice
Mai
avrei
pensato di ritrovarmi a shippare con tanto sentimento Jaime e Brienne.
Durante la
seconda stagione non mi avevano convinto più di tanto, ma
dai primi episodi
della terza in poi sono diventati una mia OTP a tutti gli effetti, e me
ne sono
perdutamente innamorata. Jaime si sta dimostrando sempre più
un bel
personaggio, e Brienne gli fa da spalla in maniera perfetta, rendendoli
una
coppia molto interessante… per cui, non ho resistito a
scriverci su qualcosa!
L’idea
che ha ispirato la mia shot (a parte la canzone, che amo e che ho
trovato
perfetta) è quella di una sorta di “scambio di
ruoli” tra loro: il Re della
canzone dovrebbe essere Jaime, ma in effetti il simbolo dei Lannister
è il
leone, e lo stesso Jaime ha dimostrato di avere un grande coraggio in
vari
momenti della serie. E Brienne è si un cavaliere dal cuor di
leone, ma è anche
fiera come una regina. Insomma, la trovavo perfetta per entrambi e ci
ho
sfogato su i miei pensieri, spero di non aver prodotto un delirio di
OOC!
Come
al
solito, grazie a TsunadeShirahime per
averla letta e approvata per prima, come fa sempre con grandissima
pazienza. Love
you, bro! ;3;
E grazie
a tutti gli amici che mi sostengono e mi spronano a continuare a dare
forma ai
miei deliri da fan girl scrivendo e scrivendo!
I
commenti e le critiche sono sempre benaccetti, cari lettori <3
Nat
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