Finally Together

di ollg23
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Mi avevano detto che quello fosse il più grande studio televisivo della città, ma mai avrei immaginato la meraviglia che avevo davanti in quel momento: piani infiniti, un bar, un ristorante, una SPA, centinaia di camerini con i nomi più celebri, intagliati sulle porte. C'erano più di dodici studi per la diretta, in tutto. Un ragazzo sulla trentina, alto, moro e muscoloso, ci scortava di qua e di la con fare di sufficienza. 'Avessi ancora la tua età...' gli dissi affettuosamente, come fa una nonna al proprio nipote prediletto. 'Sono sicura che mi farebbe innamorare e sarei costretto a chiederle il numero di telefono!' mi risponde con un finto sorriso, facendomi segno di accomodarmi nelle apposite poltrone, al centro dello studio 7. E' già il terzo che mi tratta come una rimbecillita, stamattina. Ok, sessantotto anni sono tanti, ma c'è un secolo di differenza tra me e la maggior parte delle signore che mi circondano ora: sono tutte ben pettinate e ben vestite; A vederci così, sedute a sorseggiare del the, non sembriamo niente di fuori dal comune. Signore di classe, insomma. Poi però, una apre bocca ed esce fuori una voce rauca da far paura, e quell'altra pare si stia per accasciare per terra da un momento all'altro, per quanto è incriccata con la schiena.. (così usavamo dire quando eravamo giovani, vero?) Sono vecchie. Non riesco a trovare un altro aggettivo... Ma davvero sono diventata così anche io? Oh, no. Non ci penso proprio. 
 
Mi chiamo Joheline Parker. Fosse per me, vi farei entrare in questa storia, vi farei portare the e pasticcini anche a voi e inizierei a raccontarvi di tutto il resto della mia vita, ma è di un'altra storia di cui voglio parlarvi oggi. Di me vi basti sapere che, anche se ho la bellezza di 68 anni, come ho già detto prima, non perdo una lezione di yoga da anni, ormai. Adoro portare a spasso il mio cane, uscire con i miei nipoti, e perché no, se ogni tanto ci scappa, anche partecipare a competizioni sportive leggere. Sono la classica nonnetta sprint, ancora tutta dritta, che non riesce ad accettare gli anni che volano via e cerca di riportare in vita piccoli pezzi di gioventù con queste piccole cose. Forse è proprio per quello che, quando due mesi fa vidi quell'annuncio in tv, mi decisi a provare. Forse è per quello che mi trovo qui oggi, in questo ambiente così giovane e pieno di speranze, come lo può essere uno studio tv. Una parte della mia gioventù non si è mai conclusa. E mi viene da sorridere ora, pensando alla reazione che avrei potuto avere, forse cinquant'anni fa, se mi fosse successo ciò che sta per accadermi oggi.




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