what
happened?
Mi
chiamo Adelina Ramos, sono originaria dalla Spagna ma abito in
Italia, precisamente in una città chiamata Mantova ed ho 14
anni.
Mio
padre lavorava in una banca e mia madre faceva la casalinga prima di
essere uccisi, già sono stati uccisi da dei ladri qualche
giorno fa,
i quali adesso si spacciano per miei genitori, anzi nostri
perchè ho
un fratello più piccolo, Pietro, ed io non so che fare
essendo solo
una quattordicenne non sono proprio così reponsabile da
mantenere
mio fratello che poi ha 11 anni e vivere con i ladri dei miei.
Sono
le 17.00 del 4 febbraio 2012
Per
prima cosa pensai a mio fratello che dovevo mandare in qualche posto
lontano da qui, e decisi di chiamare un suo amico che abita in un
paesino qui vicino e gli raccontai tutto e lui mi passò sua
madre ed
io parlai anche con lei, le spiegai tutto e le chiesi di ospitare mio
fratello per almeno una settimana. Fatto questo preparai una piccola
borsa per lui con i vestiti ed i libri di scuola, gli dissi tutto e
sentì il mio cellulare suonare, segno che Leonardo (l'amico
di mio
fratello) fosse arrivato.
Preparai
una corda e la fissai alla finestra ed aiutai mio fratello a
scappare, lui scese piano e prima di andarsene mi disse: sorellona,
ti voglio bene e stai attenta!
Io
gli lanciai la sua borsa che lui prese al volo e gli sorrisi e lo
salutai.
Poi
pensai a cosa fare e così decisi di chiamare il primo numero
che
trovavo nella rubrica del mio cellulare "Michele", e senza
pensarci due volte lo chiamai.
Io:
pronto Michele sono io Ade!- gli sussurrai per non farmi sentire dai
due presenti nella stanza accanto.
M:hei
Ade, che c'è?- mi rispose lui
Io
e lui non ci parlavamo molto, lui era carino, no era molto bello ma
anche stronzo ed a me piaceva ma non lo sapeva nessuno.
Io:
ecco...ehm mi servirebbe un favore!- dissi incerta
M:
dimmi ti ascolto.
Io:
ecco devi farmi un favore enorme, ma non sei obbligato, potresti
ospitarmi a casa tua per una settimana?- gli domandai.
M:
ehm...va bene ma posso sapere il motivo?
Io:
ti dirò tutto dopo, potresti venirmi a prendere, sai dove
abito no?-
gli chiesi.
M:
sì arrivo tra un quarto d'ora.
Io:grazie!-sussurrai
prima che attaccasse.
con
molta attenzione cercai dei vestiti a caso e li misi in una borsa e
poi presi lo zaino e ci misi tutti i libri, sentii dei passi
avvicinarsi ed allora nascosi tutto sotto il mio letto e mi misi
sotto le coperte fingendo di star male.
Sentii
la porta di camera mia aprirsi e pregai tutti i santi possibili che
non mi scoprisse, sentii laporta sbattere e i passi allontanarsi.
Mi
alzai veloccemente e vidi un messaggio sul cellulare.
"da:Michele
sono
arrivato, ti aspetto sotto il porticato...muoviti"
E
gli risposi: "vieni sotto la finestra di camera mia"
Aprì
la finestra ed agganciai di nuovo una corda, poi presi una borsa e mi
affacciai alla finestra e lo vidi li giù ad aspettarmi.
Presi la
borsa con i vestiti e la buttai giù, poi presi lo zaino e me
lo misi
in spalla e mi arrampicai giù con la corda, ero quasi alla
fine che
mi scivolarono le mani e caddi, trattenni un urlo e mi sentì
afferrata ai fianchi, mi girai e c'era lui.
Io:
ehm...ecco grazie Michele- lo ringraziai imbarazzata.
Lui
mi mise giù e mi portò vicino ad una macchina,
aprì il baule e ci
mise la mia borsa e lo zaino e poi mi disse di salire in macchina.
Salì
in auto e riconobbi subito la donna che era al volante. Era la mia
professoressa delle medie, Paola.
Lei
mi sorrise e mi salutò dolcemente, intanto Michele
salì in macchina
che poi partì.
M:
adesso tu mi dici cosa è successo!-disse lui un po' seccato.
L'ho
sempre detto che il nostro rapporto non era dei migliori.
*flashback*
era
il giorno 2febbraio (l'altro ieri), io ero appena tornata a casa e
c'erano una marea di poliziotti ed ad un tratto vidi mio fratello in
lacrime che usciva dalla cucina. Vi entrai anche io e vidi
ciò che
non avrei mai voluto vedere: I corpi dei miei genitori, stesi in una
pozza di sangue. Un agente si avvicinò a me e mi disse che
gli
dispiaceva per quello che era successo e che non potevano fare niente
per salvarli perchè ormai era troppo tardi, ma
avrebberofatto di
tutto per scoprire chi è stato. Poi mi si avvicinarono due
signori e
l'agente mi disse che loro erano dei miei lontani parenti e che ci
avrebbero custodito, ma io non ero molto convinta di questo e scappai
in camera mia in lacrime.
*fine
flashback*
Io:
ecco....-lo guardai negli occhi- l'altro ieri i miei genitori sono
stati uccisi da dei ladri ed io appena arrivata a casa ho vistocasa
mia piena di agenti, che però ha detto solo che
lavorerà su questo
caso, poi spuntano fuori due persone (un uomo ed una donna) che si
spacciano per dei miei lontani parenti e la polizia non mi crede,
allora ho pensato di allontanare mio fratello da loro e lo stesso io
mentre cerco qualche prova che sono loro gli assassini dei miei
genitori e in pratica ho chiesto aiuto a te!-dissi tutto in lacrime.
Lui
mi guardò e sorrise dolcemente, poi mi disse che potevo
rimanere da
lui per tutto il tempo che volevo ed io lo rigraziai.
Arrivammo
a casa sua.
Adelina
Michele
READ
ME PLEASE :3
ciao
a tutte ho iniziato una seconda ff, questo era il primo capitolo
quindi i ragazzi non ci sono ancora e che ruolo avranno nella vita di
Adelina?!? resta a voi scoprirlo!
volevo
chidervi: come vi sembra??
rispondete
anche con una sola parola, ma rispondete mi servirebbe a migliorarla.
grazie
di tutto
Annie
*-*
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