L'attesa che estinse i dinosauri

di kymyit
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Note: Dunque, questo racconto è stato scritto per la prima edizione del concorso: Gente che scrive in 300 parole.
Mi sono stati dati tre prompt: Avvocato diabolico, fermata del bus e surfista.
Questo ed altri racconti sono stati pubblicati in un libro venduto su lulu.com.
Gente che scrive in 300 parole
I profitti andranno in beneficenza!




L’attesa che estinse i dinosauri

(Avvocato diabolico, Fermata del bus, Surfista)







Credo di sapere come si siano estinti i dinosauri: aspettavano un tizio di nome Marco alla fermata dell’autobus, finché il sole non li ha essiccati come prugne.
Suppongo che certe persone abbiano una personalissima concezione del tempo, impossibile da concepire per i comuni mortali. Soggettivamente potrà essere relativo, ma il ritmo cosmico è scandito dal medesimo tic-tac sia che si guardino pacchiani capolavori d’arte moderna , sia che si discorra sui Queen in un sushi bar. Al momento rimpiango il Punto Giallo su Tela Bianca del celebre pittore Tal de Talis, le mie patatine stanno per finire e sento che potrei avere tempo sufficiente per prendere un caffè al bar senza che Marco si sia fatto vivo.
Leggo sul giornale che la popolazione di pinguini è raddoppiata, ma se questo ha effetti macroscopici sull’ecosistema antartico purtroppo non influirà sulla sua incapacità di arrivare puntuale agli appuntamenti.
-Falco!-
Eccolo, finalmente, inguainato nella sua appariscente muta gialla e viola, la tavola da surf sottobraccio e una busta in mano.
-Quanti avvocati servono per avvitare una lampadina?- esordisce strafottente.
-Tanti quanti non puoi permettertene. Uno.-
-Solo tre: uno sale sulla scala, uno la scuote e l’altro fa causa al costruttore.-
-Spero tu non mi abbia fatto perdere tempo per provarla allo specchio.-
-Obbiezione! Ho perso tempo perché sono puntiglioso.- Mi porge la busta, poi pare ripensarci. -Sei davvero meschino.-
- Da quando ti fai degli scrupoli?-
-È davvero necessario screditare i testimoni della difesa?-
-Il fine giustifica i mezzi.-
-Mi divertono sempre le scuse che inventi per mascherare il piacere nel distruggere gli altri.- sogghigna divertito e se ne va lasciandomi solo con le prove che gli avevo commissionato di trovare e le mie patatine.
Sicuramente i dinosauri non conoscevano Marco, altrimenti se ne sarebbero portati una vaschetta alla fermata per ingannare l’attesa.
















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