LO SPLENDORE DEL BUIO

di _coccinella
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Il loro segreto, anche se mi intrigava sempre, non mi era ancora stato svelato. Ma capivo. Dopo tutto non ero altro che una sconosciuta, una ragazza che era uscita dal nulla e che sembrava nemmeno lei conoscere la sua storia. Quella vera. Per me non era un problema, se avessi voluto stare con loro, ci sarebbe voltu temppo perche la loro fiducia nei miei confronti si stabilizzi. Nel frattempo, non dovevo fare altro che sembrare naturale, di essere utile. O almeno di provarci. Mi sembrava di avere portato a questo bel gruppo solo problemi. Litigi. Incertezze. Dubbi. O almeno cosi credevo. Per ora. Le volte in cui la mia testa andava in tilt, in cui si spegneva, per poi, per fortuna, riaccendersi, aumentavano ogni giorno. Ogni ora. Ogni secondo. L’unico che sembrava accoergersene era Conn. Conn. Mai bello quanto Matth, ma di una rassicuranza inimmaginabile. Gli bastava uno sguardo per ricordarmi che, se non era cosi al momento, tutto sarebbe andato bene, in seguito. Un sorriso bastava invece a rassicurare lui, a fargli capire che non ero preoccupata, che anche se ero intimidita mi sentivo bene, che era tutto “ok”, come mi diceva lui. Ma spesso accadeva che il sorriso fosse automatico, e che, nel mio cuore, dentro di me, quel verbo che la gente chiamava “essere rassicurata” non mi sfiorava nemmeno. E non l’avrebbe mai fatto. Mai.




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