1.Fix you
«Meglio pentirsi di averci
provato che
vivere con il rimorso di non averlo fatto.»
Le
lenzuola color porpora si mossero e da esse uscirono cinque dita
affusolate che incominciarono ad allungarsi lentamente verso il display
del cellulare per stoppare quella dannata sveglia. Purtroppo si
sporsero un po' troppo e finirono sul pavimento insieme al resto del
corpo. BOOM!
La ragazza spalmata sul pavimento si ricompose velocemente a gambe
incrociate, emettendo un gemito di dolore per l'improvvisa caduta, dopodiché mise fine alla musichetta da risveglio che aveva impostato la sera precedente. Guardò l'ora e andò in bagno a prepararsi. Quel giorno le toccava l'incontro con la preside della sua nuova scuola, quindi era un tantino in ansia, anzi era veramente nel
panico più totale perché la paura
l'assaliva fino a farla soffocare.
Si, aveva paura. Paura di
essere spedita di nuovo nella sua città natale. Quella nuova scuola per
lei era come una via di fuga dalla sua vita precedente. Una vita che
aveva lasciato alle spalle, che aveva abbandonato e che mai sarebbe
ritornata indietro a reclamarla. Perché ne aveva piene le scatole della
monotonia che la tormentava ogni singolo giorno. Si era semplicemente
stufata di tutto e di tutti. Tranne della sua famiglia ovviamente,
l'unica ragione per essere rimasta per ben diciassette anni in quel
luogo senza mai scappare. Adesso l'aveva fatto, era fuggita senza
voltarsi indietro. Ma non letteralmente, in verità aveva avuto solo
l'opportunità di andarsene via con una scusa davvero buona, ovvero lo
studio. I suoi genitori sostennero subito la decisione di terminare gli
ultimi due anni in un collage di Londra, soprattutto sua madre perché
sapeva intensamente che quel luogo così magico era la passione di sua
figlia. Così la ragazza senza rimorso salutò i familiari e i pochi
amici di sempre; dopodiché volò sull'uccello di ferro, comunemente
chiamato aereo, verso un vecchio sogno custodito fin da bambina come un
prezioso tesoro che nell'ultimo periodo brillava sempre di più grazie
alla speranza. Oltre al vecchio sogno andava verso qualcosa di più
importante.
Destinazione: cambiamento.
***
Ora
eccola lì, davanti allo specchio del bagno, che sceglie una canzone
dalla playlist del suo telefono. Ad un tratto si blocca e i suoi occhi
malamente riposati si soffermano su un titolo: Fix you.
Un sorriso spontaneo uscì dalle sue labbra screpolate, da quando era
arrivata a Londra si erano liberati molti sorrisi sinceri imprigionati
da tempo in quella bocca. Ma quello era un sorriso diverso, era più un
sospiro di sollievo che non aveva ancora sprigionato. In quell'istante
si rese conto che il titolo della canzone significava «stabilirti»
e lei lo stava facendo. Lei era stabile, aveva tra le mani un presente stabile. Ora non
aveva più la necessità di rievocare il passato poiché ormai, come dice la
parola stessa, è passato. Riguardo al futuro
non voleva svelarlo, lo voleva conservare nel mistero, senza crearsi
nella mente numerosi castelli di sabbia che finivano per crollare
lasciandole sul palato il sapore amaro della delusione. Ora voleva cogliere ogni attimo di quel presente e osservare cosa aveva in
serbo per lei quel misterioso futuro,
lasciandosi alle spalle il passato
ma senza mai dimenticare gli errori fatti. L'indice toccò il titolo
della famosa canzone dei Coldplay che un secondo dopo si liberò per la
stanza d'albergo. Lei era ancora lì che si sistemava allo specchio ed
intanto ascoltava attentamente le parole che Chris Martin cantava. Più
andavano avanti quelle parole, più lei si sentiva meglio. Il suo volto
riflesso piangeva dalla felicità. L'intero testo sembrava apposta
scritto per il suo passato che ormai sie era dissolto nel silenzio.
Come canta Chris nel ritornello:
«Le luci ti guideranno a casa e
accenderanno le tue ossa ed io proverò a stabilirti.»
Quelle luci hanno illuminato la sua strada per casa le ha seguite e ora
si è stabilita nel presente che voleva.
To
be
continued...
-WRITER'S ANGLE-
TA-DAAAAN!
Ciao
ragazzuole,
ecco, come potete vedere con questo capitolo vi ho introdotto la mia FF.
Devo ammettere
che non ho mai scritto una storia e che circa cinque mesi fa decisi di
crearla. La pubblicai, era questa.
Ma non mi
convinceva molto poiché l'avevo scritta malamente e così la eliminai,
ultimamente la sto riscrivendo e posso dire che mi piace!
Okay, non vado
per le lunghe con le mie insicurezze quindi spero che il capitolo vi
sia piaciuto perchè ci tengo immensamente,
è molto sullo stile riflessivo ma vi assicuro che Carpe Diem sarà anche romantica e divertente.
A proposito del
prossimo capitolo lo pubblicherò più avanti, tanto ormai ho tempo
perché è quasi finita la scuola. *piange dalla gioia*
Bene-benino, ah
dimenticavo, mi chiamo Carlotta
e ho quindici anni :)
Grazie per aver
letto almeno questo capitolo spero che recensirete, altrimenti vado in
paranoia e mi deprimo. *sigh-sigh*
Okay,
lo so vi ho rotto quindi:
Bye
Bye giovincelle belle!
P.s.
Se
non avete mai ascoltato la canzone Fix you vi consiglio di sentirla è
magnifica e guardate tutta la traduzione che capite meglio ;)
P.p.s. Dai un commentino non vi costa
nulla *occhioni dolci come quelli del gatto con gli stivali*
P.p.p.s. Seguitemi
su twitter che ricambio il mio nick è @sheerectioners.
P.p.p.p.s. Ri-bye giovincelle belle.
*sparita nel nulla*
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