After
After
Harley
scese dal bus, con il volto chino. All’altezza del cuore provava un vuoto incolmabile
che lo rattristava ogni volta che pensava ai pochi giorni trascorsi con Tony
Stark – Iron Man, ragazzo. Iron Man!
– e all’aiuto che era riuscito a dargli. Per un attimo si era sentito un
gigante davanti a tutto e tutti e si era illuso che anche il dopo sarebbe stato uguale al prima. Che Tony sarebbe ritornato.
Tuttavia
era solo una vana illusione che peggiorava il suo stato d’animo. Con un sospiro
scese l’ultimo scalino e sentì le porte del mezzo chiudersi dietro di lui e poi
partire, portando via con sé le risate e le chiacchiere dei suoi compagni e
amici di scuola. Non gli restava che guardare avanti, ma i ricordi ritornavano
prepotenti nella sua testa, impedendogli di ritornare a vivere la sua realtà.
Mosse
un passo e poi un altro, spostando il suo sguardo verso il capannone. Il suo laboratorio segreto. Aggrottò le
sopracciglia, insospettito, nel vedere la porta socchiusa. Non c’era più la
catena che teneva chiuso il suo laboratorio.
Le
sue mani tremavano e con passi frettolosi raggiunse la porta d’accesso. Allungò
il braccio e nel suo cuore s’accese una debole speranza di ritrovarlo lì, a
rimproverarlo per la sua lentezza. Agguantò la maniglia e la tirò con forza,
tenendo gli occhi ben chiusi. Quando li riaprì rimase sorpreso da quello che
vide.
Un
laboratorio degno di tale nome. Vi entrò frettolosamente, guardandosi attorno,
a bocca aperta. Non poté che sorridere, felice di quella sorpresa. Era
incredulo e fu sicuro di sognare. Mentre continuava a scurate con meraviglia
tutta la nuova tecnologia si diede un pizzicotto. Sentì male e il suo sorriso
si allargò ancora di più quando si rese conto che non era un sogno.
«Fantastico!» esclamò. Allargando le braccia e
girando come una trottola.
«Già trovo anche io,» rispose Tony, che uscì dal
suo nascondiglio. Si fermò a guardare il bambino che spalancò ancora di più la
bocca.
«Sei tornato!» esclamò incredulo Harley,
correndogli incontro e abbracciandolo di slancio.
«Ehy, campione! Certo che sono tornato! Non potevo
mica permetterti di continuare a farti giocare con dei rottami, ti pare?»
domandò, posandogli una mano sulla testa. «Allora che ne dici?» domandò,
ammirando il suo capolavoro.
Harley però era impegnato a guardare lui,
assicurandosi che fosse veramente lì, che lo stesse abbracciando veramente e
che non fosse un’illusione della sua mente.
Tony Stark era diventato il suo eroe e lo sarebbe
stato per sempre.
[413 parole]
Angolo autrice
Be, sinceramente non so da dove mi sia uscita questa cosa. So solo che
il terzo film non smette di perseguitarmi anche dopo mesi, due mesi a
malapena!, da quando è uscito. Come dicono spesso le mie amiche
è diventata un'ossessione e concordo appieno con loro. Sono
consapevole che la mia testa e piena di idee su questo fandom e non
riesco nemmeno a smettere di pensarci. Mi sforzo, ma non ci riesco.
Comunque parlando della storia non so precisametne che cosa volevo
scrivere, ma volevo dedicare un piccolo spazio anche ad Harley, che lo
ha aiutato moltissimo quando era solo (è stato lui stupido a
pensare di cavarsela da solo!). E' stato fantastico e la scena in cui
l'ho amato di più è quando tenta di dissuadere Stark a
portarlo con lui. Troppo tenero! <3 Fantastico!
In quanto al finale non mi piace molto, ma non sapevo come farlo
terminare. Volevo che Harley lo vedesse come un eroe, ma non l'eroe
tradizionale tipo Hercules... Non so se mi spiego. E lo ammetto, ci ho messo anche un po' di fluff =)
Quindi spero che non sia uscito una cosa obrobriosa ed inllegibile.
Spero anche di non aver combinato un casino con la punteggiatura, come
mio solito, e spero anche che vi sia piaciuta =)
Un bacione immenso! A presto!
MissysP
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