Sei uno spasso, Ringo!

di Acid Queen
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  Ringo era entrato improvvisamente nello studio di registrazione tenendo stretto nella mano destra un foglio scarabocchiato che sventolò più volte sotto il naso di George. I tre Beatle si girarono fissando Ringo con sguardo interrogativo. Sembrava al settimo cielo. “Ehi, ragazzi! Ho scritto una canzone!”
Silenzio.
Ci fu una pausa di dieci secondi buoni prima che John prorompesse in una fragorosa risata seguito a ruota dagli altri due. Ringo li fissò senza capire. “Ragazzi… ma che c’è da ridere?”
Paul provò a rispondere ma soffocò la frase con altre risate vedendo che John era caduto dalla sedia e giaceva sul pavimento in preda ad un attacco di risa. George, che ancora cercava di mantenere un minimo di serietà, aveva una mano davanti alla bocca e per poco non gli cadde la chitarra di mano. “Riiingo! Sei uno spassso!” John aveva le lacrime agli occhi. “Q-q-qquesta è bella!” SBAM. E anche Paul era sul pavimento. George avvinghiato alla chitarra per non cadere. Ringo era ancora in piedi come un ebete con il foglio in mano. Non ci stava capendo un accidente. 

Dopo cinque minuti le risa sembravano diminuire. John riprese fiato dopo essersi issato sulla sedia. “Ahah… Ringo... tu si che sai come far ridere la gente.”disse asciugandosi una lacrima. Ringo guardò John. John guardò Ringo. E scoppiò di nuovo a ridere. Paul dovette aggrapparsi al suo braccio per impedirgli di cadere di nuovo.
“Paulieeee… lui ha… ha… sc-sc-scriiitto una canzoneee!” Paul rise ma subito la sua risata fu smorzata dallo sguardo torvo di Ringo. Facevo sul serio. Aveva davvero scritto una canzone. E Paul lo sapeva. George spostava lo sguardo da Paul a Ringo limitandosi a osservare la scena.
“Ehi, John. L’ha fatto davvero.” John rise ancora più forte.
“No, John. Sul serio. Ha scritto una canzone.” Lentamente John riprese il controllo di sé.
“Che cosa?”
“Ha scritto una canzone.” John si rivolse a Ringo “Non mi stai prendendo per il culo, vero?” Ring scosse la testa. “Porca vacca.”
La faccia di John mostrava tutto il suo stupore. Non era mai capitato che Ringo scrivesse una canzone. Insomma, lui era solo l’uomo della batteria. A malapena sapeva le note, figuriamoci scrivere una canzone. Non si era mai posto il problema che questo accadesse perché, anche se nessuno l’aveva detto, erano lui e Paul a scrivere, a volte George. Ma MAI Ringo.
“E… e come si chiama?”
Don't Pass Me By.”
“Ah.” Per la prima volta in vita sua John era senza parole. Ma fu George a parlare questa volta. E quello che disse lo disse con sincera ammirazione.

“Ottimo lavoro, Ringo.”




non so che cosa ho scritto.
non so perchè l'ho scritto.
non so cosa mi ha spinto a pubblicarlo.
sta di fatto che ora sono qui, con la mia prima storia su efp.
spero che vi sia piaciuta e se avete voglia lasciate un commento. mi farebbe piacere.

ciao gente.





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