Remember

di Alopex
(/viewuser.php?uid=177588)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


CAPITOLO UNO.
 
Come ogni mattina la sveglia di August suonò alle 5 e 15 puntuale.
Si alzò con fatica dal letto e pensando alla giornata che avrebbe dovuto affrontare si avviò verso il bagno. Chiuse la porta a chiave; piano piano si sfilò il pigiama e si fece una bella doccia calda. L'acqua attraversava il suo piccolo e fragile corpo pulendola del ricordo dell'incubo che accompagnava le sue notti. 
 
Si vestì velocemente e, facendo attenzione a non svegliare la nonna, si diresse al piano di sotto.
 
August viveva con Rita da quando i suoi genitori erano morti in un incidente d'auto.
Aveva 3 anni e se li ricordava a mala pena, vivere con la nonna le piaceva molto.
Rita gestiva, insieme alla nipote, un agriturismo che era aperto ormai da vent'anni,
durante l'ora di pranzo la cucina era immersa nel caos più totale:
- 'Dove hai messo la farina, tesoro?'
- 'E' proprio davanti ai tuoi occhi, nonna'.
Finito di lavorare le due commentavano compiaciute i piatti vuoti, bianchi con qualche briciola di pane, segno che, pure quello, fatto in casa, era piaciuto.
I soldi che riuscivano a guadagnare bastavano a malapena per fare la spesa settimanale e le poche volte che ottenevano più del dovuto Rita faceva un salto in città e prendeva un piccolo dolcetto per la nipote.
 
August si infilò la giacca, con una mano prese un biscotto dal tavolo e con l'altra scrisse un bigliettino alla nonna:

'Buon giorno principessa.
Non appena esco da quella specie di prigione chiamata scuola corro a casa ad aiutarti.
Con amore, August<3 '.
 
Il sole batteva forte sui suoi lunghi capelli neri in quella particolare giornata di primavera.
La sua casa si trovava in mezzo al bosco, era un posto solitario e tranquillo, proprio come piaceva a lei.
Attraversò di corsa il sentiero che portava alla strada e si diresse verso la scuola.
Quella via non le piaceva più come una volta e il bosco che si trovava al di la di essa la terrorizzava nonostante ci tornasse appena ne aveva l'occasione.
E poi non lo voleva vedere, non voleva vedere nessuno in effetti, ma lui in particolare.
 
***
 
Il cibo in quel periodo scarseggiava e con la scusa del brutto tempo Rita non riusciva ad andare in negozio.
- 'Non uscire con la pioggia, piccola'.
- 'Non ti preoccupare nonna, saprò cavarmela'.
August prese il cappotto, si mise gli stivali e uscì.
Aveva appena attraversato la strada quando sentì una macchina arrivare; La ragazza continuò a camminare ma il veicolo stava al suo passo.
Era nervosa e spaventata, non c'era nessun'altro li apparte lei e sembrava non essere l'unica ad averlo notato.
Prima ancora che August potesse rendersi conto del pericolo che stava correndo due uomini scesero dall'auto. Erano armati.
La ragazza cominciò a correre.
I due la raggiunsero, la presero e la portarono nel bosco per non essere visti, le tapparono la bocca con una bandana e le puntarono la pistola alle tempie.
'Avanti! svuota le tasche'. 
August non la smetteva di muoversi ed era difficile tenerla ferma. Se in quel preciso momento non avesse colpito alla gamba uno dei due uomini, il ragazzo dentro all'auto che stava passando di li in quell'istante non l'avrebbe mai sentito urlare. 
I fanali del veicolo oscurarono, per un secondo, la vista dei due briganti che, spaventati fuggirono via.
- 'Chi va la?'
August si alzò di scatto, pensò di scappare ma era troppo tardi;
Un ragazzo dai capelli ricci si presentò davanti a lei con un'espressione preoccupata.
- 'Ti ho sentita urlare!'
La pioggia colpiva forte la testa dei due.
 - 'Va tutto bene? Vuoi che chiami qualcuno?'
Lui la guardò negli occhi in attesa della risposta che non arrivò mai.
August corse via.
- 'Aspetta!' la voce del ragazzo volò via col vento.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1884547