Disclaimer: i
personaggi della serie televisiva “Queer as Folk”
citati nella storia non sono di mia proprietà, ma
appartengono ai legittimi ideatori. Sono stati da me utilizzati senza
il consenso degli autori, non a fini di lucro ma solo per divertimento
personale.
Paring: Brian /
Justin
Rating: verde
Missing moment
episodio 4x08 – Brian torna a Pittsburgh, dopo aver subito
l’intervento per asportare il testicolo e finge che tutto
vada bene.
In questa
breve storia ho voluto inserire un momento tra lui e Justin, prima che
Justin scoprisse della sua malattia.
Ti
sono mancato?
Justin
osservò Brian dirigersi verso la doccia.
L’uomo
era tornato da poche ore, dopo aver trascorso una settimana a Ibiza per
sbrigare affari importanti, e sembrava molto affaticato.
Justin non lo
aveva mai visto tanto stanco. Neppure dopo notti insonni passate a bere
e drogarsi gli era mai apparso così fuori forma, ma lui non sapeva la
verità. Non sapeva che Brian non era andato a
Ibiza, bensì in ospedale per subire un intervento che lo
avrebbe privato di un testicolo.
Purtroppo
all’uomo era stato diagnosticato il cancro e
l’unica soluzione per impedire che la malattia devastasse il
suo corpo era rimuovere l’organo malato.
Senza dire
nulla ad amici e parenti, Brian aveva deciso di sottoporsi al delicato
intervento e, dopo una settimana passata in clinica, finalmente era
tornato a casa.
L’operazione
era andata bene, ma avrebbe dovuto sottoporsi a diverse sedute di
radioterapia per sconfiggere il male senza la certezza che
funzionassero.
«Ti sono mancato
mentre cercavi te stesso là fuori?»
Sentì Justin chiedergli mentre si dirigeva verso la doccia e
una fitta dolorosa gli attraversò il cuore.
Poco prima
dell’operazione, disteso sul freddo lettino in una stanza
asettica in attesa che gli infermieri lo portassero in sala operatoria,
aveva riflettuto sulla sua vita.
Aveva
trentatré anni, un figlio che amava, soldi, un lavoro
importante e un loft lussuoso. Non si era mai fatto mancare nulla:
ragazzi, divertimento; tutto ciò che chiunque avrebbe
voluto, lui lo aveva.
Sdraiato sul
freddo lettino, osservando le pareti bianche, aveva sorriso amaramente.
A casa c’era un ragazzo che lo amava, un giovane che avrebbe
dato tutto per lui e che pensava lo avesse abbandonato per uno stupido
viaggio a Ibiza.
Mentre due
infermieri comparivano sulla soglia, l’immagine triste di
Justin era apparsa nella sua mente e aveva promesso che se fosse
sopravvissuto gli avrebbe confidato ciò che provava per lui
e gli avrebbe chiesto di tornare a vivere al loft.
Nell’istante
in cui il chirurgo aveva posato la mascherina sul suo volto, una nuova
immagine di Justin era apparsa nella sua mente: stavolta il ragazzo
sorrideva perché felice di essere di nuovo insieme.
Accompagnato
dal dolce sorriso dell’amato, Brian aveva chiuso gli occhi
certo che lo avrebbe rivisto presto e si era addormentato pensando a
lui.
A una
settimana di distanza, privo di certezze sul futuro, Brian
sentì la domanda di Justin e non rispose.
Avrebbe voluto
dirgli che solo grazie a lui era riuscito a superare
l’operazione. Che il suo volto sorridente gli aveva dato la
forza per sopportare il dolore. Che la speranza di vivere insieme gli
aveva permesso di tornare a casa, ma non disse nulla.
Justin era
giovane e pieno di vita. Quanto egoista avrebbe dovuto essere per
chiedergli di restare al suo fianco?
Quanto egoista
avrebbe dovuto essere per costringerlo a vivere una vita senza certezze?
No, non lo
avrebbe fatto e chiudendosi la porta alle spalle non disse nulla,
lasciando Justin immobile al centro del grande loft in attesa di una
risposta che non avrebbe mai sentito.
Fine
Questa
storia ha partecipato al contest: “La bellezza
dell’improvvisazione – di adamantina”.
È
stata scritta in novanta minuti perché era il tempo concesso
per utilizzare il prompt e non ho potuto rileggerla. Chiedo scusa per
gli errori ma, una volta pubblicata, il testo non poteva essere
modificato come da regolamento del contest.
Prompt:
Ti sono mancato mentre cercavi te stesso là fuori?
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