E il viaggio continua...
Capitolo 11
Sussurri nel
buio
Saimon
Ho
fame. Devo mangiare se
voglio bere ancora. Non voglio correre il rischio di ubriacarmi . Non
voglio dare spettacolo. Non voglio rivelare chi sono veramente.
Ecco
finalmente vedo
l'accompagnatrice passare.
Ha
un vassoio con del
cibo. Vedo qualcuno fare delle smorfie. Non capisco in fondo il
prezzo era talmente basso che non mi aspetto certo caviale e
champagne. Quanto tempo è che non bevo champagne... ma mi
accontento della mia grappa. E' nel borsello qui vicino... devo
solo... resistere... e poi...
Allontano
il pensiero e
chiudo gli occhi.
La
nostra accompagnatrice si avvicina con il vassoio e i piatti.
“Gradisce?”
mi chiede
con la voce cristallina e gli occhi magnetici.
Come
posso dire di no. Io
che fino a due giorni fa mangiavo dai bidoni della spazzatura non mi
formalizzo ma capisco perchè qualcuno ha brontolato.
Mi
offre carne cruda,
carpaccio. Deve essere vitello ma ha tanto sangue. Vedo le gocce
rosse colare mentre mi posa le fette sul piatto. E' condito
pochissimo e l'odore del sangue è molto forte.
Deve
aver fame anche lei,
la sento annusare e sospirare.
Poi
una fetta le cade di
nuovo sul vassoio schizzando qualche goccia di sangue.
Una
luce si accende nei
suoi occhi che fissi osservano la goccia colarle sulla mano bianca.
E'
un attimo. Non ne sono
sicuro ma giurerei che si è leccata la mano.
La
guardo chiedendomi se
sto sognando. Lei mi sorride e si lecca le labbra scoprendo per un
attimo i denti.
Un
brivido freddo mi
scende lungo la schiena. Non so perchè ma quella donna mi
spaventa.
Ho avuto persino l'impressione che mi abbia annusato.
Anche
il ragazzo a fianco
a me si butta sulla carne come fosse a digiuno da giorni.
La
bimba invece storce il
naso, non la convince.
“E'
buona sai” le
dico per invogliarla a mangiare.
“Ti
fa bene, devi
mangiare” aggiunge il ragazzo
“E
poi... fa sangue!”
commenta lei.
Mi
si rizzano i peli sul
petto. Ha detto la parola sangue
con un enfasi che mi ha fatto rabbrividire.
Si
sposta a servire gli
altri passeggeri. E io mi accomodo sul sedile. E' tardi e siamo tutti
stanchi o quasi.
I
due piccioncini davanti
si baciano in continuazione e non solo a giudicare dai mugolii.
Quelli
dietro parlottano
basso basso e posso sentire le risatine imbarazzate della signora.
Sbuffo...
ho sete. E poi
sono irrequieto. La nostra accompagnatrice m'inquieta sempre
più.
Mi
alzo e vado in bagno.
Nessuno
mi nota.
Hanno
chiuso le luci e
molti dormono. Anche il ragazzo affianco a me dorme con la bimba in
braccio. Sembra che si siano adottati a vicenda. Mi fanno tenerezza.
Sono
quasi arrivato in
cima all'aereo quando inciampo e scivolo silenziosamente per terra.
Mi sto rialzando stando attento a non far rumore, non voglio
svegliare nessuno, quando sento due voci bisbigliare nel buio. Una la
riconosco è la nostra accompagnatrice che sussurra qualcosa
a un
suo vicino.
“Ancora
poche ore e
finalmente siamo arrivati. E' difficile resistere. Qualcuno sa
veramente di buono. Per fortuna presto sarà tutto finito e
dopo che
ci saremo sfamati e sbarazzati dei loro corpi potremo goderci un po'
di riposo. Credo che il prossimo carico dovremo farlo in
Germania.”
No
non è possibile... di
cosa stanno parlando??
La
mia mente è confusa.
Striscio
lontano e poi mi
alzo. Non voglio farmi sentire, non voglio che capiscano che li ho
ascoltati. Ho paura. Lei mi fa paura! Le ginocchia mi tremano. Dove
ci stanno portando?? Cosa vogliono da noi?? Cosa vuol dire
sbarazzarsi dei corpi??
Forse
mi sono sognato
tutto... forse è l'astinenza.
Ho
sentito dire che la
mancanza dell'alcool fa brutti scherzi. Non può essere che
così. Devo andare a bere.
Deciso
vado nel gabinetto
e mi attacco a lei. La mia compagna di vita... la mia bottiglia.
Domani
avrò mal di testa
di sicuro, ma almeno non penserò a quello che mi aspetta.
Liza
Lui
è così gentile,
così premuroso con me. Sono confusa. Sono partita per
cambiare aria,
per distrarmi. Non per farmi l'amante. So che il mio povero marito
sarebbe felice di vedermi serena e sorridente. Ma non mi sento ancora
pronta. Anche se Mark mi sembra una brava persona.
Gli
altri dormono quasi
tutti. Ma noi ridacchiamo nel buio come fossimo ragazzini.
Mi
fa ridere. E' tanto
che non mi succedeva.
Vedo
l'uomo seduto
davanti a me alzarsi. Forse è colpa nostra se l'abbiamo
svegliato... dovremmo stare zitti. Ma lui non protesta... va verso il
bagno.
Riniziamo
a ridere. Mark mi racconta un'altra barzelletta sui vampiri
“Lo sai come si
chiama il cane di Dracula?” mi chiede. Ci penso un attimo poi
scuoto la testa “Canino” afferma.
Rido
come una stupida. La
barzelletta è sciocca ma io non riesco a pensarlo. Penso
solo come è
bello lui quando sorride. Incoraggiato, me ne racconta un altra
“Sai
dove vanno i vampiri a fare il bagno” lo guardo pensosa e
aspetto
“Sul Mar Morto”. Mi scappa un altra risata.
Sento
la bambina mugulare
nel sonno. Non voglio svegliarla. Mi metto le mani davanti alla
bocca.
Lui
si ferma... mi fissa. Sembra quasi che sia caduto in trance. Poi mi
sorride e mi sussurra.
“Sai
che sei bellissima
con i raggi della luna fra i capelli?”
un
tremito di piacere ed
imbarazzo mi attraversa. Non so cosa rispondergli... non so come
comportarmi.
Per
fortuna che il tizio
è tornato. Viene verso di noi... sta barcollando.
Forse
si sente male. Ci
giriamo a guardarlo stupiti mentre lui manca il suo sedile e si siede
quasi su Mark.
“Ehi
che fai Saimon?”
gli chiede Mark.
“Scusa
ho preso male le
misure” risponde alzandosi pesantemente. Barcolla sembra
ubriaco
“Ho interrotto qualcosa vero??” ridacchia. Divento
rossa.
“Mi
scusi signora Liza... è che tanto è inutile che
perda tempo con lui... presto
moriremo” continua.
Allargo
gli occhi
allibita. Sento puzza di alcool. Ha bevuto.
“Sei
ubriaco amico.
Mettiti giù e dormi” gli intima Mark spingendolo
al suo posto.
“Certo
l'ultima dormita
della mia vita” risponde lui con la voce impastata e
strascicata
dall'alcool che deve avere in corpo. Ma ubbidisce.
Mark
si sistema di nuovo
vicino a me. “E' ubriaco” spiega come se questo
giustificasse
quello che ha detto.
“Ha
parlato di morire”
dico spaventata.
Lui
scuote la testa.
“Stai tranquilla. Gli ubriachi dicono sempre cose
insensate”.
Lo
so. E gli sorrido. Sono tanti giorni che non ero più
riuscita a sorridere. E la mia vita in questo momento mi sembra
meravigliosa.
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