Salve a voi, o
incauti lettori che avete aperto questa fic.
Questa è una
fanfiction natalizia, mio piccolo regalo ad alcune amiche molto care.
Tengo a precisarlo,
è una raccolta di drabble su pairing concatenati tra loro, ma racchiusi, tutti,
in quest’unico capitolo.
Devo, però,
spiegare alcune cose XD.
La procedura nella
scelta dei pairing, oltre alle preferenze di ognuna delle ragazze citate, è
questa: l’ultimo personaggio del pairing è il primo del pairing successivo.
Con questo, passo a
un breve riassunto sulla genesi (se necessario) e la disposizione dei titoli,
così che, chi vuole evitare alcune coppie, possa passare alla successiva.
Ash [Itachi][For Kei]:
Itachi-centric. Doveva essere una ShisuiIta, ma non sono riuscita a renderla
come tale.
Night [ItaSasu][For
Mika]
Happyness [SasuNaru][For
Nacchan]: Questa si commenta da sola XD! Dico solo che doveva essere KH.
Unbearable [NaruSaku][For
Suzako]: Ho faticato a scriverla ç_ç! Donna, apprezza. Odio il pairing.
Photo [SakuSasu][For
Marina]
Dog&Cat [SasuKiba][For
Rei]: derivante da una discussione sui gatti e i cani. Dico solo questo: Donne
e gatti ottengono sempre quello che vogliono: uomini e cani farebbero bene a
metterselo in testa.
Morning [KibaNeji][For
Kurenai]: delirio delle due del mattino XD! Volutamente ambigua.
Eyes
[NejiHina][For Rika]
Spy
[HinaSasu][For Shichan]
Chocolate [SasuOrochi][For
Aya]: non è shonen-ai XD! Sono il mio
Sasuke e il suo Orochimaru. Solo comici e niente di più.
Distance [OroJira][For
Yume]
Hero
[JiraTsu][For RuKiA]
Dipendence
[TsuShizu][For Ross]
Shadow [Shizune][For
Kimimara]: strana, e non so il perchè, ma mi piaceva come conclusione
>.<
Bye
bye.
Ash
[Itachi][For Kei]
I riverberi arancio del fuoco si riflettevano nelle iridi
scure, illuminandole occasionalmente.
Eppure quegli occhi, così bramati da tutti ed ormai troppo
deboli per scorgere altro che non fosse ombra, non erano mai stati in grado di vedere
niente.
Perché quando si perdono di vista le cose davvero
importanti, neanche il potere più grande può squarciare il velo che appanna lo
sguardo.
Così, Itachi Uchiha restava immobile di fronte al fuoco -
genio invidiato; mukenin temuto; fratello odiato - a contemplare fiamme che
ardevano il legno secco, lasciando solo un nugolo di ceneri.
Impalpabili e soffocanti, come la sua vita.
Night [ItaSasu][For
Mika]
Di sicuro, Itachi Uchiha non faticava a prendere sonno; ed
era strano vedere un mukenin addormentarsi serenamente, come se le sue mani non
fossero sporche di sangue e i suoi sogni non fossero incubi.
Una volta, Kisame aveva avuto l’ardire di chiedergli come
facesse ad addormentarsi senza rivedere i suoi fantasmi o temere la propria
morte.
Itachi lo aveva fissato, prima di esordire con un banale:
«Sei figlio unico.»
Kisame non capì, fino a quando non trovò una foto nella
camera di Itachi, ritraente il piccolo Sasuke che dormiva e il povero fratello
maggiore buttato a calci fuori dal letto.
Happyness [SasuNaru][For
Nacchan]
Poche volte aveva assaporato quell’inebriante e gioiosa
sensazione.
Si sentiva bene: appagato, contento…felice, ecco.
Assolutamente e interamente soddisfatto.
Ah! Quale libidinoso godimento derivava, in aggiunta, nel
rigirare laboriosamente e con costanza il coltello nella piaga, magari perfino
arroventandolo; così, tanto per fare più male.
Pura estasi; divina esaltazione; gioia parossistica nel suo
lento e logorante infierire…
«Sasuke…»
Naruto allacciò le braccia al collo dell’Uchiha,
sorridendo, malizioso e divertito.
«Mh?»
«Un’altra partita a Ultimate Ninja, amore?»
Sasuke corrugò le sopracciglia, irritato.
Furibondo.
Oh, sì.
Giocare alla play-station con Sasuke, negato per i
videogiochi, era a dir poco soddisfacente.
Da
orgasmo, perfino.
Unbearable [NaruSaku][For
Suzako]
Sakura non aveva mai sopportato Naruto o, perlomeno, questo
era quanto affermava.
Snobbava Ino, che la prendeva in giro sui suoi
corteggiatori falliti.
Snobbava chiunque osasse ipotizzare una possibile storia
tra loro due.
Era arrivata perfino alle scenate in pubblico e, quando la
stuzzicavano dicendo che aspettava impaziente il suo ritorno, lei rispondeva,
con piglio deciso:
«Anche se passeranno tre anni, Naruto sarà sempre il
solito idiota infantile e irritante!»
Tre anni passarono e, alla fine, Naruto tornò a Konoha.
Sempre idiota, sempre infantile, sempre irritante.
Però, Sakura dovette ammetterlo, le sue spalle erano
diventate improvvisamente più forti e accoglienti.
Photo [SakuSasu][For
Marina]
La foto del Team Seven era sempre in bella mostra, nella
camera di Sakura.
La ragazza la teneva in una bella cornice di legno, proprio
sul comodino, accanto al suo letto.
Un po’ come ricordo del tempo in cui erano tutti uniti;
un po’ come monito che il primo amore è sempre e solo una bella illusione.
Ma c’era un’altra foto, che Sakura teneva ben chiusa
nel cassetto.
Una piccola e misera fototessera, che Sasuke aveva
accettato di fare con lei il giorno del suo compleanno.
Un microscopico quadratino di carta che li ritraeva
assieme, per una volta entrambi sorridenti.
Dog&Cat
[SasuKiba][For Rei]
Differenze tra cane e gatto.
Il cane accetta la catena, in cambio di una scodella di
cibo e qualche coccola.
Il gatto può accettare il cibo, le carezze, ma non
permetterà mai a nessuno di tenerlo al guinzaglio.
La differenza più lampante tra i due animali, però, è il
linguaggio.
Gesti sinonimo di gioia per uno, sono segno d’ostilità
per l’altro. Per questo si odiano: perché non si capiscono.
Kiba non riusciva a capire perché l’Uchiha gli avesse
puntato gli occhi addosso ma, come ogni bravo cane, si accucciava contro il
gatto, ogni qual volta questi gli mostrava il guinzaglio.
Morning [KibaNeji][For
Kurenai]
Kiba si sentiva a disagio quando lui era in casa.
Non riusciva a muoversi tranquillo, troppo timoroso
d’esser colto in flagrante a far qualcosa di dannatamente sbagliato.
Come se ci fosse qualcosa di sbagliato nelle regole di
Madre Natura!
Insomma! Era perfettamente normale che la mattina…
E poi il problema non era lui! Affatto! Era colpa dei suoi
occhi; dei suoi maledettissimi occhi…
Uscì bruscamente fuori dal bagno.
«Hyuuga smettila di spiarmi con quel tuo maledetto
byakugan! Sono stufo di dovermi chiudere in bagno per bere il mio latte! Che ci
posso fare se mi piace ancora prenderlo dal biberon?»
Eyes [NejiHinata][For
Rika]
Per quante volte si fossero incrociati per gli ampi
corridoi dell’abitazione del casato Hyuuga, i loro occhi non aveva fatto lo
stesso.
Troppo sottomessi e bassi quelli di chi, da padrona, si
atteggiava da serva, cosciente delle proprie inferiori abilità, e troppo
superbi e sprezzanti quelli del servo che si comporta da padrone, consapevole
del proprio genio.
Col passare degli anni, la tolleranza diventò insofferenza
di entrambi verso la propria condizione.
Desiderosa di dimostrarsi forte una, ambizioso di
spodestarla l’altro.
Non ci può essere incontro tra chi non vuole guardarsi,
per timore di veder riflessi se stessi negli occhi dell’altro.
Spy [HinaSasu][For
Shichan]
Sasuke, nonostante tutto, era un attento osservatore.
Aveva notato quella ragazzina timida degli Hyuuga, che si
nascondeva dietro gli alberi a spiare l’Uzumaki.
Dal suo torcersi le dita, dal rossore e da tanti altri
piccoli segnali, aveva anche capito che spasimava per parlare a Naruto, senza
però trovarne il coraggio.
Dapprima, aveva sorriso beffardo di fronte a quella
timidezza, poi, col passare del tempo, aveva cominciato a compatirne la
costanza, giungendo, infine, ad ammirarla per la perseveranza.
La stessa che lui stava dimostrando nell’osservarla, di
nascosto, ogni giorno. Ma naturalmente, questo non lo avrebbe ammesso mai,
soprattutto con se stesso.
Chocolate [SasukeOrochimaru][For
Aya]
La discussione imperversava ormai da ore, nei sotterranei
di Oto.
«Ho detto di no!»
«Sasuke, insomma! Chi è il capo, io o te?»
«Tu. Ma questo non c’entra niente! Mi rifiuto!»
«C’entra eccome! Io comando, tu fai quello che ti dico!»
Certo, Orochimaru aveva sempre ottime argomentazioni.
Peccato che l’Uchiha non fosse intenzionato ad
ascoltarle.
«Non penso proprio.»
Ma un sannin ha mille corde al suo arco.
Pucchi mode:
on.
«Sasuke-kun…»
«Mh?»
«Dai…»
Occhioni.
Sasuke alzò gli occhi al cielo, esasperato.
«D’accordo, d’accordo. Ti preparo la cioccolata calda,
ma poi non lamentarti con me se ti vengono i brufoli, ok?»
Distance
[OrochimaruJiraya][For Yume]
Jiraya aveva i brividi ogni volta che scorgeva quegli occhi
gialli.
Percepiva che non erano normali; che quelle iridi topazio,
per quanto belle, erano malate.
Insane.
Sì, Jiraya rabbrividiva quando Orochimaru lo guardava.
Per fortuna, non capitava spesso.
Tutt’altro, il suo compagno di squadra tendeva ad
ignorarlo, troppo preso dai propri imperscrutabili pensieri per prestare
attenzione ad un incapace, come lui.
Orochimaru lo evitava e Jiraya faceva lo stesso, per timore
di quegli occhi gialli.
In questo modo, nessuno intralciava l’altro, ma la
distanza tra loro continuava a crescere, invece che attenuarsi.
Fino alla logorante fine di un’amicizia mai esistita.
Hero [JirayaTsunade][For
RuKiA]
Tsunade, quel giorno, si sentiva strana: infastidita e
irritabile come mai era stata.
Una strana angoscia la tormentò per tutta la giornata,
rendendo ogni cosa scialba e fastidiosa.
Perfino l’azzurro del cielo che, solitamente, la
rasserenava, appariva di uno scialbo ceruleo, non degno del posto che occupava.
Qualcosa quel giorno non andava per il verso giusto.
Andò a dormire con il presentimento di catastrofe che le
aveva fatto compagnia, sperando fosse solo suggestione.
Il giorno dovette fare un enorme sforzo per comportarsi da
Hokage e non lasciarsi andare a futili lacrime per un uomo che era morto
dignitosamente da eroe.
Dipendence [TsunadeShizune][For
Ross]
Era strano il rapporto che c’era tra loro, e Tsunade ne
era sempre stata consapevole.
Aveva preso Shizune come assistente alla morte di Dan e, da
allora, la ragazza l’aveva sempre accompagnata fedelmente.
Fin troppo fedelmente.
Tsunade cominciava a temere quel rapporto ossessivo e
morboso di interdipendenza che le accompagnava incessantemente passo dopo passo.
Quando divenne Hokage, pensò che, finalmente, potevano
essere entrambe libere dall’altra, solo per accorgersi che, giorno per giorno,
l’allontanamento di Shizune, diventava sempre di più una tortura.
Ma la gioventù deve andare avanti e la vecchiaia non può
far altro che fissarla allontanarsi, con sofferente condiscendenza.
Shadow [Shizune][For
Kimimara]
Shizune era sempre vissuta all’ombra di Tsunade, e lo
sapeva.
Quasi fiera del suo essere anonima, era andata orgogliosa
dell’istruzione impartitegli dalla più grande medic-ninja del mondo, senza
però ritenersi degna di averla ricevuta.
Quindi, non sbandierava mai la propria abilità,
considerandola nettamente – troppo – inferiore a quella della sensei.
Shizune era una persona inconsapevole delle proprie capacità,
troppo impegnata ad ammirare quelle altrui per scorgere le proprie.
Forse, un giorno, reagirà e comincerà a scorgere in se
stessa l’ombra di quella donna, medico e ninja che, finora, si è sempre
negata di essere.
Con l’augurio di crescere e di realizzarsi.
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