By your side
Questo
è il mio amore, traboccante di sentimenti
E
continua a diventare ancora più grande, più
grandioso
E
presto non sarò capace di trasmetterti tutto questo.
Un
giorno, vorrei dartelo tutto
Perciò,
se anche dovessi metterci migliaia di anni,
per
favore stammi sempre accanto.
(Zutto
soba ni, SHINee)
-Regulus!- il
pugno lucente dello Spirito del Leone colpì il suo
bersaglio.
Il drago minore
si rialzò, seppur con fatica. Era visibilmente malconcio, ma
ancora in grado di nuocere.
Leo si frappose
fra quello e Lucy, pronto a colpire nuovamente finché non
l’avesse definitivamente abbattuto.
Anche a costo di
morire.
Il drago
ruggì, scagliandosi verso di lui con le fauci spalancate
prima di cadere, abbattuto da un potente Unison Raid.
Gray e Lluvia,
ansimarono, stanchi ma soddisfatti di quella piccola vittoria.
-Sembra che ve la
state cavando bene, Lucy, Loki.- esordì il mago del ghiaccio
con un sogghigno.
Lucy sorrise
tristemente.
Non poteva dire
che le cose andassero bene, ma stavano resistendo, c’era
ancora speranza. Leo si limitò ad annuire e a sistemarsi gli
occhiali da sole ammaccati sul viso, guardandosi intorno, analizzando
le battaglie sanguinarie che infuriavano tutte intorno, alla ricerca di
qualcuno.
Non poterono non
notare però, lui e Lucy, di come Gray stringesse ancora la
mano di Lluvia.
Le sorrideva
teneramente, traboccante d’amore.
Parlando con
Elsa, il ragazzo aveva fatto luce su ciò che provava e aveva
deciso che indugiare era solo doloroso. Amava Lluvia, ma non era mai
riuscito a dimostrarglielo apertamente perché temeva che
dichiarandole quell'amore, la ragazza avrebbe potuto perdere di vista
la carriera. E non solo.
Già
era su di giri normalmente, se di fosse distratta troppo durante una
battaglia, avrebbe rischiato la vita.
E poi, proprio
quello scontro non era come tutti gli altri. Forse sarebbe stato
l'ultimo, forse avrebbero perso la vita. Perciò, memore
della chiacchierata con Elsa, Gray aveva deciso che non poteva
più aspettare.
-Quando
questa battaglia finirà, devo dirti una cosa importante. -
le aveva detto, con il volto leggermente arrossato.
Per la ragazza
era una dichiarazione implicita e i filmini mentali che ne derivarono
contribuirono a darle la carica.
Era inarrestabile
come il mare impetuoso che spazza via ogni cosa sul suo cammino con le
sue onde devastanti. Conoscendola molto bene, l'alchimista del ghiaccio
aveva assecondato quei pensieri combattendo al suo fianco,
sorreggendola, proteggendola, con i sorrisi e coi gesti le aveva dato
conferma. Senza parole di troppo le aveva dichiarato quelle potenti
parole.
Leo li osservava
anche lui sorridendo, per poi spostare il suo sguardo poco lontano.
Levy era stata
brutalmente ferita al viso da uno dei draghi e Gazille, Jet e Droy
combattevano per difenderla.
Insieme.
Gazille la
stringeva al petto e ruggiva infuriato abbattendo creature su creature
per lei e Jet e Droy, pur gelosi di lui, in quel momento erano
partecipi della sua ira.
Per Levy.
Null'altro
contava.
Tutti
combattevano al meglio per proteggere coloro che amavano, amici o
amanti che fossero.
Evergreen ed
Elfman si spalleggiavano in sintonia senza battibeccarsi troppo, Kana e
Gildarts combattevano fianco a fianco e lui non riusciva proprio a
reprimere i suoi istinti protettivi (rischiando fra l'altro di
"disintegrare per sbaglio" un Bacchus molto brillo e molto incosciente
che si era permesso di proporre all'adorata figlioletta un secondo
round. Senza specificare "di bevute". Molto fraintendibile e
imperdonabile, quindi.) Arzack e Bisca sparavano da ore interminabili,
schiena contro schiena. Pur non potendo leggere le loro menti, Leo
sapeva per certo che pensavano alla piccola Asuka. L’avevano
portata al sicuro, ma se i draghi avessero superato lo schieramento di
maghi, nessun luogo sarebbe più stato sicuro per la loro
adorata figlia, il frutto del loro timido amore.
Combattevano per
lei.
Gerard, incurante
di essere un ricercato, si era gettato nella mischia per dare man forte
a Elsa.
Freed e Mirajane
mutati in demoni terrificanti intrappolavano e abbattevano nemici su
nemici.
E Natsu?
Leo sapeva che
lui combatteva col pensiero di Lucy a spingerlo. Non ne parlavano, ma i
loro gesti valevano più di mille parole, sapeva che si
amavano e la fiducia che possedevano l’uno per
l’altra era incondizionata.
Gli umani
combattevano i draghi mettendo in gioco tutto ciò che
avevano. I loro sentimenti potenti andavano oltre la sola difesa e la
lotta per la vita.
C'era l'amore per
gli amati e la speranza per il futuro. Non era solo per se stessi che
combattevano, ma per il mondo intero.
A costo della
vita.
I caduti
c’erano, purtroppo, ma mancava il tempo per piangerli.
Leo era
continuamente distratto dal campo di battaglia per concentrarsi sui
suoi avversari, era in apprensione, cercava di individuare qualcuno in
quella confusione.
Poi lo vide.
A terra,
circondato da un gruppo di draghi, gravemente ferito, c'era Bixlow.
Nessuno poteva
aiutarlo, nessuno poteva permettersi il lusso di distrarsi dal proprio
avversario. Il primo istinto di Leo fu quello di gettarsi nella
mischia, ma si fermò di colpo.
Non poteva
abbandonare Lucy, non poteva metterla in pericolo per un suo capriccio.
Non poteva rischiare che morisse come Karen, perché lui
voleva egoisticamente salvare una persona a lui cara. Per gli Spiriti
Stellari, il padrone ha la precedenza su qualsiasi altra cosa al mondo.
Ma non poteva
abbandonarlo così!
Strinse i pugni,
cercando di ignorare quella terribile visione. Bixlow se la sarebbe
cavata. Faceva parte del Commando del Dio del Fulmine, non era un
pivellino qualunque.
Ma era circondato.
Era forte.
Ma era
completamente solo in balia del nemico.
-Vai.-
Leo si
voltò incredulo verso Lucy.
-Vai, presto!-
ribatté la ragazza, agitando la frusta per prepararsi
all'ennesimo assalto dei draghi, Taurus si ergeva forte e fiero accanto
a lei con la sua ascia bipenne.
-Non posso
lasciare il tuo fianco, Lucy! -
La giovane
Heartphilia non voleva sentire scuse.
-Se non corri
potresti pentirtene per tutta la vita. Corri!-
Leo
deglutì e scosse il capo, trattenuto dalla
responsabilità e dalla paura per la ragazza.
Voleva correre.
Voleva…
corse via.
-Sarò
presto di ritorno da te!- esclamò gettandosi nella mischia,
facendosi spazio fra i combattenti.
Ancora un poco.
Ancora un poco.
Bixlow era a
terra, la sua maschera distrutta, le sue bambole distrutte, il corpo
spossato. Aveva tentato di controllare qualche drago ma erano troppi e
troppo potenti.
Era a pezzi e
altri draghi erano soggiunti.
Tentò
l’ennesimo incantesimo di possessione su uno di loro, ma
questi si ribellò ai suoi occhi, sfuggì alla
presa del Figure Eyes e si scagliò contro di lui con le
fauci spalancate, i denti aguzzi pronti ad affondare nella sua carne.
Bixlow credette
che sarebbe morto quel giorno, perché il suo corpo stesso
non aveva forza per reagire. Per un attimo si era rassegnato ad
abbandonare il mondo in modo così crudele.
Ma una luce
accecante sbaragliò i nemici.
Li
accecò, li confuse, li ferì.
Bixlow stesso
rimase quasi accecato dalla luminosità di quel bagliore, ma
soprattutto meravigliato di quanta potenza possedesse.
Due mani forti lo
sollevarono da terra senza troppa fatica.
-Loki! -
esclamò, stupito del suo provvidenziale arrivo. E anche
leggermente imbarazzato.
Sapeva che era
forte, non per nulla era il “più forte fra gli
Spiriti Stellari” (almeno questo riportavano fonti sicure) ma
non avrebbe mai immaginato che un giorno si sarebbe trovato fra le sue
braccia come una damigella in pericolo qualunque, salvata dal suo
magico cavaliere.
-Dai, mettimi
giù, micetto, così mi metti in imbarazzo.-
-Mi spiace, ma
stavolta non posso assecondarti.- gli disse con un sogghigno
stringendolo saldamente a sé e saltò,
rifugiandosi sul tetto di un edificio distrutto per metà dai
draghi.
La battaglia
infuriava sotto di loro come se nulla fosse accaduto.
Lo Spirito del
Leone posò a terra il compagno, sdraiandolo e tentando di
tenerlo fermo. Bixlow non ne voleva sapere di stare nascosto.
-Che fai?!-
protestava -Non posso starmene qui mentre Luxus e gli altri combattono!-
-Non ce ne
staremo qui.- rispose Leo, con un sogghigno, al che il mago
inarcò un sopracciglio, confuso.
-Ho appena avuto
un’idea.- rispose lo Spirito Stellare -Ma prima, vorrei che
Wendy si prendesse cura di te, ho bisogno che mi dai una mano e in
queste condizioni non puoi proprio fare nulla, stupido.-
Bixlow
sospirò col sorriso sulle labbra. Sì, era un
compromesso che poteva accettare.
-Pensi di poter
affidare Zirconis a Luxus per qualche minuto, Wendy?-
domandò poi, Leo, alla ragazzina che, seppur lontana, aveva
potuto sentirlo grazie all’udito fine dei Dragon Slayer.
-Vai pure.-
ovviamente, anche Luxus aveva sentito tutto. Si scrocchiò
con noncuranza il collo e crepitante di fulmini, “tutto un
fuoco” come diceva Natsu, ammaccato ma ancora in grado di
combattere, si gettò contro il Drago di Giada -Qui ci penso
io!-
Bixlow chiuse gli
occhi e sospirò a fondo, sperando davvero che Loki, il suo
Loki, avesse avuto un’idea per eliminare almeno quei
maledetti draghi minori. Poi ai sette più grandi ci
avrebbero pensato i Dragon Slayer.
In quel momento,
quel piano ignoto era l’unica speranza che avevano.
Note:
Posso dire di essere molto soddisfatta di questa one shot.
Perché non è solo una Bixloki, che ormai mi
scappa anche senza farlo apposta, ma è un'insieme di tutte
le coppie che mi piacciono. Ok, non tutte, se no ci infilavo anche
triangoli amorosi tipo il Luxus/Gazille/Levy e... non era il caso. Poi
perdevo di vista il senso della storia XD
Ammetto che Loki che prende Bixlow in braccio mi fa e fa sorridere,
però doveva farlo per portarselo via, se no gli toccava
trascinarselo. E poi così dimostra di più quanto
ci tiene a lui u.u
Avrà davvero un piano?
Diciamo di sì, ma lo sa solo lui.
La ferita al viso di Levy è "ispirata" dalle cicatrici che
appaiono sul suo viso in quella sorta di flashforward e da un lato
spero sia andata così e non peggio. Povera la mia piccolina
Q^Q
Mmm... non ho altre delucidazioni da fare, perciò alla
prossima!! ^^
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