Victims
of Love
In
the beginning I tried to warn you
You
play with fire, it’s gonna burn you
And
here we are now, same situation,
You
never listen, I never listen
(Good
Charlotte, Victims of love)
Capitolo 1:
Walk away
We break up,
it’s something that we do now
Everyone has
got to do it sometimes
(Good
Charlotte, Dance Floor Anthem)
Maggio 2007
Kris passò il the a Julia, poi si sedette sulla poltrona, di
fronte al divano su cui si trovava l’amica, ed
iniziò a sorseggiare il suo caffè: normalmente lo
avrebbe bevuto anche July, ma al momento Kris era
dell’opinione che la ragazza fosse già abbastanza
nervosa senza aggiungerci l’aiuto della caffeina.
A dire il vero, anche lei
era già sufficientemente stressata, ma a differenza di July,
lei non poteva assolutamente vivere senza caffeina, lo stress da
astinenza sarebbe stato decisamente più dannoso del semplice
apporto della caffeina.
‘Com’è
andata l’ultima chiamata?’ chiese Kris.
‘Ultima chiamata?
Nemmeno mi ricordo quando è stata,l’ultima
chiamata...forse cinque giorni fa? Comunque,male,ricordo vagamente di
aver sbattuto il cordless sul pavimento...e a dirla tutta, è
un miracolo che sia ancora intatto’ rispose lei, assumendo un
tono ironico.
‘July,non potete
andare avanti così...dovete parlarne...’
‘Lo so...ma lo so
adesso,quando lo sento improvvisamente me ne scordo’
ribattè Julia.
‘Dopo tre mesi
che non parlate faccia a faccia le cose non saranno certo
migliori...’ osservò Kris.
‘Hai
ragione,però...’.
La ragazza fu interrotta
dal telefono che squillava,allora Kris le fece cenno di scusarla e
rispose.
‘Pronto?’
‘Buongiorno mia
cara!’
‘Ciao
Benji!’ disse Kris, sfoderando un sorriso a trentadue denti
‘Tutto ok?’
‘Mmh...no’
‘Ok...July,aspettami
un attimo qui,devo avere una conversazione privata con
l’individuo dall’altro capo del filo...come
sempre,come se fossi a casa tua!’ disse lei e
l’altra annuì,sorridendo davanti
all’espressione beata di Kris.
Quest’ultima
raggiunse la sua camera,chiuse la porta e si sedette sul letto.
‘Allora?’
chiese Kris.
‘Dammi un buon
motivo per cui io non dovrei uccidere quella zucca vuota di Joel
Madden,che mi rifiuto categoricamente di annoverare come mio fratello,
tanto meno come mio gemello,al momento...’ le rispose Benji,
l’esasperazione più pura nella voce.
‘Te ne do due di
motivi,amore: primo,se uccidi Joel finisci in prigione e questo ci
terrebbe lontani più del necessario,secondo,se tu uccidi
Joel e finisci in prigione, io non ho più nessun motivo per
non uccidere quella simpatica ragazza seduta sul divano al piano di
sotto,che per quanto sia la mia migliore amica sta seriamente mettendo
a durissima prova il mio sistema nervoso...’ gli rispose Kris.
‘Ok...suppongo
che queste siano due ottime motivazioni...ciò non toglie che
io non lo reggo più...’
‘Che
fa?’
‘Il punto
è che non fa un bel niente!’
‘...Sii
più chiaro,Benji...’ disse Kris,abbastanza confusa.
‘Apatico,è
completamente apatico...si lascia vivere,capisci cosa
intendo?’
‘Ok,capito...beh,sempre
meglio di un melodramma,no?’
‘Oh,sarebbe
meglio di un melodramma,se non si facesse prendere da momenti
melodrammatici più o meno ogni sera...’ rispose
Benji,sempre più esasperato.
‘Ah...tesoro...non
so che dire,sarò ripetitiva,ma...’
‘Sopportalo,lo
so...non c’è soluzione...’ disse Benji
rassegnato,concludendo la frase per lei.
‘Vedrai che prima
o poi ne troveranno una...in caso contrario,c’è
sempre la possibilità che ci lascino dividere una
cella,no?’
‘Già...’
rispose Benji,ridacchiando all’idea di lui e Kris dietro le
sbarre ‘Cambiando argomento,ho sentito Sarah,mi ha detto di
riferirti un messaggio’
‘Cioè?’
chiese Kris.
‘La cosa era
più o meno impostata in questo modo: se Kris osa farmi
vestire di rosa,io boicotto il matrimonio’.
Kris non poté
fare a meno di sorridere e di contemplarsi per l’ennesima
volta l’anulare,dove spiccava il suo anello di
fidanzamento,che stava saldamente incollato al suo dito da quando, due
mesi prima, il giorno dell’uscita di Good Morning
Revival, Benji le aveva chiesto di sposarlo,proposta che lei
aveva, ovviamente,accettato.
‘Dì a
Sarah di non preoccuparsi...dovrebbe sapere benissimo che piuttosto che
vestire le mie damigelle come confetti le vesto di nero...’
rispose Kris.
‘Gliel’ho
detto anch’io,ma dice che è sempre meglio essere
sicuri...e si è anche raccomandata di sottolineare che
sarebbe davvero capace di boicottare...non che io abbia dubbi in
proposito...’
‘Nemmeno
io...è pur sempre una Madden’
‘Infatti...Kris?’
‘Sì?’
‘Te
l’ho mai detto che ti amo?’
‘Mmh...sì,ma
se lo ripeti non mi offendo...che sono queste risate in
sottofondo?’ chiese lei.
‘Sono quei tre
deficienti di Paul,Billy e Deano che stavano origliando e trovano la
conversazione molto divertente per qualche motivo...ti lascio, vado ad
ucciderli,ci sentiamo domani’
‘Ok,baci!’
rispose lei e prima che lui riagganciasse riuscì a sentire
distintamente le parole ‘miele’,
‘smielato’ e Benji che lanciava ai tre una serie di
insulti non ripetibili.
Sorridendo,tornò
al piano di sotto,dove Julia la stava aspettando seduta sul divano.
‘Tutto
ok?’ chiese Julia, pur non avendo dubbi in proposito,il
sorriso di Kris parlava da solo.
‘Sì...ho
ricevuto una minaccia di boicottaggio del matrimonio da parte di Sarah
se mi azzardo a vestirla di rosa...’
‘Vorrei ben
vedere,mi unisco a lei in caso!’ rispose Julia,ridendo.
‘Tranquilla,sai
benissimo come la penso sul rosa...’
‘Sì...lo
so...beh,adesso è meglio che vada,ti ho già fatto
perdere abbastanza tempo’
‘Ehy,ehy,frena,nemmeno
per scherzo,ok?’
‘Tu sei troppo
paziente...tu e Benji siete troppo pazienti...perché so
benissimo che Benji vuole uccidere Joel...’ rispose
July,accennando un sorrisetto.
Kris non poté
evitare di fare altrettanto: negare sarebbe stato assolutamente
inutile,non era brava fino a quel punto come attrice.
‘Sono certa che
troverete una soluzione...siete due persone adulte e intelligenti,basta
solo riuscire a parlarne’ le disse Kris.
‘Spero che tu
abbia ragione...ci si sente!’ rispose Julia,salutandola,poi
uscì di casa,salì in macchina e partì
alla volta di casa sua.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Julia era arrivata a casa da circa mezz’ora e stava davanti
alla credenza,cercando di decidere cosa si sarebbe cucinata per cena.
Stava spostando una scatola
di cereali quando squillò il telefono, cosa che la fece
spaventare con la conseguenza che la scatola le sfuggì di
mano e i cereali pensarono bene di farsi un giro sui suoi capelli.
Decisamente seccata,si
diresse verso il divano,dove si trovava il cordless, e rispose.
‘Pronto?’
‘Ciao’.
Julia non poté
fare a meno di pensare che la sorte era davvero bizzarra: lei era
seccata,piena di cereali dalla testa ai piedi e Joel, il mago del
tempismo, aveva deciso di telefonarle,la combinazione perfetta
considerata la loro attuale situazione,che poteva essere descritta come
molto,molto tesa.
‘Ciao...come
mai?’ chiese lei.
‘Così...è
un brutto momento?’ chiese lui.
‘No...sono piena
di cereali dalla testa ai piedi,ma a parte quello è un
ottimo momento...’.
‘...Cereali?’
chiese lui,abbastanza confuso.
‘Lasciamo
perdere...’
‘Ok...tutto
bene?’ chiese lui,decidendo di assecondarla ed ignorare la
questione: d’altronde conosceva Julia, la ragazza era tutto
tranne che convenzionale.
‘Sì...nulla
di speciale,il solito...tu?’
‘Solito...aerei,sound
check,concerto,hotel...’
‘La vita del
musicista...’ rispose lei, sorridendo fra sé e
sé: ne sapeva qualcosa, in fondo.
‘Già...senti...’
iniziò lui,esitando.
‘Cosa?’
‘Beh...è
che la settimana prossima abbiamo un weekend libero e Benji ha chiesto
a Kris se voleva venire a fare un salto in Germania, che è
dove saremo...ed io mi chiedevo se ti andava di venire con
lei...’.
Julia rimase un attimo in
silenzio: non era sicura che fosse una buona idea,ma non credeva che
quello sarebbe stata sufficiente come motivazione per rifiutare,non con
Joel,non in quel particolare periodo.
‘Non saprei...sto
lavorando su alcune cose per il nuovo album ultimamente e senza me e
Kris,Rob e Alex non possono combinare molto...’ rispose
infine lei, poco convinta: sebbene fosse vero che lei e gli altri si
stavano occupando del nuovo CD, sapeva anche che non erano ad un
livello tale per cui non potessero permettersi di prendersi qualche
giorno di riposo e temeva che anche Joel lo sapesse benissimo.
‘Non mi puoi
evitare per sempre,Julia...’ rispose infatti lui: non se
l’era bevuta, per nulla.
‘Non ti sto
evitando,Joel...’ rispose lei,ma in realtà lui
l’aveva punta sul vivo,colpita e affondata.
‘No?’
rispose lui, non riuscendo a mascherare l’ironia nella
voce,pur sapendo che lei lo detestava quando faceva l’ironico.
‘Non usare quel
tono,lo sai benissimo che mi da ai nervi’ rispose lei: come
volevasi dimostrare.
‘Scusa,mi
è venuto spontaneo...’ rispose lui, rassegnato:
come al solito,sarebbero finiti a litigare,ormai la bomba era stata
innescata.
‘Come?’
‘Sai
com’è,quando neghi quello che è
palese...’
‘Semplicemente
non mi sembra il caso’
‘E pensi che fra
tre mesi le cose si saranno magicamente risolte?’ rispose
lui,ormai non preoccupandosi più di nascondere
l’ironia nella voce.
‘Non parlarne
come se fosse colpa mia,ti devo ricordare chi ha iniziato tutta la
storia?’ ribattè lei con un tono pericolosamente
alto.
‘Stai dicendo che
è colpa mia? Senti un po’,se tu ti inventi le
storie che non esistono,nessun problema,affari tuoi,ma non cercare di
dare la colpa a me adesso!’ rispose lui, irritato.
‘Certo,ero io
quella che lasciava che un’attrice gli si strusciasse
addosso...’ osservò lei.
‘Io non le
lasciavo fare un bel niente,era il video,dannazione!’
‘Certo,era il
video...anche fuori dagli orari di ripresa era il video?’
ribattè lei, ormai furiosa.
‘Fuori dagli
orari di ripresa non è successo niente,come accidenti devo
dirtelo perché tu lo capisca?!’
‘Ovviamente...niente...peccato
che ce l’avevi sempre intorno...e non mi venire a parlare di
cortesia,perché non pranzi con tutte quelle che recitano nei
video!’
‘A parte il fatto
che non era un pranzo fra me e lei,ma c’erano anche gli
altri,si è seduta lì,che dovevo fare,cacciarla
via?!’ chiese lui,ormai al limite
dell’esasperazione.
‘Sinceramente non
mi sembravi un granché dispiaciuto...’
‘Senti,ci
provava,lo ammetto,ok,è colpa mia?’
‘Non mi
è parso che facessi i salti mortali per
scoraggiarla...’ disse lei,ormai definitivamente furibonda.
‘Tu sei
paranoica!’
‘Ok,io sono
paranoica,quindi non capisco perché perdi tempo a parlare
con una povera pazza!’ rispose lei,riagganciando e sbattendo
il telefono sul divano.
La ragazza si
lasciò poi cadere a fianco del telefono,prese un cuscino e
ci nascose il viso in mezzo,cercando di calmarsi,altrimenti avrebbe
finito col distruggere qualcosa.
Maledisse mentalmente
quella che fino a poco tempo prima era stata la sua canzone preferita
fra quelle di Good Morning Revival, Dance
Floor Anthem: infatti, se ora la sua vita sentimentale stava
colando a picco era a causa del maledetto video di quella canzone.
Non aveva nessun problema
se le esigenze di copione richiedevano che una sottospecie di modella
si strusciasse sul suo ragazzo,si fidava di lui,in più era
capitato anche a lei per lo stesso motivo di avere a che fare con
ragazzi decisamente affascinanti,erano parte del suo lavoro,nulla di
più,i problemi cominciavano quando la sottospecie di
modella,nel caso specifico quella del video di Dance Floor
Anthem, iniziava a strusciarsi e a pedinare il suo ragazzo al
di fuori delle riprese,in quel caso Julia Armstrong diventava furiosa.
Nonostante tutto,
all’inizio aveva cercato di non fare scenate,non era certo
colpa di Joel se quella non desisteva, quando però il
ragazzo aveva iniziato a mostrarsi un po’ troppo
amichevole,lì aveva iniziato a protestare.
La goccia che aveva fatto
traboccare il vaso era stata Joel stesso,il quale le aveva dato,come
poco prima al telefono,della paranoica,dicendo che lui si stava
comportando semplicemente da persona educata e che non poteva cacciarla
via se si sedeva al tavolo con loro o se lo fermava per parlare,ma
Julia era dell’opinione che lui avesse passato di molto il
limite della semplice educazione.
Il risultato erano state
liti furiose che continuavano anche ora che i Good Charlotte erano in
tour in Europa e che non accennavano a placarsi.
Fu costretta ad
interrompere i suoi pensieri perché il telefono aveva
ripreso a squillare.
‘Pronto?’
rispose lei, decisamente minacciosa.
‘Possiamo provare
a parlarne civilmente?’ disse Joel, ormai esausto a causa di
tutti quei litigi e dello stress che gli facevano accumulare.
‘Non vedo di cosa
dobbiamo parlare...tu sei convinto che io sia paranoica, quindi la
colpa è mia,fine della storia’ ribattè
lei, acida.
‘Accidenti
Julia,che devo fare per convincerti che non me ne importa un bel niente
di quella? Nemmeno mi ricordo come si chiama,dannazione!’
‘Avresti dovuto
pensarci prima!’
‘Pensare a cosa?
A cosa?! Dio, ti rendi conto di quanto è assurda questa
situazione?! Non si può vivere così!’
esclamò lui, esasperato.
‘Non fare la
povera vittima,ti prego...’
‘Ok,sai che ti
dico? Lasciamoci,almeno la finiamo con questa storia!’
‘Ok!’
‘Ok!’
‘Perfetto,allora
tanti saluti!’ concluse lei,sbattendogli di nuovo il telefono
in faccia.
Rimase qualche istante a
fissare il tavolo di fronte a lei,poi improvvisamente si riscosse: Ok?
Ma che accidenti le era preso?! Ok?!
Certo,la situazione era
davvero insostenibile,ma voleva davvero arrivare al punto di finirla
con Joel?
Non lo
sapeva,l’unica cosa certa era che il danno, se di danno si
trattava,era fatto.
Per una frazione di secondo
si sentì infinitamente sollevata,niente più
discussioni,niente più tensione,ma fu solo un
attimo,l’istante dopo si ritrovò di nuovo con la
testa affondata nel cuscino e gli occhi pieni di lacrime.
If we could just re-set
And live in
happiness
Instead of our
regrets
We would
salvage everything,
We
don’t have to walk away
(Good
Charlotte, Walk away[Maybe])
°°°°°°°°°°°°°°°°
Joel fissava il suo
cellulare,in trance.
Lasciamoci,almeno
la finiamo con questa storia?
In quel momento, si chiese
se Benji non avesse ragione quando gli diceva che nel cervello gli
giravano i criceti: che diavolo gli era saltato in mente?!
Aveva passato gli ultimi
due mesi nel tentativo di far ragionare Julia e di rimettere le cose a
posto e poi se ne usciva con una frase del genere?
Doveva proprio aver perso
il cervello,se mai ne aveva avuto uno,aggiunse fra sé.
Si sedette sul letto della
sua camera d’albergo,senza smettere di fissare il cellulare:
certo,come se dal telefono potesse scaturire la soluzione di tutto quel
disastro che lui stesso aveva creato.
Idiota Joel,idiota che non
sei altro,sei un idiota.
Rompere con Julia era
esattamente quello che non voleva e lo aveva appena fatto.
Certo,tecnicamente lui
aveva solo lanciato la proposta,ma lui per primo l’avrebbe
preso come un invito,figuriamoci Julia,che era tutto tranne che in
sé.
Joel chiuse gli occhi e
respirò profondamente un paio di volte,i suoi pensieri
iniziavano ad essere terribilmente confusi e questo non aiutava affatto.
Appoggiò il
cellulare sul comodino, meglio smettere di fissarlo, era chiaro che non
era di nessun aiuto,poi iniziò a riflettere: la situazione
era irrecuperabile?
Per quanto ci pensasse, non
riusciva a darsi una risposta: in fondo, lui e Julia non avevano fatto
altro che litigare da quando i Good Charlotte avevano girato quel
maledetto video, non era meglio che fosse finita?
Si rispose in meno di un
secondo: no, non era affatto meglio,perché lui non lo
voleva,per quanto in quei mesi avesse sfiorato l’esaurimento
nervoso più volte non riusciva ad immaginare di restare
senza Julia.
I suoi pensieri furono
interrotti da qualcuno che bussava alla porta.
Ci pensò un
istante,ma non aveva voglia di vedere nessuno,per cui rimase
immobile,nella speranza che chiunque ci fosse dall’altra
parte si convincesse che non era in camera.
Fortunatamente gli andò bene,dopo un altro tentativo
chiunque stesse bussando rinunciò,allora il ragazzo si
sdraiò sul letto e tornò alle sue riflessioni.
Everybody has
hurt somebody before
Everybody has
been hurt by somebody before
You can chase
but you’ll always come back for more
It’s
a game and we’re all just victims of love
(Good
Charlotte, Victims of love)
°°°°°°°°°°°°°°°°
Quella sera i Good
Charlotte, dopo aver cenato, avevano deciso di trascorrere la serata al
pub dell’albergo,ma mentre Billy,Paul,Deano e Benji si
stavano divertendo, Joel sembrava del tutto apatico.
Benji non ci mise molto ad
accorgersene,ma all’inizio non ci diede molto peso,tutte le
sere c’era la fase maniaco-depressiva,ma quando vide che dopo
un’ora suo fratello continuava ad avere la stessa voglia di
vivere di un’ameba iniziò a preoccuparsi e gli si
avvicinò.
‘Joel?’
lo chiamò,cautamente: in quel periodo il gemello era una
bomba sempre sul punto di esplodere e andava approcciato con prudenza.
‘Mmh?’
mugugnò Joel in risposta.
‘Tutto
ok?’
‘Ci siamo
lasciati’ disse lui: non era certo il massimo del tatto,ma
era inutile girarci intorno.
Benji per poco non cadde
dallo sgabello,fortunatamente riuscì ad aggrapparsi appena
in tempo al bancone e non appena si fu rimesso a sedere stabilmente si
mise a fissare il fratello, sotto shock.
‘Voi
cosa?!’
‘Ci siamo
lasciati’ ripeté Joel tranquillamente, troppo
tranquillamente, secondo Benji.
‘Ma che
è successo?’ chiese Benji confuso.
‘Il solito:
l’ho chiamata,abbiamo litigato,mi ha sbattuto il telefono in
faccia,l’ho richiamata,abbiamo ripreso da dove avevamo
interrotto, ci siamo lasciati,mi ha sbattuto di nuovo il telefono in
faccia’ raccontò Joel, sempre mostrando una calma
invidiabile.
‘Stai
bene?’ chiese Benji.
‘Certo,perché
non dovrei? Ormai era insostenibile...’
‘Te lo chiedo di
nuovo: stai bene?’
‘Ti ho detto che
sto bene,Benji!’ ribattè Joel.
‘Ok...questa
è l’ultima volta: stai bene?’ insistette
Benji.
Joel lo fissò
per un attimo con fare insofferente, poi la sua espressione
cambiò.
‘No,non sto
bene,sto da schifo,ma passerà,ok?’ ammise infine.
‘Mmh...ok...’
rispose Benji ‘Ne vuoi parlare?’ aggiunse poi.
‘Non ora...al
momento preferisco ubriacarmi e passare il resto della notte a
piangermi addosso,magari domani’
‘Ok,come
vuoi...io resto nei dintorni,nel caso ti debba trasportare in
camera...’
‘Grazie,apprezzo...’
‘Sicuro?’
chiese di nuovo Benji.
‘Sicuro,torna
dagli altri,davvero’ lo rassicurò
Joel,sorseggiando il drink che aveva davanti.
Benji lo fissò
ancora per qualche istante,esitando,ma poi decise che era meglio
lasciargli fare come credeva: in fondo il giorno successivo non avevano
concerti ed era scientificamente provato che in situazioni come quella
una bella sbronza era quello che ci voleva.
°°°°°°°°°°°°°°°°
Kris corse ad aprire alla
porta e non fu sorpresa di trovarsi davanti Julia.
‘Ciao
carissima,entra pure...scusa,ma sto tentando di mettere a posto la
stanza da letto,approfitto dell’assenza di Benji,altrimenti
non potrei mai osare mettere le mani fra quello che lui chiama il suo
armadio,ma che in realtà è molto più
simile ad una discarica...vieni pure!’ disse Kris e senza
dare a Julia il tempo di replicare nulla si diresse verso le scale.
La cantante la
seguì,ma mentre stavano salendo decise di sganciare la bomba.
‘Ci siamo
lasciati’ disse semplicemente,come se fosse la cosa
più naturale al mondo.
Per poco Kris non
volò giù dalle scale,ma fortunatamente
riuscì a ritrovare l’equilibrio,si
piantò su un gradino e si voltò verso
l’amica,che la seguiva.
‘Voi
cosa?!’ chiese, incredula.
‘Ci siamo
lasciati...ieri stavamo litigando per telefono come al solito e alla
fine abbiamo deciso che era meglio farla finita’
spiegò Julia.
‘Fammi
capire...avete deciso? Di comune accordo,vuoi dire?’ chiese
lei: non riusciva a credere che Joel potesse essere d’accordo
su quel punto.
‘Beh...a dire il
vero lui ha lanciato la proposta ed io ho detto ok’
‘Ah...tu hai
detto ok?’
‘Ho detto
ok’
‘July?’
‘Sì?’
‘Ti sei
completamente bevuta il cervello?!’ chiese Kris,quasi urlando.
‘Io...non lo
so’ rispose Julia,abbassando lo sguardo.
‘Ok...scendiamo
in salotto e ne parliamo?’ propose Kris,addolcendo il
tono:era evidente che Julia non era poi così convinta di
quello che aveva fatto.
La ragazza
annuì,allora le due tornarono al piano inferiore e si
sedettero sul divano.
‘Allora?’
chiese Kris,incoraggiando Julia a parlare.
‘Non so che sia
successo esattamente...stavamo litigando come al solito,poi lui ha
detto che forse era meglio se ci lasciavamo e la finivamo una volta per
tutte con questa storia assurda ed io...io ho detto ok,ma non volevo
dirlo davvero...cioè,non lo so...forse volevo dire ok,ma non
lo so...’
‘Mi pare di
capire che non hai le idee molto chiare...’
osservò Kris.
‘No...cioè...ero
stufa di quella situazione,ero stufa di litigare,ma non so se volevo
finirla...da un lato è un sollievo,ma non del
tutto...’
‘E tu non hai
idea di come ci siete arrivati?’
‘Importa
qualcosa?’
‘Non lo
so...magari per capire se lo pensava davvero?’
‘Beh...non so,mi
ha detto se volevo unirmi a te quando raggiungerai Benji la prossima
settimana,io ho detto di no,lui ha detto che non potevo evitarlo per
sempre e poi la situazione è degenerata’
‘Quindi voleva
che lo raggiungessi?’ chiese Kris.
‘Sì,questo
ha detto’ confermò Julia.
‘Forse dovresti
parlarci di nuovo...magari è stata la rabbia del
momento...’
‘Io? E
perché ci dovrei parlare io? Non è mica colpa
mia!’ rispose Julia.
‘Tu hai detto
ok’ osservò Kris.
‘Sì,ma
la proposta l’ha lanciata lui!’ ribattè
Julia.
Kris scosse la testa
rassegnata: era difficile dire chi avesse la testa più dura
fra Joel e Julia,ma in quel momento propendeva decisamente per la sua
migliore amica.
‘Quindi cosa
pensi di fare ora?’ chiese Kris.
‘Niente...continuo
a vivere senza di lui...non mi sembra poi così
difficile’ rispose Julia.
‘Quindi
è finita?’
‘Suppongo di
sì...non dico di essere felice e contenta,ma
sopravviverò’
‘Convinta?’
‘Sì...ti
serve una mano con l’armadio?’ domandò
Julia,cambiando discorso.
‘Mmh...ti senti
pronta ad un’esperienza traumatizzante?’ chiese
Kris,assecondandola: la conosceva abbastanza bene da sapere che per il
momento non avrebbe ottenuto nulla di più da lei.
‘Sì,credo
di poterlo sopportare...’
‘Allora sei
arruolata!’ disse Kris e le due si diressero al piano
superiore.
°°°°°°°°°°°°°°°°
‘Joel?’.
Il cantante si
voltò a guardare il fratello,che lo fissava preoccupato:
dopo la pseudo chiacchierata della sera precedente, non aveva
più detto una parola sull’argomento Julia e la
cosa non sembrava normale nemmeno a lui,quindi poteva facilmente
dedurre perché Benji fosse in ansia.
‘Che
c’è?’ gli chiese Joel, cercando di
mettersi comodo, per quanto fosse possibile farlo su quelle orrende
sedie di metallo: si trovavano all’aeroporto di Dublino, la
loro ultima tappa nelle isole britanniche, e il volo che avrebbe dovuto
portarli nei Paesi Bassi era in ritardo di un’ora a causa di
problemi tecnici.
‘No,dimmelo tu
che c’è...non è normale...’
‘Cosa?’
‘Lo sai benissimo
di cosa sto parlando...’ disse Benji,guardandolo storto.
‘Non mi va di
parlarne Benji,è tutto qui...’ rispose Joel
evasivo: non era esattamente la verità,ma non era nemmeno
una bugia,in fondo.
‘Lo sai che non
ti fa bene non parlarne...dopo ti deprimi e siamo nel bel mezzo di un
tour e non mi sembra l’ideale’ gli disse
Benji,sedendosi esattamente di fronte a lui e iniziando a fissarlo
intensamente.
‘Lo sai che se
inizi a fissarmi mi spaventi’ disse Joel.
‘Certo che lo
so,per cui se non vuoi che io continui sputa il rospo’
‘Che cosa vuoi
che ti dica Benji? È finita,non c’è
altro!’
‘Che accidenti
è successo,per esempio...chi ha lasciato
chi,innanzitutto?’ indagò Benji.
‘Beh...a dire il
vero non ne sono sicuro...’.
Benji si trattenne dallo
scoppiare a ridere: non ne era sicuro?
‘Come sarebbe a
dire?’ chiese a Joel.
‘Io ho detto che
forse era meglio lasciarci perché la situazione stava
diventando assurda e lei ha detto ok’
‘...Tu le hai
detto cosa?!’ chiese Benji,seriamente sconvolto ‘Ma
che diamine hai nel cervello,i criceti?!’
‘Tu si che sei di
conforto...’ rispose ironicamente Joel, non potendo
però fare a meno di ricordare che si era chiesto esattamente
la stessa cosa il giorno prima.
‘Scusa,però...cioè,non
avevo capito che avessi in mente di lasciarla...’ rispose il
fratello.
Joel esitò un
attimo prima di rispondere: se avesse detto la verità, Benji
lo avrebbe definitivamente preso per pazzo,ma d’altronde non
aveva scelta,se avesse mentito il gemello se ne sarebbe accorto
immediatamente.
‘A dire il vero
non la volevo lasciare...’ rispose, abbassando lo sguardo e
aspettando una reazione di Benji,che non si fece attendere.
‘Joel?’
‘Mmh?’
‘Posso dirti una
cosa molto direttamente?’
‘Vai’
‘A volte mi
chiedo se tu ci sia o ci faccia,ma più passa il
tempo,più mi convinco che tu ci sei proprio’ disse
Benji.
‘Grazie’
‘Di nulla...pensi
di parlarci?’
‘Io? E
perché dovrei?!’ chiese Joel,fissando il fratello
confuso.
‘...Perché
non volevi rompere con lei?’
‘Senti,io
avrò anche detto una cazzata,ma lei ha detto ok’
‘...E quindi
Joel?’
‘Quindi
evidentemente aspettava solo l’occasione buona per
finirla,quindi meglio così!’.
Benji scosse la testa
rassegnato: Joel era testardo e orgoglioso,come sempre.
‘Ti rendi conto
che stai rischiando di mandare tutto in rovina per il tuo maledetto
orgoglio?’ chiese al fratello.
‘Tutto
cosa,Benji? Non c’è più
nulla,è finita,basta,chiuso,ognuno per la sua strada e tanti
saluti!’.
Benji decise che per il
momento era il caso di lasciar perdere: se ancora aveva qualche chance
di far ragionare Joel, era decisamente meglio aspettare che le acque si
calmassero.
‘Come ti pare,
Joel...ma pensaci bene,lo hai detto anche tu che non volevi davvero
rompere con lei,rifletti bene prima di perdere tutto’ disse
Benji, poi, senza dargli il tempo di rispondere, tornò dagli
altri,che si trovavano qualche sedia più in là.
Joel rimase a fissare il
punto in cui fino a pochi istanti prima stava suo fratello: aveva
ragione,Benji aveva maledettamente ragione,ma al tempo stesso non
riusciva a convincersi che parlare con Julia sarebbe stata una buona
idea e non solo a causa del suo orgoglio, la verità era che
aveva paura di sentirsi confermare che lei era felice che fra loro
fosse finita.
Maybe I’m just scared
To face the
things I fear
It’s
easier to walk away from everything
(Good Charlotte, Walk away[Maybe])
°°°°°°°°°°°°°°°°
L’avventura
continua, my darlings…
Mi sono
affezionata in modo spropositato a questa storia e a queste
coppie…e quindi eccomi qui di
nuovo…però stavolta la vita gliela complichiamo
un pochetto, altrimenti che gusto c’è?
Un bacione!
p.s. la modella di
cui parlo è quella che nel video si struscia addosso a Joel
nell’ascensore…e alzi la mano chi non ha
desiderato anche solo per un secondo di essere al suo posto! (Della
modella, ovviamente…^__^)
p. p. s.
attenzione al titolo...quando parlo di “Victims of
love” parlo di vittime in molti sensi di ogni tipo di
amore...ora sta a voi capire quanto possa allargarsi il mio concetto di
vittima e di amore!!^_-
DISCLAIMER
Come al
solito, le precisazioni del caso...
Io non
conosco assolutamente i Good
Charlotte, non ho idea delle abitudini, pensieri, passioni e
quant’altro dei gemelli Madden, se non di ciò che
trapela tramite giornali e Internet. Ovviamente appartengono a loro
stessi e a nessun’altro e non è mia intenzione
offenderli o diffamarli in alcun modo.
I Damned Angels sono una mia
invenzione, se esistessero delle attinenze con persone reali
è puramente casuale, ho creato i personaggi basandomi sulla
mia personalità o su quella di persone che conosco.
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