SUL FONDO DELL’ANIMA
Erano occhi chiari e profondi, di un colore che non si era mai visto sulla terra, fino al giorno in cui lei era arrivata.
Aveva capelli che alla luce della luna balenavano di viola in un modo che nessuna fotografia sarebbe riuscita a rendere decentemente.
Aveva lo sguardo fiero, labbra pallide e carnose che raramente si dischiudevano in un sorriso.
Aveva un fardello troppo pesante da portare, per una ragazza così giovane; un’eredità così crudele da essere inimmaginabile e terribilmente spaventosa agli occhi mortali. Tendeva a far finta di nulla, ad isolarsi da mondo, a tenere alla larga gli altri tentando di convincere loro e sé stessa che nulla avrebbe potuto sfiorarla, in attesa della Fine.
Aveva fatto finta di nulla, lasciandosi scivolare addosso la vita. Era rimasta in silenzio mentre il mondo le correva attorno, coprendo il volto quando credeva che il suo viso potesse esprimere qualcosa.
Era un’empatica. Aveva vissuto molti dolori, molte gioie, senza mai poterne sperimentare di suoi.
Tendeva a non mostrarsi mai fragile costringendo il volto in un’espressione apatica, restando in silenzio. Ma i suoi occhi parlavano e, se qualcuno avesse guardato bene, avrebbe capito che Raven aveva dentro molte più parole di quante se ne potessero dire in una vita intera.
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Avevo voglia di qualcosa di triste, non so se questo si possa definire tale, ma l’altra notte mi sono svegliata ed avevo in testa la frase: “aveva dentro molte più parole di quante se ne potessero dire in una vita intera”. Non so se me la sono sognata o l’ho sentita tipo nel dormiveglia. Forse l’ho letta da qualche parte. Comunque, ce l’avevo in testa e – grazie al cielo dormo con penna e block notes sul comodino – me la sono segnata. Mi era sembrata perfetta per Rae. Spero che la piccola Drabble vi sia piaciuta almeno un po’, non siete costretti a recensire, ma vi avverto che più recensioni ricevo più mi sento ispirata, quindi se vi piace e volete che io scriva di più vi conviene recensire. Probabilmente non interessa a nessuno e nessuno sta leggendo questo monologo quindi scelgo un titolo e posto questa cosa.
Ultima cosa.
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