So
are we lost or do we know
Which
direction we should go
Sit
around and wait for someone to take our hands and lead the way
Wake up,
Lostprophets
Varco la
soglia che conduce al dormitorio maschile, più precisamente
alla stanza che divido con Theodore Nott, Gregory Goyle e Vincent Tiger.
Mi accendo una
sigaretta ammirando il caos cosmico che decora la nostra alcova.
Sedie con su
montagne di vestiti, cravatte appese alle lampade a muro, fumo,
cartine, una copia di Vanity Witch finita lì per qualche
turba psichica dei miei compagni.
Il solito
vecchio, confortante, scenario.
Davanti alla
porta in noce del bagno Vincent salta sulle punte dei piedi coi suoi
novanta chili di merendine accumulati negli anni.
Corrugo la
fronte, pensoso, cercando di carpire il significato profondo di quel
balletto osceno.
Mi passo una
mano tra i capelli sentendo l'anello d'argento all'anulare carezzarmi
il cuoio capelluto.
Con un sorriso
spezzato dalla sigaretta e le iridi blu scuro contratte sorpasso il mio
amico ed entro in bagno.
Come volevasi
dimostrare, Draco Lucius Malfoy.
Chinato nel
lavabo passa le dita da pianista tra le seriche ciocche chiare,
indirizzando i rigagnoli d'acqua calda contro la nuca e il collo.
A petto nudo,
l'addome contratto e le perle d'acqua che svicolano tra i muscoli
definiti della schiena, sino ad affondare tra le pieghe dei jeans.
Fa perno con
le braccia sul brodo in marmo rimirando la mia figura statica
attraverso il vetro nitido dello specchio.
Le ciglia si
imperlano di gocce finissime che abbandonano il loro giaciglio e
finiscono contro la carne tiepida delle labbra.
-Blasie, quale
parte di "Tiger che saltella davanti al bagno" non ti è
chiara?-
E' stano come
l'ira ti prenda in contropiede, facendoti umilianti sgambetti che non
metti mai in conto.
-La parte in
cui tu hai un bagno personale e non lo usi..-
Ribatto con
voce ferma, guardandolo negli occhi e riprendendomi il diritto di
essere incazzato con lui.
Afferro uno
sgabello e mi accomodo a cavalcioni su di esso, usando la sua maglietta
di Ralph Lauren come posacenere.
Elargisco un
sorriso bieco alla sua immagine granitica nello specchio, sfregando il
fumo della sigaretta contro la gola, per poi espirare.
Draco allunga
il braccio verso un asciugamano candido e lo usa per tamponarsi il capo
ed il torace.
Si volta verso
di me continuando nella sua accurata toilette, fissandomi con gli occhi
d'argento antico.
-Sono qui per
la partita di stasera..- spiego pacato, proseguendo nel nostro gioco di
sguardi - dato che non ti sei ancora iscritto, ho pensato di portare
l'iscrizione da te!-
So che non
parteciperà, sono ormai settimane che mi evita con discreto
successo, e la nostra storica bisca non farà di certo
eccezione nel suo intento di isolarsi e smaltire il nervosismo.
-Perché
non ci porti il tuo cagnolino Finnigan..- sibila irrigidendosi sino a
rendere visibili le linee degli addominali - quella che tu definisci,
una relazione, giusto?-
Credo ci debba
essere un fan club, un sito web o qualche diavoleria simile che
coinvolga un gruppo di persone fortemente desiderose di spaccare la
faccia di bronzo a Draco Malfoy.
Temo di
essermi appena tesserato.
-Noto con
plauso che ti ricordi come si chiama il mio ragazzo, ma non il nome
delle tizie che ti porti a letto..-
Ho solo tre
certezze nella vita.
La prima
classificata è che anche un fucile a canne mozze
è più umano del mio migliore amico. La seconda,
costatami anni di sigarette e polmoni bruciati, è che
preferisco decisamente il sesso maschile a quello femminile.
La terza, non
meno importante, si può racchiudere in una frase.
Io.Desidero.Scopare.Draco.Malfoy
Se usufruissi
del verbo "portarmi a letto" o qualsiasi altro sinonimo, non renderebbe
minimamente la tensione che c'è tra di noi.
-Il nome della
puttana più brava se lo ricordano tutti..-
Mi informa
stucchevole, incidendo i denti sulle labbra piegate in un
condiscendente sorriso.
Scelgo quel
momento per spegnere la sigaretta sul prezioso tessuto della sua
maglietta firmata, pregando di lasciarvi un artistico cratere.
-Dici che
riesci per un giorno, non dico a non essere stronzo, ma almeno a stare
nella media?-
Non risponde,
reclina semplicemente il capo riducendo gli occhi a due mezzelune
intinte nell'argento.
Potrebbe stare
immobile, con i tendini contratti a fior di pelle, senza dire una
parola, e nonostante tutto sarei in grado di percepire nitidamente i
suoi pensieri.
Lo osservo
quasi trattenendo il respiro, abbassando le ciglia per nascondere lo
sguardo velato di desiderio.
Il mio
indiscreto osservare gli percorre il corpo come una piuma,
soffermandosi poco prima dell'inguine, dove delle sottili strisce
purpuree portano il ricordo di unghie femminili.
-Ecco cosa hai
fatto in questi giorni, mentre mi evitavi..- sussurro atono - gran bei
graffi..-
Le sue dita
alabastrine artigliano il bordo del lavandino, si sporge di pochi
centimetri verso di me.
Alcune ciocche
gli ricadono sugli occhi e sfiorano la mascella rigida.
-Sono sicuro
che tu sapresti fare di meglio..-
Assottiglio lo
sguardo, se è una provocazione deve essere pronto a
raccoglierne i frutti, perché sono all'altezza della sua
cintola e il pudore lo conosco solo di vista.
-Perché
mi eviti?-
Torna
imperscrutabile e altero, non ho nessuna intenzione di giocare al gatto
e al topo.
Se potessi
tagliare la tensione con un coltello sarei certo di scorgere stille del
nostro sangue macchiarci i vestiti.
-Puttanate-
-Davvero?-
domando sarcastico - è una puttanata che riguarda i miei
gusti sessuali o semplicemente hai sviluppato una forma allergica al
mio dopobarba?-
-Siamo amici
Blasie..- asserisce lapidario - ho solo bisogno di restare un po' in
pace..-
Distolgo lo
sguardo, posandolo sulle venature rosate del pavimento in marmo.
Sostengo il
capo tra le mani, i gomiti piazzati saldamente sulle ginocchia.
Io so che lo
sto perdendo, so che se proseguirà nelle sua crociata
personale niente sarà più come prima.
-Se ti
chiedessi informazioni sull'arte probabilmente sapresti citarmi tutti i
libri mai scritti, ma non sapresti dirmi cosa si prova a viverla
un'opera.Se ti chiedessi sulle donne, probabilmente mi faresti un
compendio sulle tue preferenze, parlando delle gioie del sesso, ma non
sapresti spiegarmi cosa si prova a risvegliarsi accanto a qualcuno e
sentirsi veramente felici..- lo incalzai aspramente - se ti chiedessi
sull'amore probabilmente mi citeresti dei luoghi comuni, ma guardando
qualcuno non sei mai stato del tutto vulnerabile, non conosci una
persona che ti risollevi solo guardandoti negli occhi. Non sai cosa si
provi a dormire sette anni nel letto accanto al suo ascoltandone il
respiro lieve, condividere i pensieri, le giornate, i risvegli. Non sai
cosa sia la vera perdita perché questa si verifica solo
quando ami una cosa più di quanto ami te stesso. E dubito
che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto.-
Mi alzai con
uno scatto ferino, sbattendomi la porta alle spalle.
L'ultimo
rumore che percepii fu la sinfonia di un vetro infranto.
E mille
schegge sul pavimento.
Here
comes the action
Here
it comes at last
Lord
give me a reaction
Lord
give me a chance
Doves, Black
and white town
Servire
alcolici al bar, durante un festino che di legale non ha niente,
è da considerarsi il mio passatempo preferito.
Prima di tutto
perché si ha una panoramica esaustiva di tutte le persone
che stanno per svenire, stramazzare al suolo o semplicemente balzare
sul tavolo per improvvisare uno spogliarello.
In secondo
luogo, le chiacchiere al bancone rimangono quelle più
accattivanti, superando nettamente location come i cornicioni o la
stanza delle torture di Gazza.
-Io mi limito
a riportare informazioni..- squittì indignata Pansy - offro
un servizio simile alla Gazzetta del Profeta, con che coraggio osano
catalogarlo come pettegolezzo!-
Daphne
Greengrass si profuse in un gesto annoiato sventolando a mezz'aria una
mano diafana, come per scacciare un insetto molesto.
Luna Lovegood
sorrise benevola alle sue atipiche amiche, ravviandosi una luminosa
ciocca platino dietro all'orecchio.
-Ne sono
convinta Pans..- la rinfrancò la Corvonero sotto lo sguardo
allibito di Daphne - come la notizia di Neville che si è
slogato un polso salvando un Ungaro Spinato!-
Le due
Slytherin accarezzarono la figuretta delicata della Lovegood con lo
sguardo, entrambe traboccanti di rassegnazione.
-Quello
è il risultato di una sessione completa di segh..- mi schiarii
autorevolmente la voce, lanciando un'occhiata di fuoco alla mora -
certo Luna, sarà sicuramente merito delle abilità
di Paciock!-
Si corresse la
Parkinson trangugiando una sorsata di Vodka per evitare di aggiungere
altri elementi sull'onanismo del Gryffindor.
Si sentiva la
sua mancanza in quel momento. Le tradizioni esistono solo per
ricordarti che l'assenza di una persona sa incidere crudelmente nella
tua vita.
Luna non
seguì Pansy e Daphne verso il tavolo del Black Jack, si
limitò a circumnavigare il bancone ed affiancarmi con la
solita discrezione.
-Stai
aspettando qualcuno?- le chiesi affondando il coltello in uno spicchio
di limone.
Il succo
dell'agrume serpeggiò nel palmo della mia mano, incontrando
i solchi che le unghie avevano lasciato dopo la discussione avvenuta in
mattinata.
Annuì
brevemente, il sorriso fanciullesco ad incresparle le labbra.
Afferrò un panno bianco, stringendo tra le dita minute il
palmo della mia mano, tergendo con delicatezza laddove il bruciore
sembrava insopportabile.
-Mi dispiace
che tu soffra..- sussurrò, alludendo con sguardo cristallino
a tutt'altro dolore - comunque si, sto aspettando qualcuno, in
realtà abbiamo sempre aspettato insieme io e te..-
Serrai la
mascella, appoggiando gli avambracci sul bancone, permettendo alla
pelle abbronzata di tendersi.
-Chi?- soffiai
senza avere più aria da offrire alle frasi che affollavano
la mia mente.
-La persona
più importante della nostra vita..- rivelò senza
inflessioni nella voce - la tua è già arrivata..-
Si
allontanò ondeggiando i crini chiari e lasciandomi solo,
senza la forza di controllare l'ingresso per sapere a chi si riferisse.
Spinsi i
fianchi contro il marmo, trovando un sostegno contro la schiacciante
stanchezza che premeva sulle mie membra spossate.
In un gesto
inconsapevole portai una mano davanti agli occhi, premendo i
polpastrelli sulle tempie.
Le palpebre
tornarono a cercare la luce, in un battito di ciglia scure le mie iridi
pervinca individuarono la figura di Seamus Finnigan sulla soglia.
-Scusa se ci
ho messo tanto..-
Rimasi
pietrificato, avvertendo una presenza nota alle mie spalle.
Draco Malfoy
poggiò una mano accanto alla mia, senza osare sfiorarla.
Il suo respiro
caldo mi accarezzava la nuca, la mia mente delineò i
contorni pieni delle sue labbra. Le pieghe morbide e di un rosa che si
discostava di poco dal colorito eburneo della sua carnagione. I denti
perlacei resi lucidi dalla lingua calda e vellutata.
[La
persona più importante della nostra vita.].
Mai come in
quel momento avvertivo il mio battito cardiaco così
distintamente, il sangue pompava nelle vene con un'irruenza tale da
causare un dolore atroce in ogni cellula.
-Blasie..-
Le sue scuse,
le sue stupidissime ed efficaci scuse.
Avvertii il
torace teso sfiorare la mia schiena, solo la sua presenza mi impediva
anche il più insignificante dei movimenti.
Era una
prerogativa solo sua poter sussurrare il mio nome in mille modi diversi.
Facendolo
semplicemente scivolare sulla lingua e liberandolo con l'intenzione di
lasciarlo infrangere contro la mia pelle.
[La
tua è già arrivata].
-No..-
ribattei voltandomi di scatto e proiettando le iridi rabbiose nelle sue
- non sono più disposto ad accettare le tue scuse senza
nemmeno sapere cosa ho fatto per meritarmi il tuo disprezzo..-
Era
impressionante come Draco sapesse mantenere un'espressione totalmente
levigata e priva di ogni emozione.
Il viso
scolpito nell'alabastro lasciava trapelare solo un'aurea di affettata
discrezione.
Reclinò
il capo con un gesto fluido ed impercettibile, portandosi ad un passo
dalla mia bocca socchiusa.
Quando mi
guardò la patina di distacco era completamente svanita dallo
sguardo simile al mercurio ed ugualmente nocivo.
C'era una
tensione tra di noi che induceva i nostri corpi ad irrigidirsi, i
muscoli guizzare solleticando le terminazioni nervose.
-Blasie..-
Questa volta
al suono roco della sua voce si unì quella di Seamus, che
disperatamente cercava la mia attenzione.
Draco si
allontanò, osservandomi senza nemmeno battere ciglio,
portandosi una sigaretta alle labbra e aspirandone una boccata corposa.
-Ti risparmio
l'ardua scelta..- recriminò con un tono apparentemente
pacato - vai pure da lui..-
Tutti pensano
che quando una persona scompare dalla nostra vita lo fa con un'uscita
teatrale. Causando trambusto e scompiglio, con urla, imprecazioni
ferite e abrasioni che ti segneranno la pelle.
Questo non
è valido per tutti, le persone di cui non ti importa ti
lasciano solo il ricordo di una scenata.
Quelle
più importanti, loro, non emettono nemmeno un suono.
Come
break me down
Bury
me, bury me
I
am finished with you
Look
in my eyes
You're
killing me, killing me
All
I wanted was you
The kill,30
seconds to Mars
Spazio
autrice:
Questa fic non
è assolutamente all'altezza della persona per cui l'ho
scritta.
E' dedicata
alla coppia Draco/Blasie, che viene magistralmente descritta in "If
Only - Affrontare le paure del cuore" di Magical_Illusion [Giudy] e
Malfoy_lover [Jenny]!
La coppia
trattata in questa fic è nata nelle mani di Giuditta e
lì deve restare, io sono solo una semplice amanuense che
gioisce nello scrivere fic su due personaggi così ben
strutturati.
Quindi, prima
di partire, ti ringrazio per il permesso Giudy.
Spero di non
aver rovinato il tuo capolavoro con questa assurda shot.
Che
è solo un agglomerato malinconico di sentimenti.
Ti adoro.
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