Ad ogni regola, la sua eccezione.

di solly
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Dopo aver acceso la sigaretta mi guardò facendo un cenno del capo per ringraziarmi e mi rilanciò l’accendino.
Passammo tutta la serata lì, senza rivolgerci parola, ma d’altronde a me faceva piacere così, e anche a lui a quanto pareva. Mi faceva piacere fumare in silenzio, per assaporare tutto il suo sapore.
Ripresi in mano il telefono. ma non per guardare l’ora, come facevo di solito, bensì per scattare una foto al panorama, alquanto bello. Da mozzare il fiato.
“Castiel” sentì dire dal ragazzo. Per avermi rivolto la parola doveva essere curioso, voleva sapere il mio nome.
“ok” dissi. Poi spensi la sigaretta e la gettai nel vuoto, mi avviai verso la porta.
Kristal. Fu l’ultima parola che gli dissi, prima di richiudermi la porta alle spalle e scendere le scale, per poi andare in cortile per evadere, finalmente, da quel recinto di Lolita.


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