tutta la verità...
-Envy!- gridò Pride al
ragazzo con i capelli verdi che guardava fuori dalla finestra.- Vieni ad
accogliere il nostro nuovo
homuculus!-
Envy si avvicinò sbuffando
alla porta, facendo entrare una "ragazza" mingherlina, con un lungo abito nero
molto scollato. i suoi capelli blu mare erano incorniciati da un viso pallido e
le sue labbra erano sottili e taglinti, come coltelli.
Envy la fissò un'attimo,
come incantato, poi scostò lo sguardo da un'altra parte.
-Come ti chiami? - chiese
Pride con sguardo come incantato dalla "ragazza" (Charming:-
Adesso mi dici perchè ragazza lo metti tra virgolette!- Jamie:-
Non ti preoccupare!^^)
-Charming. Sono
l'homunculus del fuoco.- Rispose fissando Envy con uno sguardo molto suadente.
(Envy:- Nononono! Ti ho detto che non voglio essere fissato!
Jamie:- Zitto e mosca!)
Envy la guardò. Era
strana. Nuova. Ecco la parola giusta. Nuova.
- Perchè non ci fai vedere
l'Oroborus, cara?- disse Pride.
Lei sorrise e disse:- No,
non posso. Non posso levarmi la maglietta sapete...- Poi fece un risolino
maligno.
Pride sorrise. Somigliava
tutta a Lust. Ma era più giovane e più bella.
-Envy, falle vedere dove
starà in questi giorni.- disse poi.
"Perchè devo sempre
occuparmi dei mocciosi?" pensò arrabbiato. (Charming:- MOCCIOSA
A CHI???- Envy:- calmati è colpa dell'autrice!
Charming:- UCCIDIAMOLA!!)
-Ehi!! Ci sei???
SVEGLIAAA!- gridò l'homunculus.
"Ma chi si crede di essere
'sta cretina?" pensò
Envy l'accompagnò in un
grande salone senza finestre.
- Adesso stai qui buona e
calma. Io devo uscire.- disse il ragazzo prima di lasciare da sola l'homunculus
del fuoco.
( Nota
dell'autore: non l'ho messo, ma sembra che Charming abbia una GRANDEE
scollatura sul petto^^)
Envy uscì irritato,
quella "ragazza" aveva un non so che che lo attirava.
Arrivò al mercato
ed entrò in un negozio. Vide caramelle, cioccolatini, ogni sorta di dolciume.
Si avvicinò alla cassa. Dietro di essa c'era una giovane ragazza che parlava al
telefono.
"tsk, gli umani,
tutti uguali" pensò il ragazzo che fece per andarsene.
-Oh!- esclamò la
ragazza.- Non l'avevo vista! Mi scusi.-
Envy si voltò.
"Questa devo proprio ucciderla" pensò
-M-ma...ha una
specie di ferita al braccio! Mi faccia vedere.- mormorò avvicinandosi a
Envy.
Prese una garza e
cominciò a fasciare quella ferita comparsa dal nulla.
-Che sbadata! Non
ti ho ancora chiesto come ti chiami! Il mio nome è Karin.-
-E-envy. Si. il mio
nome è Envy.- rispose incerto il ragazzo.
-Ehm, Envy, sai che
sei vestito proprio strano? Se vuoi ti presto qualche vestito. Ho un fratello
che ha circa la tua età!- disse la ragazza fissando la "gonna" di Envy, poi
aggiunse - Sei un maschio vero?-
-CERTO CHE SONO UN
MASCHIO CHE COSA CREDI STUPIDA UMANA!- esclamò Envy
- Stupida umana? Ma
che lingua parli? Ma guardati allo specchio, travestito!- sbraitò la ragazza che
aveva appena cambiato espressione.
-Come osi...-
"Calmati Envy non ti infiammare. E' solo una stupida umana."
Karin sorrise e si
alzò, andando a prendere dell'acqua fresca da un piccolo frigorifero dietro la
cassa.
-Hai sete?-mormorò.
Envy annuì." ma perchè l'ho fatto? Io sono un'homunculus, non ho fame,sete o
sonno!"
KArin versò con
premura l'acqua in un bicchiere tutto blu, poi lo poggiò a terra, prese un
gessetto, disegnò un cerchio alchemico intorno al bicchiere e lo toccò. Sul
bicchiere comparve il nome di Envy completamente verde.
-Ti piace?- chiese
Karin dopo essersi alzata. Envy la guardò con disgustò, poi prese il
bicchiere e cominciò a bere, senza sentire niente.
Karin lo fissò. Era
strano. Quel ragazzo non reagiva a niente. Envy, dopo aver finito di bere senza
senso, la guardò. Indossava un top molto attillato e dei fuseaux azzurri, con
degli stivali neri a tacco alto.
-Uff!- sbuffò la
ragazza- c'è ancora tantissimo lavoro da fare!-
"No, non dirlo, ti
prego non dirlo,NON DIRLO! Oh no, troppo tardi" -Ehm, se vuoi ti posso dare una
mano...però dopo mi fai vedere se sai combattere.-
Karin lo guardò con
questa espressione---> ^^' Poi disse:- Sisi! Certo! Guarda che non sono
clemente con le ragazze!-
-TI HO DETTO CHE
SONO UN RAGAZZO NON UNA RAGAZZAAAAAAAAAAAAAAAA!- urlò ancora Envy giardando
Karin con sguardo omicida.
Karin cominciò a ridere a crepapelle, poi gli rifilò un
paio di pantaloni decenti (Envy: che vuoi dire?) e un grembiule
completamente rotto.
-Che ci faccio con
questo?- chiese Envy guardando il grembiule.
-Che domande, te lo infili in testa secondo te?- poi vide
che Envy LO STAVA FACENDO e lo fermò- Stupido lo devi legare ai
fianchi!-
"Adesso la uccido. GIuro. Adesso la uccido." pensò lui
con istinti poco rassicuranti.
Ma si calmò. Lei si
avviò verso la cassa e prese qualche soldo.
-Tieni- disse
porgendo a Envy i pochi spiccioli che aveva in mano- questi sono metà dei nostri
guadagni. Mi sembri un poveretto. So che non ti serviranno a molto, ma ti prego
di accettarli.- Envy la fissò. Perchè era gentile con lui? Era una stupida,
crudele umana dopotutto. Ma allora perchè, perchè si sentiva così strano? Non
capiva...
- Ehi, ci sei? -
chiese la ragazza fissando lo sguardo perso color ametista del ragazzo. -Stai
dormendo in piedi?-
Envy la buttò a
terra e si alzò. Poi la fissò un'attimo, incattivito, e indossò quel grembiule
lacero che la "umana" gli aveva dato.
- Senti, adesso mi
dici perchè reagisci così stranamente!- disse in modo che non replicava risposte
Karin, che nel frattempo si era rialzata dolorante.
Envy però non
rispose, si limitò a grugnire e a dirigersi verso la porta di uscita del piccolo
negozio.
-Ehi! Dove vai? Il
grembiule...- ma le sue parole non ebbero effetto. Il ragazzo se n'era
andato.
stupita e anche un
po' frastornata, Karin si alzò, prese il suo piccolo orologio d'argento che
aveva avuto in tasca tutto quel tempoe lo gettò a terra.
-Perchè devi sempre
causarmi guai, stupida alchimia?.-
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