Vorrei amarti ma non ci riesco

di Elis_Ginger
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Ti vedo che scendi lenta le scale, le lacrime che ti rigano il volto. In una mano tieni una rosa rossa, nell’altra una lettera d’amore. Lenta, tu, che scendi le scale. Gradino per gradino finché non finiscono. Ma sembrano infiniti, i gradini, come è infinito l’amore che porti nel cuore. Fai un respiro profondo e chiudi la mente; il mare nero che c’è dentro di te esce fuori dagli occhi ballando silenziosamente. 

Ecco, l’ultimo passo, poi apri una porta e ti ritrovi nel mondo.

 

Lasci che il passato rimanga dov’è, così come per il dolore inutile che ti porti addosso, e corri, corri finché ti rimane fiato, corri finché le tue gambe te lo permettono. C’è il bosco, poco lontano da casa tua, il rifugio ad ogni dolore. Lo raggiungi, costeggiando il fiume, e vi entri, cercandone riparo.

 

C’è una luce, là, in fondo, che illumina una roccia, uno spruzzo di terreno. La raggiungi e ti siedi, tu, piccola creatura, sangue del tuo sangue e voce del tuo cuore. Col tuo animo flebile e con tua flebile luce. Risplendi appena, ti nascondi nell’ombra. Cosa vorresti, o amore mio?

 

Ti accucci, raggomitolandoti, le gambe attaccate al petto, e le braccia che le stringono. La testa affogata tra le tue ginocchia, bagnate di salate lacrime pure. Lasci cadere la rosa e apri la lettera. Non hai il coraggio di leggerla, perché sai già cosa c’è scritto. E lo sai, perché l’hai scritta te. Parla d’amore, di torture e silenzio. Parla di desideri impossibili da raggiungere. Parla della distanza che ti separa da chi ami. Distanza inesistente, perché chi ami, sei te stessa.

“Vorrei amarti ma non ci riesco.”





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