Ilvenditoredianime
Salve a tutti belli e brutti!!!
Essendo io una fissata di yaoi e slash
in generale non ho potuto resistere dal rovinare anche qst
meravigliosa trilogia! Avendo letto ahimè poche fic,anche se
davvero notevoli,su qst paring ho deciso di scrivere io stessa ciò
che mi sarebbe piaciuto poter leggere.
Spero che possa piacere anche a
voi...quindi mi raccomando fatemi sapere se ho fatto bene a
pubblicarla!!
Un bacio ed un sentito ringraziamento a chi leggerà e magari commenterà
Il
venditore di anime
Le
catene oscillavano cigolando e tintinnando ad ogni passo.
La
nave ondeggiava seguendo le correnti di un mare limpido e calmo.
Il
sole padroneggiava su di un cielo terso e sereno.
L'enorme
Dragone scarlatto svettava sulla maestosa vela.
Il
Venditore di anime, appoggiato alla prua del suo galeone, si accese
la pipa, aspirandone profonde boccate. Sollevò poi l'enorme
cappello dalla fronte, puntando l'unico occhio di smeraldo verso il
suo ospite.
“E
sentiamo Jack Sparrow, cosa desideri esattamente da me? ” gracchiò
con voce stridula.
“Tecnicamente
sarei capitano. Capitano Jack Sparrow, ammiraglio.”
“Tecnicamente
non vedo nessun equipaggio o anche solo una nave a testimonianza di
tale presunto grado.”
“Tecnicamente
la mia nave ed il mio equipaggio sono al largo della costa
orientale...senza di me...”
“Tecnicamente
dunque siete senza ciurma Sparrow.”
“Tecnicamente
ce l'ho...solo che mi si è ammutinata contro...per la seconda
volta...” aggiunse sottovoce.
L'uomo
roteò il solo occhio rimastogli in un gesto plateale,
voltandosi e prendendo a passeggiare nervosamente per il Dragone
rosso.
Subito
il pirata gli corse dietro, zampettando con andatura malferma su
quelle assi rovinate dai secoli trascorsi a navigare per gli oceani.
Quando
il Venditore si fermò non riuscì però a frenare,
infilando così la faccia in quel groviglio scomposto,
arruffato e puzzolente che poteva essere identificato come una folta
chioma di capelli grigiastri, con una propria volontà ed
intelligenza.
“Allora
Jack...nessuno viene da me senza avere un affare da propormi...” si
girò con un ghigno crudele e calcolatore. Alzò poi la
mano destra schioccando le dita e mentre quel suono secco
riecheggiava nell'aria, dalla stiva alcuni uomini trascinarono fuori
i prigionieri, incatenati gli uni agli altri.
“Dunque
quante anime vorresti acquistare? Se vuoi tornare a comandare una
nave credo te ne occorrano parecchie...”
Sparrow
nel frattempo era ancora impegnato a togliere i cadaveri di quella
assurda parrucca dalla propria lingua, rischiando tra l'altro di
soffocarsi.
“Avevo
sentito alcune voci sul tuo conto...dicevano che persino il Kraken ti
aveva trovato indigesto data la tua bizzarria...tuttavia temo che
tali chiacchiere non ti rendano del tutto giustizia, tu sei
completamente folle! ”
“Eh,
caro amico mio, labile è il confine fra pazzia e genialità!
” sentenziò mettendogli in maniera confidenziale un braccio
attorno alle spalle.
L'ammiraglio
inarcò un sopracciglio guardando il suo arto con indignazione.
Subito
il pirata lo ritirò sfoderando un'espressione esasperatamente
ferita, facendolo sbuffare sonoramente.
“Stiamo
solo perdendo tempo! Avanti rispondi! ”
“Me
ne bastano una decina...sono di poche pretese io! ”
“Ed
in cambio cosa offriresti? ”
Gli
occhi di Jack scintillarono mentre con orgoglio gli mostrava un
antico medaglione Inca, raffigurante il disco solare.
Una
sonora risata ruppe il silenzio che li avvolgeva.
“Sparrow,
davvero credi di poterti permettere dieci anime con quello? ”
Le
sue labbra si arcuarono mestamente verso il basso “Mi hanno
assicurato che il suo valore è immenso! ”
“E
ti hanno pure fregato! Puoi acquistarci una sola anima.”
“Facciamo
sei.”
“Una
sola anima.”
“Facciamo
quattro.”
“Una
sola anima.”
“Facciamo
tre.”
“Facciamo
che mi tengo il medaglione e ti aggiungo alle anime prigioniere del
Dragone rosso!”
“Una
sola anima andrà benissimo.”
Il
medaglione passò dalle sue mani a quelle del Venditore che
osservandolo alla luce, fu attraversato da uno strano
luccichio che accese la sua iride smeraldina.
Questo
particolare non sfuggì al pirata che fece comunque finta di
non essersene accorto.
“Bene!
Adesso scegli pure l'anima che preferisci.”
Jack
passò in rassegna gli uomini inginocchiati di fronte a lui.
Vi
erano vecchi, giovani, pirati e gentil uomini tutti ridotti nelle
medesime miserabili condizioni.
“I
tuoi canoni non sono affatto cambiati Sparrow.” una voce flebile e
sofferta si era sollevata fra i prigionieri.
L'ultimo
della fila, colui che aveva parlato, indossava logori pantaloni neri ed
una camicia, un tempo candida, strappata in diversi punti. Lunghi
capelli mossi, castano scuri, ne coprivano il volto.
“Come
hai detto scusa? ” gli domandò portandoglisi davanti.
Il
giovane alzò lo sguardo fiero su di lui “Ho detto che i tuoi
canoni sono rimasti bassi.”
Gli
occhi di cristallo erano velati dal dolore, la pelle era stata bruciata
dal sole, la barba incolta e le labbra screpolate, eppure lo
avrebbe riconosciuto fra mille.
“James
Norrington?! ”
|