Little
Talks
A
Cat,
per il suo entusiasmo.♥
Si
svegliò
nel cuore della notte, avvertendo qualcosa muoversi accanto a lui: si
trattava di Quattolino di ritorno dalla caccia, il muso ancora
imbrattato di sangue e piume grigie. Tutt’intorno la Selva
Senza Vie era stranamente silente; la quiete era spezzata soltanto da
un insistente picchiettare poco distante e dalla martora che sfregava
il grugno sulla stoffa rigida del suo zaino.
Ai limiti
del suo
campo visivo una fiammella ardeva nel buio, ma immaginando si trattasse
di un elfo del fuoco che aveva smarrito l’orientamento, Dita
di Polvere non se ne curò finché da quella
direzione non provenne un fruscio ben noto, come di pagine sfogliate. Meggie.
« Cosa combini? » le sussurrò in tono di
rimprovero, andandosi ad accovacciare accanto a lei. « Guarda
che è per far riposare te che siamo fermi. »
Lei non
rispose,
assorta nella lettura del piccolo volume che teneva tra le mani, la
copertina rigida e la rilegatura un po’ sfatta.
« Non credo troverai nelle favole il modo per liberare i tuoi
genitori » osservò Dita di Polvere, sforzandosi di
parlarle con gentilezza per non aumentare la sua disperazione.
« Non si tratta di un libro di favole »
ribatté Meggie, richiudendosi immediatamente nel suo
silenzio; ma dopo un po’ aggiunse: « È
un
dizionario. »
« Roba noiosa » fischiò Dita di Polvere.
« Me ne ha parlato tua madre, e non me li ha certo descritti
come una lettura divertente. »
« Questo è diverso. Raccoglie i significati dei
fiori » spiegò Meggie guardando dritto davanti a
sé, dove Dita di Polvere non vedeva altro che alberi bui.
« Il muschio, ad esempio, significa “amore
materno”. »
A Dita di
Polvere non
sfuggì il sospiro infelice che accompagnò le
ultime parole di Meggie, così strinse una manciata di foglie
umide nel palmo della mano e le disse:
« Ascoltami bene, non ti conosco quanto vorrei, ma ti conosco
abbastanza per aver capito che assomigli molto a tua madre. E come lei
avrebbe dato e fatto qualsiasi cosa per riunirsi a voi, so che lo farai
anche tu. E io ti aiuterò. »
Meggie
annuì, e un magro sorriso si affacciò dal suo
volto.
« E ora ricaccia quel libro nella borsa, e va’ a
svegliare quel dormiglione di Farid: la locanda a cui siamo diretti non
è lontana, quindi se saremo fortunati presto rivedrai i tuoi
genitori. »
Mentre
raccoglieva lo zaino, Dita di Polvere ripensò al dizionario
di Meggie. Amore materno.
E il suo pensiero amaro fu tutto per Brianna e per il fiore che lei
avrebbe scelto se qualcuno le avesse chiesto di definire l'amore
paterno.
Frida's
corner
Missing
moment scritto
per il Prompt Days! sul forum Pseudopolis Yard; il prompt che ho utilizzato
è dizionario. La
storia è da
collocarsi in Veleno
d'Inchiostro,
mentre
Meggie, Farid e Dita di Polvere sono all'inseguimento dei corazzieri di
Testa di Serpente, i quali hanno catturato chiunque si trovasse al
rifugio dei girovaghi e quindi anche i genitori di Meggie.
C'è
tanto Dustfinger perché oltre ad essere un
personaggio che io adoro, anche Cat lo ama alla follia, e questa storia
è un po' per lei, che una delle prime cose che mi ha detto
dopo aver letto Cuore
d'Inchiostro è stata che shippava
Dustfinger/Meggie. Devo dire la verità, li shippo anch'io, e
questo è quello che è nato dal mio fangirling.
ewe Il riferimento a un dizionario che raccogliesse il significato dei
fiori è spudoratamente
preso in prestito da quel capolavoro di letteratura contemporanea che
è Il
linguaggio segreto dei fiori, da me amato e, guarda caso,
anche dalla Caterina.
Il
titolo è gentilmente offerto - ma va? - dagli Of
Monsters and Men.
Grazie
per aver letto, è stata per me una gioia ritornare in
questo fandom. ♥
Frida
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