Salve! Colei che scrive si reputa una
fan di uno dei manga e anime che in questi anni è riuscito a
conquistare grandi e piccini. Mi sto riferendo all'intramontabile
Dragon Ball, creazione partorita dalla mente di Akira Toriama circa
20 anni fa. Il nostro caro Akira però si è dimenticato
di spiegare come sia nata la coppia più improbabile e
misteriosa di Dragon Ball. A questo proposito ho deciso di raccontare
cosa a mio modesto parere accadde in quei tre anni che precedono
l'arrivo dei terribili androidi.
ESORDI
Quando lo strano ragazzo venuto dal
futuro sparì in una luce abbagliante sulla sua macchina del
tempo e Goku, con la partecipazione di Junior perchè colpito
da alzaimer, aveva riferito quale fosse il messaggio che egli
portava, i nostri amici si congedarono tra di loro per darsi
appuntamento ben tre anni dopo quando ormai avrebbero dovuto
fronteggiare la minaccia degli androidi.
Tutti presero il volo verso le
rispettive dimore.
Anche Vegeta che non si sa ancora per
quale arcano motivo aveva deciso di unirsi ai guerrieri Z per
difendere la Terra, abbandonando la professione di mercenario
spaziale, si stava dirigendo alla Capsule Corporetion, che forse per
la presenza di Yancha aveva scambiato per un luogo di accoglienza per
i senza tetto, volando a tutta velocità per evitare di sentire
le continue chiacchiere di quella sciocca donna dai comunissimi
capelli azzurri, che al momento rimproverava e minacciava di morte se
l'avesse fatta cadere quel buono a nulla di Yancha.
Atterrò nel giardino di casa
Brief e senza degnare di un solo sguardo la madre di Bulma che non
appena lo vide cominciò a tessere una serie di elogi su come
fosse bello ed intelligente, si diresse verso il laboratorio dove era
certo di trovare il signor Brief. La porta del laboratorio si aprì.
“Buon giorno Vegeta cosa posso
fare per te?” chiese appena vide il sayan che gli si
avvicinava.
“Voglio una stanza speciale in
cui allenarmi come quella che hai fatto per Kaarot. Costruiscimela!!”
gli urlò prendendolo per il colletto della camicia e lasciando
così cadere il povero gatto-pipistrello-non ho ancora capito
cosa nero che lo scienziato usava portarsi in spalla quasi fosse una
cosa normale.
“Certo Vegeta, non ci sono
problemi guarda caso ne ho una pronta, puoi usarla anche subito se
vuoi” disse dopo che Vegeta rendendosi conto di essere sul
punto di ucciderlo lo lasciò andare.
“Bene non ho tempo da perdere io”
“Perfetto, da questa parte
seguimi.”
Il professor Brief condusse il principe
dei sayan sul grande giardino che dava alle spalle della casa dove
furono accolti dalle urla di una Bulma furiosa.
“Ti prego Bulma non fare così
mi sono già scusato centinaia di volte” cercava di dire
un povero Yancha mentre schivava il vassoio da thè che Bulma
gli aveva lanciato dopo averlo tolto dalle mani della madre.
“Non me ne faccio niente delle
tue scuse imbecille!!! come hai potuto lasciare che cadessi ti avevo
avvisato!!” urlò la ragazza che già aveva preso
una sedia da giardino con tutta l'intenzione di lanciargliela.
“Te l'ho detto è stato un
incidente. Te l'avevo detto di non agitarti in quel modo”
disse, schivando per poco la sedia.
“non mi sarei agitata se tu non
ti fossi messo a sbavare dietro quella ragazza idiota!!” e
iniziò a correre verso Yancha il quale capendo le intenzioni
della ragazza cominciò a scappare.
I genitori di Bulma cercavano a parole
di calmare la figlia, ma inutilmente.
Vegeta che nel frattempo assisteva alla
ridicola scena, decise di intervenire e di mettere fine a quella
pagliacciata per incominciare finalmente i suoi allenamenti.
Si avvicinò e fece lo sgambetto
a Yancha il quale cadde goffamente ai suoi piedi e il nostro principe
guardandolo con tutta la sua superba regalità lo schernì
dicendo:
“Sei così codardo
terrestre da non avere neppure il coraggio di affrontare una donna?
Thuft! Mi fai pena!”
“ Come ti permetti?!”
rispose Yancha mentre si alzava e stava già assumendo la
posizione di combattimento.
“Mi permetto e come, sei una
nullità! Se non fosse stato per Kaarot sareste già
finiti tutti all'altro mondo” gli diede le spalle e si rivolse
a Bulma che stava osservando la scena.
“è tutto tuo donna!”
“Ah dimenticavo” e si girò
nuovamente verso Yancha “ Se ti impegni potresti anche riuscire
a batterla! Ahahahaha!” la risata di Vegeta colpì
Yancha che consapevole della sua inferiorità fu costretto ad
incassare il colpo, limitandosi a guardarlo con odio.
“ Forza professore devo inziare
subito ad allenarmi se ci tenete alla vostra pellaccia, mi mostri
questa stanza”.
“Ah si certo dimenticavo...vieni
è proprio qui dietro” disse e fece strada a Vegeta.
Quando Vegeta girò l'angolo,
Yancha si sentì libero e soprattutto sicuro di sfogarsi con la
sua, ancora per poco, attuale fidanzata.
“Non riesco proprio a capire come
puoi ospitare un mostro del genere in casa tua Bulma! È
pericoloso! Chi ci assicura che si stia allenando per aiutarci e non
per schierarsi con i ciborg e conquistare la Terra? Eh? Ci hai
pensato?”
“Oh sta zitto Yancha! Stai
esagerando! Se le intenzioni di Vegeta fossero state queste ci
avrebbe già uccisi tutti quando un anno fa Goku non era qui a
difenderci! Parli così solo perchè sai che ha ragione!
E se vuoi smentire le sue parole ti conviene darti da fare e
allenarti subito invece di perdere tempo con certe chiacchiere”
e senza aggiungere altro entrò dentro casa.
Quando Bulma tornò in giardino
teneva in mano una busta. Dentro c'erano una maglietta bianca a
maniche corte, dei pantaloncini blù e un paio di scarpe da
tennis. Vegeta aveva bisogno dell'abbigliamento adatto per allenarsi
pensò, così dato che quel testone non glieli avrebbe
mai chiesti decise che doveva prendere lei l'iniziativa. Fuori in
giardino c'era ancora Yancha che, dopo aver sistemato le sedie e il
tavolo, che erano state le prime povere vittime dello scompiglio di
poco fa,stava mangiando una fetta di torta gentilmente offerta dalla
signora Brief che al momento stava facendo qualche stupido discorso
che il povero Yancha era costretto ad ascoltare se voleva un altro
pezzo di torta. Bulma non lo guardò nemmeno e si diresse verso
la gravity room da cui vide uscire suo padre.
Prima che la porta si chiudesse Bulma
entrò rischiando di rimanere schiacciata.
“Che cosa vuoi donna?”
disse Vegeta infastidito. Bulma gli lanciò un'occhiataccia
gridandogli
“Ti ho già detto che il
mio nome è Bulma! Lo vuoi capire testone!!”
“uhmf! ... è un nome
ridicolo...secondo me ti sta meglio “donna”! Comunque non
hai risposto alla mia domanda”
“Maleducato! E io che mi
preoccupo per te!” urlò lanciandogli la busta che il
sayan prese al volo.
“Vedo che sei ancora
nervosetta....che cos'è questa roba?”
“Non puoi allenarti con quei
vestiti, così te ne ho portati altri più adatti”
“mi sembrava di averti detto che
non ho intenzione di indossare i vostri insulsi abiti terrestri! Anzi
dove hai messo la mia tuta da combattimento donna?”
“ti riferisci a quello straccio
con cui sei arrivato? L'ho messo a lavare! Oh quanto puzzava! Si è
allargato il buco dell'ozono per colpa tua, per non parlare dei
vicini che pensavano ci fosse stata una fuga di gas! Quindi ti
consiglio di accontentarti di quello che ti ho portato”.
Vegeta osservò la busta. Un
lampo di terrore gli attraversò gli occhi. Cosa mai poteva
contenere?
I primi abiti che quella ragazza gli
aveva fatto indossare erano imbarazzanti!! anche peggio di quella
stupida tutina blu e arancione che Kaarot indossava da quando aveva
12 anni. Guardò un attimo gli abiti che aveva addosso:
maglietta bianca, pantaloni giallo canarino Titty, scarpe verdi e per
finire una bella camicia rosa con una scritta intimidatoria, per chi
non lo conoscesse, dietro “Bad man”. Cosa ci poteva
essere di peggio?
Diede una rapida occhiata al contenuto
della busta e quando si assicurò che non ci fossero colori
sgargianti che lo facessero apparire ridicolo, guardò Bulma
che se ne stava ad aspettare un grazie.
La poverina però non sapeva che
prima che tale parola uscisse dalla bocca del principe sarebbero
spuntate le palme in Siberia.
“e bene?” disse irritato
notando che Bulma non accennava ad andarsene.
“ah e me lo chiedi pure? Potevi
anche ringraziarmi non ti pare? O non sono degna nemmeno di un tuo
grazie?! Ma che parlo a fare con uno scimmione come te?! Mi fai solo
perdere tempo!!” urlò avvicinandosi a Vegeta che si era
girato verso le apparecchiature della gravity room che trovava molto
più interessanti.
“ bene...allora perchè non
te ne vai?”
“ Ti odio!” urlò ed
esaudiendo il desiderio del sayan se ne andò.
Le si spezzeranno le corde vocali se
continua a gridare in questo modo. Devo ammettere però che ha
un bel caratterino! Se non fosse per quei ridicoli capelli potrebbe
anche sembrare una sayan. Pensò mentre si stava cambiando.
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