Caro Dottore,
una volta mi ha detto:
" Guardati, hai fatto così tanta strada... " e mi sono
fermata a pensare che forse non ti avevo mai ringraziato abbastanza per
quello che tu avevi fatto per me. In realtà, non vedo
nemmeno il motivo del mio farlo adesso, ma tu non ci sei e io non so
dove ti sia cacciato. Non so nemmeno tra quanto tempo tornerai,
perché tu sei fatto così: sparisci per mesi,
anni, giorni, ore e poi torni e tutto secondo te dovrebbe riprendere a
fare il suo corso da quando ci hai lasciati, senza pensare che le
nostre vite sono andate avanti. Non ti è mai passato il
vizio di lasciarmi aspettare, non lo dimenticherò mai. Anche
se ero una bambina, mi hai lasciata con una promessa che non hai
mantenuto e così hai continuato a fare negli anni,
lasciandomi sola per la maggior parte delle volte, quando era proprio
l'unica cosa che non volevo accadesse.
Ma questa non
è una lettera che fa spazio al rancore, questa è
una lettera di ringraziamento, per te, per il mio dottore che mi ha
fatto vivere sensazionali avventure che oggi, non sono nemmeno capace
di raccontare ad alta voce, ma nei miei ricordi sono intatti. Ho amato
ogni singolo momento nostro, in giro per il mondo, in giro per il tempo.
Ero la compagna del
signore del tempo, quanti potevano vantarsi di questo? Non rispondere,
ti vedo. Hai lasciato tante di quelle domande che ho smesso di
contarle, ma hai lasciato anche tante emozioni che non posso
dimenticare. Non ce n'è una in particolare, anche
perché erano sempre guai, ma era bello viverli con te, era
bello osservarti mentre prendevi una posizione e una decisione, nel
nome di chi sa.
Hai sempre saputo,
anche quando credevi di non farlo. Ti bastava usare il tuo cacciavite
elettronico, però, per sentirti più sicuro.
Allora avevi la tua soluzione, Dottore. Il mondo smetteva di girare per
eterni attimi e tu lo salvavi.
Alle elementari, ho
scritto un tema che parlava di te, che conservo ancora in qualche
cassetto della mia scrivania, nella stanza dove non entro mai della mia
casa. Dovevo scrivere a qualcuno che si era trasferito lontano da me e
io ho scritto a te, tra le tante persone che mi avevano lasciato, io ho
mandato la mia lettera a te.
Quello fu un tema da
nove, sai? Eppure, presi un banale sei, perché dovevo
scrivere a qualcuno che esisteva. E tu, per il mondo, non esistevi. Non
esistevi nemmeno per Rory, finché non ti ha visto con i suoi
occhi. A volte rileggo quel tema pieno di rancore nei tuoi confronti e
mi chiedo perché, ho deciso di seguirti. C'è una
parte, la mia parte preferita che dice:
" Mi ricordo anche quando mi hai
chiesto di aspettarti che mi portavi via da quella casa. Sono stata per
molto tempo ad aspettarti, nella speranza che ti rivelassi diverso da
tutti gli altri adulti che ho conosciuto nella mia vita ed invece, ho
messo tutte le mie speranze sopra qualcuno che ha solo l'aspetto di una
persona diversa. Inutile dire quanto mi sia sentita marginale o sola.
Mi dispiace aver riposto tanta fiducia in te, ma soprattutto, mi
dispiace dover sentire le persone sostenere che non esisti,
perché sebbene io abbia mentito prima, dicendoti che non
sono arrabbiata con te, mi dispiace che ti trattino come se non
esistessi. Certo, se qualcuno oltre me avesse potuto vederti, tutto
sarebbe stato migliore... ma non è andata così,
perché tu non sei tornato a prendermi e ora, dopo scuola,
dovrò andare da un altro dottore, simpatico come dice mia
zia, che non fa altro che farmi domande alle quali io non ho una
risposta. "
Ho frequentato
talmente tanti "dottori " che in loro cercavo qualcuno con una cabina
telefonica blu. Loro mi rispondevano che andavano in giro in macchina.
E come biasimarli? Anche io mi muovevo con l'autobus. La mia infanzia
è stata terribilmente difficile, da questo punto di vista,
perché tu non c'eri, perché tu... mi hai lasciata
lì, ad aspettare, facendo di me la bambina pazza ed
emarginata che a scuola, giocava col suo amico immaginario chiamato il
dottore, piuttosto che con i suoi compagni di classe. E faceva
così male, che non si può immaginare.
Ma col tempo, ho
lenito anche quella ferita. Si è cicatrizzata ed
è passato.
Sai come è
passata, soprattutto? Quando ti ho visto tornare. Era impensabile,
eppure sei tornato. Da me, la pazza Amy Pond. E col tempo, il tuo
tempo, ho perso quel nomignolo.
Quando la gente mi
guarda, durante i nostri viaggi, trova per me differenti aggettivi:
forte, madre, signora, compagna del dottore... C'è chi mi
definisce anche " la ragazza che ha aspettato, Amelia. " Ma ne ho
sentito moltissimi. Qualcuno ha lasciato il tempo che ha trovato, altri
continuo a portarli con me. Non c'è stata una
volta in cui mi sia sentita dire che sono stata debole davanti ad una
situazione o troppo ragazza. Non ho mai versato una lacrima, davanti
alle persone. Perché così ho fatto quando, mi hai
lasciato.
Dottore, ti devo un
grazie anche per la persona che mi hai reso, inconsapevole di averlo
fatto. Mi hai reso forte e pazza in un mondo in cui solo i pazzi e i
forti, continuano a camminare. Mi hai teso la mano, facendomi quel
fallo. Mi hai aiutata a stare in piedi, a vivere più che a
sopravvivere. Te ne sono grata. E scriverti è l'unico modo
che ho per farlo. Magari quando tornerai il tempo sarà
passato troppo velocemente e l'unica cosa che avrai di me
sarà questa lettera. Non si può mai sapere, con
un signore del tempo.
Ti ringrazio per
essere stato il mio migliore amico, per avermi sempre osservato con
l'occhio vigile sempre, anche quando il mondo andava a pezzi, per aver
fatto di me la tua priorità, per non avermi lasciata ad
aspettare quando eravamo assieme. Ti ringrazio per quelle poche domande
che mi sono statre rivolte, quelle pacche sulle spalle quando tutto
crollava, quella faccia da stupido che mi faceva sorridere ogni volta e
quella comprensione che solo in uun migliore amico, un padre o un
fratello, si possono trovare.
Forse tu per me sei
stato tutti e tre. Mi hai aiutata a crescere, mi hai parlato come un
migliore amico e mi hai protetta come un fratello fa. Ti sei sempre
assicurato che la mia vita fosse felice, con Rory; che avessi quello
che desideravo ogni volta e che avessi un sorriso sul volto.
Non è roba
da tutti eppure non ti sei mai lamentato, tra le angherie hai trovato
il tempo anche per me e questo mi ha fatto piacere perché
dopotutto ti sei preso cura di me, come solo Rory ha
fatto/fa/farà. Immagino che tu abbia capito quanto sia
sconclusionata questa lettera, ma ti ripeto, è anche bella
l'idea di averti detto tutto questo.
La bambina piange,
richiede la sua mamma. Probabilmente nei prossimi viaggi, saremo in
quattro. Non ti fa piacere l'idea, Dottore?
Non leggere mai questa
lettera, sono solo i buffi e rozzi sentimenti di Amy Pond, puoi avere
sicuramente di meglio. Siamo d'accordo? Ti mando un abbraccio, anche se
spero di dartelo di persona, torna preso a trovarci anche Rory sente la
tua mancanza.
Amelia Pond.
ææææææææææææææææææææææææææææææææ
- btw, here I am. -
Non è
betata, non verrà mai betata questa OS che ho scritto,
perché voglio che la persona a cui l'ho dedicata la legga
proprio come io l'ho scritta, quindi spero di essermi accorta di tutti
gli errori e la rileggerò tipo ottocento volte prima di
pubblicarla! LOL.
Mi sono presa il santo
impegno di scrivere qualcosa al giorno e pubblicarla, se la cosa mi
piace e questa non mi garba molto, però è una
cosa che sento di dover fare, non perché sono stata
obbligata.... forse.
No, stupidaggini a
parte, sarà probabilmente la prima ed ultima cosa che
pubblicherò in questo fandom e come già detto lo
faccio solo perché quesa è dedicata. Doctor Who
è soltanto una delle mie "ultime" scoperte, io sono
più il tipo innamorata di Ten, piuttosto che Eleven... non
vogliatemene. Solo perché quando ho iniziato a guardarlo,
c'era Ten, piuttosto che Eleven... mi sono affezionata a DW, solo per
questa ragione. XD.
Passo direttamente
alle dediche, e poi scapperò... come un cervo a
primavera.... ( no. ).
Questa OS è
dedicata all'other side della mia moneta, ad una delle persone
più importanti della mia vita, quella persona che mi sta
vicina ogni giorno, proprio come il Dottore fa con Amelia Pond. Lei
è il mio Dottore e il sono Amelia. Qualunque sia il dottore,
Nine, Ten, Eleven o il prossimo che verrà, io
sarò sempre la sua fidata companion e non m'importa di
quante volte dovrò morire per esserle affianco, sono
disposta anche a questo. Sooooo, è dedicata alla mia
soulsister, che mi sta riempendo di soddisfazioni, in questo periodo.
Ciao, Fra!
Ho concluso * CORI DA
STADIO: FINALMENTEEE. *, alla prossima. E direi che me ne torno nel mio
fandom, don't worry :3
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