<< Ragazze!! Scendete, forza, che dobbiamo andare!
>> ma le ragazze non sentono l’urlo della madre e continuano a
fare quello che fanno. Cioè? Cantare. Ma non solo cantare. Saltare sul
lettone matrimoniale della loro camera e atteggiarsi a gran dive è quello che
fanno sempre, accompagnate dalla loro musica. Ma diamo un volto a queste due
ragazze di 17 anni.
La prima, che adesso sta cantando con lo spazzolino da denti
attaccato alle labbra, ha i capelli biondi mossi e la frangia che le copre un
occhio verde-castano. Porta dei pantaloncini neri, che probabilmente sono di
suo padre, una maglietta bianca con una scritta nera che dice: “Are you looking
for an intelligent man? Sorry, but it’s just a dream!” e ai piedi delle calze
basse nere della Nike.
Accanto a lei, quella che sta saltando con la spazzola in
mano, ha I capelli lisci castano scuro, tirati indietro da un cerchietto nero,
a lasciare gli occhi blu-grigi a posarsi luminosi per la stanza. Ha indosso una
minigonna a quadrettoni rossi e bianchi, una maglia nera con un teschio
argentato sul davanti contornato di paillette e strass argentati. Le calze a
righe nere e rosse fino al ginocchio, aspettano gli stivali.
Per quanto diverse siano, sono gemelle. Nate entrambe il 10
luglio, dalla stessa madre e nello stesso momento. Il maschiaccio in
pantaloncini è Elisa, la più piccola delle due, anche detta Ely o Foxy, per uno
strano motivo che neanche lei sa. È la più cinica delle due, femminile come un
pallone da calcio, ama cantare e andare contro la moda. Per questo porta sempre
maglie, pantaloni e scarpe larghi. La castana invece è Lucy o più semplicemente
Lucia, che invece è molto più femminile della sorella. Molto dolce e romantica,
veste stretto e canta sempre con la gemella. Nonostante le mille differenze tra
le due, si vogliono davvero molto bene. Infatti non sono solo gemelle, ma anche
migliori amiche.
<< Ely, dobbiamo andare, altrimenti mamma si arrabbia.
>> eccola, la più ragionevole delle due gemelle. Posa la spazzola sul
letto e fa per scendere, ma la sorella le prende il polso e la ritira sul
letto, non smettendo di intonare la canzone.
<< Where
do you go when the stars go blue… okay, ora possiamo andare! >>
la bionda fa un sorriso che va da un orecchio all’altro per poi lasciarsi
cadere sul letto, trascinando anche la sorella, che ride divertita. Elisa alza
il busto e la guarda negli occhi. << Che c’è? >> chiede facendo
sparire il sorriso. Lucia si mette seduta e quadra la sua gemella, che ha
inclinato la testa da un lato e inarcato un sopracciglio. Lucia scuote la testa
e la spintona leggermente, facendola sorridere.
<< Tu sei tutta pazza. >> asserisce, prima si
saltare giù dal letto e infilarsi gli stivali velocemente. Elisa scende
stancamente dal letto, spegne la musica del computer acceso, e va in bagno ad
infilarsi i suoi scarponi. Sono neri, i lacci bianchi, ed hanno un teschio con
un cilindro ed una sigaretta. Si guarda un attimo allo specchio, per poi
sgranare gli occhioni. Si mette a cercare con le mani tremanti la matita nel
cassetto sotto al lavabo. Poi apre e chiude i cassetti e apre tutti gli sportelli
immaginabili, finché Lucia non entra nel bagno e la guarda male. << Che
cerchi? >> le chiede, facendola saltare dallo spavento. La bionda si gira
e inclina la testa.
<< Hai visto la mia matita? >> un lampo
improvviso le illumina la testa. << Lucy! Ridammi la mia matita! >>
ulula, cominciando a rincorrere la gemella, che è saggiamente scappata.
<< Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! >>
urla Lucia mentre scende le scale di corsa. Salta gli ultimi tre gradini e si
ripara dietro la madre, ridendo come una pazza. Dopo poco arriva anche Elisa e
la guarda scandalizzata.
<< Mamma, mi ha rubato la matita! >> miagola la
bionda, indicando la gemella con l’indice laccato di nero. Da dietro la mamma,
Lucia le fa la linguaccia immediatamente ricambiata da Elisa.
<< Avete per caso 4 anni?? Lucy, dalle la matita,
Elisa, non truccarti come un panda. >> sbotta la mamma, sparendo in
cucina. Le due si guardano in cagnesco, ma poi sorridono e Lucia da la matita a
sua sorella, che sorride soddisfatta. Tornano trotterellando in camera, ed
Elisa, ignorando bellamente quello che le ha detto poco prima sua madre, si
passa uno spesso strato di matita sotto all’occhio, per poi prendere dei
brillantini e metterseli sulla palpebra. Intanto sorride maligna. Esce dal
bagno e vede Lucia che si sta osservando critica davanti allo specchio. La
bionda le si avvicina e le sorride dolcemente.
<< Guarda che stai benissimo! >> le dice,
stampandole un bacio sulla guancia. L’altra sorride di rimando e scendono le
scale, pronte per la serata al ristorante. È il loro compleanno, si sono già
scambiate i regali (notare come Elisa sfoggia con orgoglio la catenina con un
sole d’argento attorno al collo, e come Lucia fruga senza motivo nella borsetta
nera) e hanno finito la festa con i parenti. Salutano il padre ed entrano in
macchina, cominciando a parlare del più e del meno, come sempre del resto. Dopo
poco arrivano ad un ristorantino tranquillo, danno il nominativo all’ingresso
ed entrano.
<< Ely, lo sai che io odio le serate in
famiglia… >> sussurra Lucia alla sorella, tirandola per il braccio.
Questa sorride e le prende la mano, stringendola. Le fa l’occhiolino e le da un
bacio sulla guancia.
<< Questa sera sarà diverso. >> risponde con un
sorrisone la bionda, trascinando la gemella al tavolo prenotato dai genitori.
Si siedono educatamente, ma si vede che Lucia non sopporta veramente
quelle serate. Quando finiscono il secondo, una luce si accende davanti ad un
palco. Elisa sorride allegramente, mentre la gemella sbianca del tutto. La
bionda si alza di scatto e si avvicina al palco. Prende il microfono e dice al
dj di mettere una canzone. Questo annuisce e parte la musica. << Questa
canzone la dedico in tutto e per tutto alla mia gemella. Lucy, questa è per te!
>>
C’era una stella in cielo un po’ incazzata
Che si sentiva brutta ed impacciata
Voleva essere importante
Una gran diva ammirata ed elegante
Così vagava in cielo in cerca di una soluzione
E fu accecata un tratto da un grandissimo bagliore
Vide la luna grande e bianca nel cielo
Pensò: io voglio diventare come lei davvero
La stella andò dal vento
Che le rispose: guarda non ho proprio tempo
E il vento la mandò dal mare
Che contrariato disse: ho altro a cui pensare
Favola semplice di una stella che non si vuole accettare
Favola strana di una stella incazzata solo perché è
normale
Ora la stella è in cielo dal sole l’han mandata
E il sole ha detto: tu non devi essere incazzata
La luna che tu vedi, non brilla certo sola
Son io che getto la mia luce su le mentre vola
E la stella a questo punto rimase assai stupita
Ed io come una scema che mi complico la vita
Pensò: non è importante essere come la luna
Io sono solo io e questa è solo una fortuna
La stella l’ ha capita
E la lezione certo le è servita
E come lei le altre stelle in cielo
Per questo splendono davvero
Favola semplice di una stella che non si vuole accettare
Favola strana di una stella incazzata solo perché è
normale
Favola semplice di una stella che non si vuole accettare
Favola strana di una stella incazzata solo perché è
normale
Favola semplice Favola semplice
<< Sorellona, questa è per ricordarti che sei una
stella… e che faresti impallidire anche la luna se sorridessi più spesso! – una
risatina generale si leva nel ristorante, ma si zittisce subito. – Comunque,
sei la gemella migliore del mondo, spero non litigheremo mai, basta che non mi
rubi la matita altre volte, e spero davvero tanto di averti fatto una bella
sorpresa. >> sorride e posa il microfono sull’asticella, mentre si
appresta a scendere. Ma, al contrario di quello che si aspettava, la sua
gemella sale sul palchetto e la abbraccia, davanti a tutti, stringendola forte.
Si stacca ed Elisa vede che le lacrime le stanno rigando le guance rosse. <<
Mica ti ho detto di piangere! >> si acciglia la bionda, inclinando la
testa di lato. Lucia sorride dolcemente e le tira un pugno sul braccio,
facendola sorridere.
<< Scema – sussurra. Poi prende in mano il microfono e
se lo porta alle labbra, asciugandosi le lacrime con la mano libera. – Sei la
gemella migliore del mondo anche tu… e anche se a volte mi rompi con la tua
matita, sappi che ti vorrò bene per sempre. >> il tutto, concluso con un
abbraccio. Tutto il ristorante è fermo a guardare quelle due gemelle che si
abbracciano, sul palchetto. Due gemelle tanto diverse quanto identiche. Due
pezzetti della stessa anima, divisa i due prima di vedere la luce. Pensando a
queste cose, anche ad Elisa scende qualche lacrima, che fa sbalordire ancora di
più la gemella. Elisa non è mai stata tanto sentimentale. Quasi non piange mai.
Lucia la stacca da sé e la guarda negli occhi, sorpresa. La bionda arrossisce,
ma scrolla le spalle.
<< Mica sono un ghiacciolo… >> sussurra, per poi
sorridere. Allora sorride radiosa anche Lucia, che la abbraccia di nuovo. E
rimangono così per un tempo indefinito. Insieme. Due parti divise che sono
complete solo se stanno insieme.