Il Cappello e il Corvo

di Melinda Pressywig
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Il Cappello e il Corvo







C'era un cappello grigio in mezzo alle mille racchette da tennis distese sul prato.
Dei datteri viola lo guardavano insolenti, dall'alto delle loro grasse palme blu. La loro sedentarietà era di grande compagnia.
Cosa ci facesse lì quel cappello era un saliente mistero. In cuor suo, quello sapeva di non esserci finito per caso, né tanto meno per un lussuoso tergiversare.
Il destino lo aveva condotto in quel luogo lampante per puro divertimento; il destino sapeva sempre come passare il suo tempo.
D'un tratto, il cappello si dischiuse come i boccioli in un giorno di primavera, e della tiepida lava iniziò sgorgare dal centro del suo divenire. Poi si levò in aria, gridando senza ombra di dubbio: 
«Non ci sono più le mezze stagioni!»Fu una scena particolarmente affascinante, ma anche incredibilmente teatrale al punto giusto. A quel punto, un corvo stellato dalla frizzante personalità, notò quel cappello assai bizzarro; e in men che non si dica, quello gli fu accanto. Chiese:
«Cosa ci fate in questo cielo rachitico? Questa mattina il sole bruciava assonnato!».
Ma il cappello non poté rispondere a quella domanda assai intelligente, perché fu costretto dalla forza di gravità a cadere giù, senza utilizzare una carta vincente. 
Guardò esterrefatto il corvo brillante, che subito ricambiò il suo sguardo un po' confuso e se ne andò. 
Allora le racchette da tennis lo accolsero gioviali, applaudendo entusiaste; per loro era un evento raro ricevere visite dal cielo. 
Alla fine, il destino decise di trasformare il cappello in una valigia capiente pronta a partire, ed ella, confusa più che mai, se ne andò barcollando ubriaca.




















 

Spazio Autrice
Ma come mi vengono? XD
Grazie a chi ha letto. 
A presto!





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