La rivelazione

di Mirae
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Disclaimer: i personaggi principali della saga di Harry Potter appartengono a J. K. Rowling e alla casa editrice che ne detengono i diritti. Questa storia non è scritta a scopo di lucro, ma esclusivamente con intenti ludici, al fine di divertire chi l'ha scritta e che ha voglia di leggerla.

 

 

 

Sono qui, seduto nell'aula del Wizengamot per il processo contro Lucius Malfoy. Accanto a me ci sono Harry e Hermione, che, incautamente, ho chiamato "la mia ragazza" nella Stanza delle Cose Nascoste. Miseriaccia! Io amo Lavanda! Non lei. Sono qui solo con il corpo, perché con la mente sono all'ospedale, in quella camera dove giace la mia Lav-Lav.

Poverina! Durante lo scontro finale a Hogwarts, Grayback l'ha ferita gravemente, e invece Hermione se ne è uscita solo con pochi graffi e mi sta stritolando la mano, come se ne andasse della sua stessa vita! Miseriaccia, come faccio a lasciarla, senza che mi cruci? O che cruci la mia dolce Lav-Lav? Ma deve capire che io non ho bisogno di una donna che segue sempre le regole, io ho bisogno di una donna che non si nasconda dietro un libro quando ho voglia di farlo.

All'improvviso, si alza un brusio insistente nell'aula e tutti si voltano a guardare Hermnione.

La sento che mormora qualcosa come "non ci credeo, eppure, i ricordi dei miei genitori..." Boh, cosa c'entrino i suoi genitori con Malfoy senior non l'ho capito. Mi volgo verso Harry e gli chiedo cosa stia succedendo, perché se lo chiedo a Mione, 10 a 1 che mi affattura seduta stante.

"È una Malfoy, è la primogenita di Lucius e Narcissa, è stata rapita alla nascita e adottata dai Granger qualche mese più tardi", mi rivela il mio amico.

Resto a bocca aperta.

Miseriaccia! Chi l'avrebbe mai detto! Hermione non è Hermione! Cioè, tecnicamente è Hermione, ma non è Granger, è Malfoy!

Beh, a conti fatti questo un po' mi facilita le cose. mai Lucius Malfoy permetterebbe a sua figlia di frequentare un Weasley, e Hermione, da perfetta ragazza ligia alle regole quale è, mai si permetterebbe di contraddirlo, quindi, prima che sia lei a lasciare me, le sussurro in orecchio: "Lurida figlia di un Mangiamorte!" Tanto con tutti i soldi che ha la sua famiglia - perché le proprietà confiscate e il pagamento dei debiti di guerra alla fin fine sono dei bruscolini rispetto alla totalità dei loro beni - un marito se lo trova in quattro e quattr'otto...

 

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Grazie a Lord Annwyn, Hermione è stata condotta a Malfoy Manor in compagnia della sua famiglia, scortata da un paio di Auror.

Draco si è subito defilato con una scusa, ma Lucius l'ha chiamata nel suo studio: "Hermione, vieni, dobbiamo parlare".

"Lucius, non credi che nostra figlia abbia bisogno di riposare?" Interviene Narcissa.

Lei è felice, finalmente può riabbraccare quella figlia che credeva persa per sempre. Certo, non può perdonare al marito di averle tenuto nascosto per diciannove anni la verità, ma ora l'importante è che la figlia sia lì con loro, sana e salva.

"Non ti preoccupare, Cissy, nostra figlia è forte, l'ha dimostrato anche pochi mesi fa. Ora dobbiamo discutere di cose che non possono essere rimandate. Abbiamo perso già troppo tempo in questo senso", taglia corto il marito.

Narcissa sa a cosa si sta riferendo: il matrimonio. In teoria, ogni ragazza di buona famiglia dovrebbe sposarsi appena terminati gli studi a Hogwarts, ma quest'ultimo anno è stato annullato, e del resto né Hermione, né Draco l'hanno frequentato. Un po' le dispiace per la ragazza. Lei è stata sicuramente educata secondo altri principi, però si rende conto che si tratta dell'eroina del Mondo magico e la loro famiglia è caduta in disgrazia: un suo buon matrimonio risolleverebbe le loro sorti, e aiuterebbe anche suo fratello, quindi tace e si limita a sedersi accanto alla figlia, sul divanetto di pelle capitonné nera nello studio di Lucius; lui si è seduto sulla sua poltrona preferita, vicino al camino, ovviamente spento.

"Allora, so che per te tutto questo è assurdo, ma devi credere nelle nostre buone intenzioni: Narcissa credeva di averti perso per sempre quando sua sorella ti ha rapito a poche ore dalla nascita. In quanto a me, credevo che tenerti allo scuro della verità ti avrebbe in qualche modo protetto", si interrompe, ma Hermione non dà segno di voler intervenire, quindi prosegue: "A quanto pare, però, ho fallito, anche grazie a quell'idiota di Potter che si è fatto catturare dai Ghermidori, trascinandoti qua".

A sentire nominare in quel modo l'amico, lei salta su: "Non è stato lui che ha cercato di vendermi a Voldemort!" Sbotta. Suo padre ha sempre saputo la verità, e allora perché, pur vedendola lì, al Manor, ha cercato di chiamare Riddle per consegnargli Harry? non ha messo in conto che così avrebbe condannato anche lei? E, ancora, perché non ha impedito alla cognata di torturarla prima e marchiarla poi? E ora si permette di fare il padre amorevole e pentito? Lei dovrebbe credergli? E Narcissa, perché non dice più niente, dopo le prime parole? Non le è mai sembrata una donna remissiva, ma a quanto pare si è sempre sbagliata.

"Ascolta, non pretendo che tu possa capirmi, ma avevo un piano, sul serio, ma ora non è più importante. La cosa importante, adesso sei tu e il tuo Debutto", riprende a parlare Lucius.

"Debutto?"

"Hermione, se non interrompi continuamente tuo padre, ti spiegarà di cosa si tratta", la riprende la madre. Per una donna come lei è impensabile interrompere in quel modo un discorso, dei propri genitori, per giunta!

Hermione, però, non dà segno di averla sentita: "Non credo che mi interessi, grazie. Sono obbligata a vivere in questa casa, ma non potete pretendere che segui queste regole antiquate".

"Mi spiace deluderti, signorina", la richiama il padre, "Ma mio il tetto, mie le regole, e visto che tu qui ci devi vivere fino al tuo matrimonio, sarà meglio che ti adegui al nostro stile di vita. Bene", vedendo la figlia zittirsi, "In genere, le ragazze appartenente al nostro mondo, fanno il loro Ingresso in Società al compimento del loro diciassettesimo anno di età, e in quell'occasione si festeggia anche il loro fidanzamento. Ora, visto che per te non è stato possibile per ovvie ragioni" e alza una mano per interrompere la figlia che sta per ribattere "il tuo Ingresso in Società lo festeggerai il giorno del tuo diciannovesimo compleanno, il 18 luglio. Riguardo al tuo fidanzamento, in genere sono i padri a stipulare un accordo prematrimoniale quando i figli sono ancora neonati, in modo da permettere loro di conoscersi almeno un po'. Ora, visto che anche questo per te non è stato possibile e che immagino tu sia stata cresciuta in un altro modo, ho deciso che durante questa festa, ti verranno presentati tre ragazzi: Adrian Pucey, Theodore Nott e Blaise Zabini. Avrai circa un mese, un mese e mezzo di tempo per decidere con quale di loro ti vuoi fidanzare, poi, prima di partire per Hogwarts celebreremo il tuo fidanzamento. Questo è quanto. Ora puoi andare. Più tardi parleremo di come si articolerà la festa. Buon riposo", la liquida il padre.

Rimasti soli nello studio, Lucius e Narcissa hanno un acceso dibattito: "Ti è parso il modo di porti nei suoi confronti?" Lo attacca lei, "Non ci conosce, solo poche ore fa ha scoperto la verità sulla sua nascita e tu che fai? Le affibbi già dei fidanzati!"

"Cissy, sai bene anche tu come funzionano le cose nel nostro Mondo, Mondo al quale anche Hermione appartiene. E prima le impara, meglio è. Per lei, ma anche per noi. Devo forse ricordarti che la nostra famiglia è caduta in disgrazia e la nostra unica possibilità ora è quella ragazzina?" Cerca di spiegarsi il marito.

"Non c'è bisogno che me lo ricordi, Lucius, ma già una volta abbiamo sbagliato, sacrificando Draco, non vorrei sbagliare un'altra volta".

"Non è uno sbaglio questo, Cissy cara. Le donne si sposano, quindi meglio scegliere un buon partito da subito", chiude il discorso, ma la moglie ribatte un'ultima volta: "Spero solo di non pentirmene Lucius".





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