l'ultima missione vi ha tenuti impegnati più del
previsto, non vedi l'ora di chiudere il rapporto e tornare a casa.
Durante quei giorni sei riuscito finalmente a capire
cos'erano quelle miriade di sensazioni che provavi quando stavi con
lei, la tua vicina di casa, e per questo devi ringraziare l'ennesima
messa in scena di Kensi e Deeks in versione marito e moglie.
Tutto è iniziato dopo il vostro ritorno dalla
Romania, Hetty, per ragioni di sicurezza, ti ha praticamente imposto
di cambiare casa.
Hai traslocato all'ultimo piano di un palazzo a pochi
passi dalla spiaggia, piano che dividi con un'altra famiglia anche
loro agenti NCIS, con il compito di ricercare informazioni e creare
quelle cartelline che vi vengono fornite ad ogni nuova missione.
La famiglia Smith, così si chiamano, è
composta dal padre Gregor, ex berretto verde ritiratosi come la
moglie Nancy, ex agente CIA, quando scoprirono che era in arrivo la
loro figlia Selene, neanche a dirlo che conoscevano già Hetty
e che lei li prese subito tra le sue file.
Già Selene, il classico tipo dall'argento vivo
addosso, con la scusa che i vostri appartamenti sono divisi da
un'alta siepe sostenuta da vasi su ruote spesso te la ritrovi dalla
tua parte che lavora solo perchè c'è più
tranquillità, così dice lei, a te non dispiace anche
perchè hai praticamente la cena pronta tutte le sere oltre che
la casa sempre in ordine.
Stampi il rapporto, blocchi il computer e porti quasi
correndo il plico di fogli al tuo capo.
-signor Callen, mi sembra particolarmente ansioso di
tornare a casa, o sbaglio?- chiese la donna posando la sua
immancabile tazza di te sulla scrivania.
-beh, sai com'è, ho dieci giorni di vestiti
sporchi da lavare e solo quattro di riposo-
-allora buona notte, signor Callen-
-notte Hetty-
Aprì la porta convinto di vederla, ma il suo
appartamento al buio gli ricordava che erano quasi le due di notte,
posò i due borsoni a terra e si diresse verso la cucina in
cerca di un po' d'acqua fresca, davanti al frigo si fermò
accennando una risata.
Lo sportello è quasi un unico post-it, giorno per
giorno Selene gli aveva lasciato scritto tutto quello che aveva fatto
compreso ciò che aveva cucinato e che avrebbe trovato già
pronto in congelatore solo da riscaldare, segno della sua presenza la
boccetta di smalto per le unghie color oro e la posta arrivata divisa
per categoria, le uniche buste aperte erano quelle delle bollette per
verificare che non ci fossero errori.
Andò in bagno dopo aver vuotato i borsoni e
puntato la lavatrice per partire l'indomani alle otto si fece una
doccia veloce e andò a dormire.
La partenza della centrifuga gli fece da sveglia, il che
voleva dire che erano almeno le nove, conferma ricevuta appena prese
in mano il cellulare, dalla cucina arrivava il gradevole aroma del
caffè che iniziava a bollire e questo voleva dire che c'era
Selene in zona.
Si alzò velocemente e sbrigati i classici bisogni
fisiologici andò nella zona giorno dove la trovò che
stava spegnendo il fornello, nel vederla dovette far fronte al suo
sangue freddo per resistere dall'abbracciarla e dichiararle i suoi
sentimenti.
-buongiorno- disse.
-giorno a lei, agente Callen, era ora che tornasse a
casa- rispose girandosi -stavo iniziando a preoccuparmi, ero quasi
intenzionata a chiamare la polizia-
-allora ci tieni a me-
-direi, dove lo trovo un altro vicino di casa che mi
lascia casa sua a disposizione! … tieni, bevilo finché
è caldo-
-Hetty ci ha dato quattro giorni di riposo, pensavo di
andare a fare un po' di surf, vieni?-
-prima però tu finisci con le lavatrici e io col
mio lavoro-
-agli ordini capo! Cosa staresti facendo?-
-controllo i file per la prossima missione-
-quindi ne avrai per molto-
-non proprio, Hetty, non ci ha dato fretta-
-vado a prendere la roba-
-ok …-
Circa due ore dopo unitamente ad uno zaino con i viveri
ed un ombrellone per tenerlo all'ombra erano in spiaggia a godersi la
giornata di sole, Callen indossò subito la muta e presa la sua
tavola si buttò in mezzo alle onde, Selene si sedette
sull'asciugamano con l'mp3 e si mise ad osservarlo.
Col suo vicino si era creato un particolare legame che
negli ultimi tempi era diventato qualcosa di più profondo, si
era innamorata di G ma non riusciva a capire se anche lui lo era di
lei.
Non osava dichiarare i suoi sentimenti per paura di
rompere quel legame.
Sentì il cellulare suonare era sua madre.
-ciao, dimmi-
==tesoro, io e il papi andiamo a fare
quell'appostamento==
-vi serve aiuto?-
==no, goditi la vacanza, ti ho chiamato perché
dobbiamo stare fuori tre giorni sicuri==
-caspita!-
==a casa ci sono un po’ di soldi e la spesa
fatta==
-grazie ma’, e chiamatemi se serve-
==tranquilla e salutaci G==
-ok, ciao-
Posò il telefono e tornò a fissare il
mare, Callen stava uscendo dall’acqua portandosi dietro gli
sguardi di tutte le donne presenti, ma rivolse solo a lei quel suo
particolare sorriso che le provocò un brivido lungo la
schiena,
-era ora, ancora un po’ e iniziavo a mangiare
senza di te-
-ci credo tanto come niente- rispose levandosi la muta –
faccio la doccia e arrivo-
La giornata sulla spiaggia passò velocemente,
rientrarono a casa solo verso il tramonto.
-ceniamo assieme?-propose Callen chiudendo la porta
dell’appartamento.
-volentieri … vado a darmi una sistemata e torno-
-ok a dopo-
Selene entrata nel suo appartamento dovette appoggiarsi
al tavolo della cucina, il cuore le batteva talmente forte che se lo
sentiva in gola.
Per la prima volta da quando si conoscevano non sapeva
come vestirsi.
-sveglia Selene! Mica vai al Grand Hotel!- si disse
davanti allo specchio.
Optò per un jeans corto maglietta e infradito e
poi si diresse verso il terrazzo per andare dall’altra parte.
-G! sai che questa è la prima volta che ceniamo
veramente ass … o porca vacca!-
Il tavolo da esterno era preparato come se si trattasse
della cena di capodanno.
-lo so, finora, io mangiavo e tu lavoravi mentre si
chiacchierava … ti piace?- aggiunse con quel suo solito
sorriso.
-sono senza parole … se non fosse che siamo su un
balcone in ciabatte penserei di essere in un ristorante di lusso-
-dai siediti che è tutto pronto-
Mangiarono ridendo e scherzando come al solito nonostante ambedue
sentivano che c’era qualcosa di diverso nell’aria quella
sera, verso la mezzanotte dalla spiaggia partirono dei fuochi
d’artificio.
-eih, guarda, qualcuno laggiù si diverte- disse la ragazza
avvicinandosi alla balaustra.
-già- rispose Callen.
Sulla terrazza calò il buio, Selene sentì le braccia di
Callen cingerle la vita attirandola verso di se a tal punto che
poteva sentire il cuore del ragazzo batterle sulla schiena, rimasero
così in silenzio, stretti l'uno all'altra fino alla fine dei
fuochi terminati i quali la ragazza garbatamente fece per liberarsi,
ma la stretta divenne più forte.
-aspetta, devo parlarti-
Le parole di Callen le giunsero quasi sussurrate -di cosa?-
-lo sai bene-
-quando l'hai capito?-
-da un po'-
-perché non mi hai mai detto nulla?-
-perchè dovevo capire cosa provassi io realmente-
-lascia, non continuare … sapevo fin dall’inizio che la
nostra poteva essere solo una profonda amicizia e….- un dito
sulle labbra la fermò.
-fammi finire … di come è finito il mio matrimonio sai
tutto, dopo che ho iniziato a conoscerti meglio ho nuovamente
provare le stesse sensazioni, ma prima di espormi dovevo essere
sicuro che non fosse solo un bisogno fisico … in questi giorni
vedendo come Kensi e Deeks recitavano la loro parte ho avuto tutto
più chiaro … Selene, ho capito di amarti, sai bene che
non sarà una vita facile, ma ti va di provarci?-
La stretta divenne meno opprimente e consentì alla ragazza di
girarsi e guardarlo negli occhi, la confessione l’aveva
lasciata senza parole e così usò l’unica cosa che
potesse dare conferma alla domanda … un bacio, che venne
accolto e ricambiato.
-G, come la mettiamo con Hetty? Bisognerà dirglielo-
-fidati sa già tutto e approva- sorrise –altrimenti mi
avrebbe fatto cambiare casa- aggiunse prendendola in braccio.
Qualcuno alla sede dell’NCIS spense il collegamento satellitare
e cancellò dalla memoria del computer quanto bastava.
-ce ha messo di tempo per decidersi, Signor Callen-
Arrestò il passo sulla porta della camera da letto facendola
scendere mentre vi guardava all'interno.
-non sentirti in obbligo- disse avvertendo il nervosismo della
ragazza.
Selene gli sfiorò le labbra con un bacio -mi fido di te-
I pochi indumenti che indossavano vennero lasciati a terra di passo
in passo, finchè non si trovarono distesi sul letto.
Callen per farla rilassare iniziò a riempirla di baci e
carezze, cosa che funzionò, ora poteva sentire il suo respiro
che si faceva sempre più simile al suo.
Unitamente ad un altro bacio la iniziò quella danza
che li portò a fondersi.
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