Titolo: Vision of Painful Death
Autrice: Simona
Beta: Giulia
Raramente Giorgia Rocca si sentiva nervosa, con il suo lavoro non
poteva permetterselo.
Detestava anche essere al centro dell’attenzione, ma
indossare tacchi alti dieci centimetri e un vestito
scollatissimo era un buon motivo per esserlo. Era da circa dieci minuti
che si domandava come aveva fatto a farsi convincere dal suo collega a
vestirsi in quel modo e seguirlo alla festa di Natale del reparto
investigativo. Adesso Giorgia avrebbe voluto ucciderlo. Ogni volta che
pensava al suo collega il suo cervello andava in cortocircuito.
Per la ventesima volta nel giro di pochi minuti si sistemò
il vestito che le aveva prestato sua sorella; Giorgia si sentiva come
una Barbie Sport costretta ad indossare il vestito di Barbie
Principessa. Per colpa di quel maledetto vestito il tassista le aveva
lanciato occhiate lascive per tutto il tragitto. Facendosi coraggio si
diresse verso il bar.
“Un crodino, per favore,” chiese al barista.
Portandosi il bicchiere alle labbra, sorseggiò la bevanda
analcolica. Davanti a lei c’era un gruppo di uomini
elegantissimi; sussultò quando si rese conto che erano i
suoi colleghi. Sperando che non l’avessero notata,
cercò con lo sguardo l’uscita di sicurezza.
Troppo tardi. La stavano salutando con la mano. Con un sorriso
plastico, perfezionato negli ultimi anni di vita trascorsi in un mondo
prevalentemente maschile, si avvicinò .
“Giorgia,” la salutò il suo supervisore.
“Sei fantastica stasera; conosci tutti, vero?” Giorgia
sorrise ad ognuno, ma le sue labbra si irrigidirono nel medesimo
istante in cui il suo sguardo si posò sull’ultimo
membro del gruppo. Alto, un fisico da modello, Madre natura gli aveva
regalato un viso d’angelo e un sorriso da peccatore.
L’abito scuro sembrava fatto su misura, cosa probabile, dato
il soggetto. Massimiliano Carrisi le stava strizzando
l’occhio.
Giorgia avvertì un ondata di calore in tutto il corpo:
“Non ti ho mai vista vestita in modo così
elegante,” commentò in tono di apprezzamento.
Giorgia si passò una mano sull’abito.
“Non sarebbe l’abbigliamento ideale per seguire i
nostri serial killer.” Il suo tono era decisamente
imbarazzato.
“Non adatto, ma sicuramente piacevole per
me.” Per fortuna quel momento imbarazzante venne
interrotto dallo squillo del cellulare.
“Carrisi... sì, va bene, dieci minuti e siamo
lì.”
“Giorgia, dobbiamo andare, è stato trovato il
cadavere di una ragazzina vicino ai Murazzi, il nostro Killer non va in
ferie neanche a Natale!”
Dieci minuti dopo Giorgia era china sul cadavere di una ragazzina di
circa diciassette anni, i lunghi capelli biondi ricadevano su un viso
che sembrava quello di un angelo. Un angelo che avrebbe potuto avere
una vita decisamente più lunga se non avesse avuto la
sfortuna di incontrare quel maledetto assassino.
Erano mesi che gli davano la caccia senza risultato. Stesso Modus
operandi, violentava e uccideva giovani ragazze tutte tra i quindici e
i diciotto anni, tutte belle e piene di vita. Dalle numerose ferite sul
corpo era probabile che la ragazza si fosse dimenata a lungo prima di
morire.
Mentre Massimiliano raccoglieva i reperti Giorgia rimase a lungo a
fissare quel giovane corpo privo di vita.
Avrebbe dovuto esserci abituata, eppure ogni volta che si trovava
inginocchiata su un nuovo cadavere provava sempre la stessa sensazione
di forte dolore che aveva provato davanti a quel piccolo corpicino
straziato dieci anni prima. Le sembrava ieri: era il suo primo giorno
nell’Unità Crimini Violenti, con il suo
collega si erano recati nel luogo del ritrovamento.
La bimba aveva circa cinque anni e Giorgia si era
sentita male.
“Ci sono problemi?” la voce profonda di
Massimiliano penetrò nel suo cervello come una lama che
affonda in un panetto di burro.
“No! Stavo solo pensando al Natale che
passerà questa famiglia.”
“Già, ti capisco, ma cerca di non soffermartici. Mmh, anche questa volta non ha
lasciato tracce organiche.”
“Lo ioide è fratturato, il che suggerisce una
morte per strangolamento. Cambia il modo di uccidere ad ogni nuova
vittima, è furbo e pieno di fantasia!”
“Se non copri quello spacco una serie di fantasie vengono
anche a me!”
Giorgia non si era accorta che in quella posizione lo spacco
vertiginoso del vestito la lasciava praticamente nuda. Imbarazzata si
alzò, sistemandosi.
“Bene, credo che possiamo farla portare via e andare a
stilare il rapporto,” disse, cercando di darsi un contegno.
|