Alice of Human Sacrifice

di Gayzelle
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Alice of Human Sacrifice

 
Il piccolo sogno

 
Buio.
Qui non c’è niente.
Solo il vuoto nero che infesta la mia mente.
Non percepisco alcun suono, nemmeno quello dei miei respiri.
Forse non sto nemmeno respirando.
O forse lo sto facendo, ma è da troppo tempo che non so cosa succede.
La confusione che porta il silenzio è forse lo stato di follia più elevata, il freddo del buio che mi sta attanagliando il corpo è il suo compagno da tempi immemorabili.
Non è divertente quest’immobilità.
Io ormai… sono stato dimenticato da tutti.
Sono solo un inutile sogno dopotutto.
No?!
Tu, che tipo di sogni fai?
E per quanto tempo riesci a ricordarli?
Non sai rispondere, vero?
E come ti sentiresti sapendo che anche noi sogni abbiamo un cuore,
che mettendoci da parte scatenereste solo la nostra vendetta?
Avresti paura, vero?
Non riesco a smettere di ridere.
Ma non rido in modo puro e innocente, la mia risata non sarà mai come quella dei sogni che non vengono dimenticati.
Un riso sadico, questo è l’unico modo che ho per ridere.
Tanto, a chi importa di me.
A chi interessa un piccolo sogno dimenticato da tutti.
 
Il sorriso sul suo volto senza lineamenti,
si allargò in un ghigno mostruoso,
mostrando i denti bianchi
sporchi di sangue rosso.
Intanto dai suoi occhi nascosti dai capelli scuri e polverosi,
delle piccole gocce d’acqua scendevano lungo le guance,
le guance di un bambino,
ma grigie come la tristezza.
 
Ormai…il mio destino è segnato.
Sono costretto a scomparire, per sempre.
A meno che…
A meno che le persone inizino a ricordare!
Persone…
Sceglierò delle persone per segregarle in me e, in questo modo, non potranno mai dimenticarmi!
 
Un urlo.
Uno strillo di gioia, se così si può definire.
No, non un “grido di gioia”,
era proprio uno strillo.
Uno di quei rumori agghiaccianti,
che penetrano nella pelle gelando il sangue.
Quel sogno aveva l’aspetto di un bambino,
un bambino pericoloso.
La pelle nivea tendeva al grigio chiaro,
per via della mancanza di luce
che infestava quel luogo,
in cui era rinchiuso da ormai tanto,
troppo tempo.
I capelli corvini avevano assorbito il colore del buio,
lo stesso buio che avvolgeva quel sogno.
Il silenzio che fu rotto nell’istante dello strillo,
non si sarebbe mai più creato;
quella densa sensazione di vuoto,
era ormai rotta per sempre.
 
-Chi sarà la prima persona che cadrà nell’oblio?-


Angolino di Alicchan


Eccomi qui con una nuova fiction! ^^
Beh, Alice of Human Sacrifice è davvero una bella canzone, mi è entrata in testa **
Vi consiglio di ascoltarla, potreste capire un po' di più questa fic.
A parte questo, ringrazio chi ha letto e vi sarei grata se mi diceste cosa ne pensate ^^
Ora vado!
A presto
Alicchan




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