L'apparenza inganna ma non è il tuo caso
Capitolo 3
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FLAME
N.d.a.: Vi ricordo che tutto ciò che vi accingete a
leggere è stato narrato da Blasie Zabini in prima persona, quindi anche le
conversazioni tra terzi sono origliate e commentate da lui stesso.
Questo è l'ultimo cap. ma credo che metterò
un quarto spazio per i ringraziamenti.
- Mi spieghi per quale motivo dovrei cercarmi una casa qui a Londra?- Draco è
visibilmente infastidito. Forse crede che io non gradisca la sua presenza in
casa mia
- te l’ho già spiegato un sacco di volte. Sembra che tu non voglia credere
alle mie parole! Tutti abbiamo bisogno dei nostri spazi! Tu a scuola eri l’unico
ad avere una singola!- in realtà sto cercando di rendere più credibili tutte le
frottole che ho raccontato alla Granger. Purtroppo, se voglio che il mio piano
funzioni, Draco deve cercarsi un posto dove stare.
Solo che il ventisette di Dicembre non è proprio il giorno migliore per
girare per le agenzie immobiliari.
- Se ti dava tanto fastidio la mia presenza a casa tua potevi dirlo!- replica
stizzito.
Ecco, lo sapevo che avrebbe pensato questo!
- Draco, che sia la prima e l’ultima volta che mi fai dire una cosa del
ganere. Quindi apri bene le orecchie: sei l’unica persona con cui ho condiviso
la mia vita e continuerei a farlo. C’è qualcosa di male se voglio che tu prenda
un appartamento qui piuttosto che da qualche altra parte?- cerco di portare il
mio amico dove voglio io.
- Mi dici cosa cazzo centra questo? Io non ho mai espresso il desiderio di
trasferirmi qui!- beh, effettivamente ha ragione.
- Sappiamo tutti e due che tu non vieni a Londra solo per vedere la mia bella
faccia! Tu vuoi scappare da Malfoy Manor, appena puoi!- tento il tutto per
tutto. Ora o esploderà e me la farà pagare cara, o, nella migliore delle
ipotesi, non mi rivolgerà la parola per tutto il giorno.
Ma questo ragazzo mi riserva ancora molte sorprese.
Mi guarda indignato, arrossisce, poi mi squadra altezzoso, sbuffa
stancamente.
Dopo quello che sembra un elenco delle espressioni facciali possibili, Draco
si siede sulla scalinata di un edificio e si prende la testa tra le mani.
- Si vede così tanto?- mi chiede appena riesce di nuovo ad aprire
bocca.
Certo che si vede! Si nota come il silicone di Pamela Anderson!
- No, amico mio! Ma io riesco a capire perfettamente i tuoi sentimenti.-
questa volta ho superato me stesso.
Sono riuscito a prendere per culo persino il mio maestro.
Credo che questo sia accaduto perché Draco ha bisogno di sentirsi dire
determinate cose… Come tutti gli esseri umani nei momenti di fragilità.
Draco non fa eccezione.. Ha un cuore.. Solo che non è tanto grande.
- Io non ho bisogno di stare da solo, ora. Voglio stare a casa tua!- mi
confessa. So che gli deve essere costato molto.
- E così sarà! Ma ti conosco troppo bene! So che un giorno avrai bisogno di
stare un po’per fatti tuoi e riflettere! E non voglio che tu torni a Malfoy
Manor per farlo. Hai bisogno di uno spazio tutto tuo! Non di un posto che ti
confonda le idee ulteriormente.- dopo questo, posso direttamente andare ad
Holliwood a lasciare la stampa delle mie mani sul marciapiede, accanto a Robert
de Niro.
Suspance..
Draco non risponde.
Incrocio le dita.
- Devo essermi proprio rincretinito se sono arrivato a farmi dire dagli altri
di cosa ho bisogno.- affonda la mano nei serici capelli.
Mi sorride tristemente.
Ce l’ho fatta.
Mi dispiace, amico mio, ma lo faccio per il tuo bene..
Due giorno di ricerca matta e disperatissima!!
Niente, sembra che il destino si sia rivoltato contro di me.
Mi basterebbe anche solo un bilocale.
Luna mi ha telefonato dicendomi che Hermione le sembra strana in questi
giorni, che è ritornata a casa sua e non ha parlato più della sera di Natale. Mi
ha detto anche che probabilmente sarebbe stata con lei il giorno di
Capodanno.
Saliamo le scale della mia palazzina quando vedo la signora Giselle del
quarto piano ( io abito al sesto).
Chino il capo in segno di saluto.
- Buon giorno, milady.- le dico elegantemente.
Draco saluta inchinandosi anch’esso, d'altronde è pur sempre il rampollo
della famiglia Malfoy.
- Oh, mio caro Blaise, buongiorno. Ti è piaciuta la torta di mirtilli che ti
ho lasciato a Natale, prima di partire?- la signora Giselle ha cinquanta anni e
un debole per me. Non perché sono bellissimo (lei non è quel genere di donna) ma
per il fatto che sono molto educato e fine. Qualità che, a suo avviso, sono
molto rare tra i babbani.
Non gli ho spiegato che, effettivamente non sono una babbano.
- Ottima! Il portiere me l’ha consegnata quel giorno stesso. Ricetta di
famiglia?- le signore come lei si sentono gratificate quando si fanno
osservazioni come questa.
- Non proprio. Non sto qui a spiegarti. il fruttivendolo mi ha detto che stai
cercando un appartamento. Non ti trovi bene nel tuo?- mi chiede preoccupata.
- No, non è per me milady, è per il mio amico.- mi sposto per dare ampia
visibilità a Draco .
Draco fa il baciamano alla donna e si presenta.
- Draco Lucius Malfoy. Piacere.-
So che in questo momento Giselle si starà interrogando sull’etimologia del
nome e sulla nazionalità del mio amico. Fa sempre quest’effetto. Poi è facile
risolvere che sia tedesco. In realtà non lo è.
- Il piacere è tutto mio. E credo che a questo punto posso anche esservi
d’aiuto.- mi sorride la mia dirimpettaia.
Veniamo a sapere che Giselle possiede un appartamento al quinto piano. Lo
aveva comprato per un ampliamento su due piani della sua casa, poi però, a causa
di alcune tubature che attraversano anche gli appartamenti vicini, non poté
soddisfare le sue esigenze.
Ci disse che era sua intenzione affittarlo e che cercava giustappunto
qualcuno di fiducia.
"Signora Giselle, se non fosse che le preferisco minimo con vent’anni in
meno, le darei un bacio appassionato!"
Ci mostra l’appartamentino.
"Qualcuno di fiducia a cui affittarlo? Diciamo anche un pollo, signora
Giselle!"
Quest’appartamento è una catapecchia!
Draco mi guarda scettico.
L’affitto però è talmente basso che decidiamo di approfittarne, visto che,
con la magia, possiamo rimetterla a posto in pochi giorni.
30 DICEMBRE
- Luna, operazione appartamento ultimata!- sono in una cabina telefonica. Mi
sento un agente segreto o una spia russa.. È divertente giocare a fare i
babbani. Ho visto un sacco di film a riguardo, i miei preferiti sono quelli in
bianco e nero, con Humphrey Bogart.
- Bene, oggi pomeriggio ci incontriamo per caso di fronte ai giardini di
Kensington. Ok?- mi propone la bionda.
- D’accordo.-
Uscendo dalla cabina mi guardo intorno, metto gli occhiali da sole e alzo il
colletto dell’impermeabile nero.
Che figo che sono. Sono o non sono credibile nei panni dell’agente
segreto?
Dunque feci così.
Draco era al suo terzo fire whiskey quando gli proposi di fare una
passeggiata..
Come al suo solito è riluttante all’idea di uscire ma alla fine spegne il suo
sigaro nel posacenere (ha scoperto un’insana passione per i piccoli sigari
all’aroma di cappuccino) e mi segue.
Draco riprenditi, non voglio vederti così!
Non so se faccio bene a continuare la mia impresa.
Non ho visto molti risultati fino ad ora.
Per fortuna che Draco non ha modo di accorgersi della distanza che c’è tra il
nostro quartiere e i giardini di Kensington, in quanto decidiamo di
smaterializzarci.
Perché effettivamente il posto in cui ci troviamo ora è dall’altra parte
della città.
Altro che incontro casuale.
Comunque arrivati ai giardini incontriamo come previsto Luna con la Granger.
Io e la Lovegood cominciamo a parlare dell’appartamento di Draco e poi ci
mettiamo per conto nostro, mentre loro due dopo un approccio un po’freddo
cominciano a discutere.
Li spiamo a distanza.
Si stanno punzecchiando come al solito, però fra una battutina sarcastica e
un’insulto, credo che stiano iniziando a comunicare.
- Luna, sto investendo molto in quest’affare!- confesso alla mia
complice.
- Investendo?- mi guarda perplessa.
- Dovevo vedermi con un sacco di donne, ma Draco mi tiene impegnato. Alla
fine penso che ne valga la pena.- le spiego.
Ride. Possibile che non sia gelosa?
- Ah, Luna. Non innamorarti mai di me. – le dico sospirando.
- Non c’è pericolo..- mi dice come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Poi continua a ridere.
Come non c’è pericolo? Come faccio a non piacerti? Ma mi hai visto bene?
Dicevano bene che eri strana!
- Che vuoi dire?- chiedo infastidito.
- Che non sei il mio tipo, nella maniera più assoluta.-
CHE COOOOOSA? BLAISE ZABINI È IL TIPO DI TUTTE!!! È LA BELLEZZA OGGETTIVA PER
ECCELLENZA!
Vi dico solo che ho passato tutto il resto del pomeriggio a convincerla che
io sarei l’ideale di qualsiasi donna, mentre lei continuava a ridermi in
faccia.
Comunque siamo rimasti d’accordo che la notte fra il trentuno e l’uno avremmo
guardato lo spettacolo pirotecnico a Victoria Square.
Al ritorno dalla nostra uscita Draco mi è sembrato più rilassato, perciò non
ho fatto domande a riguardo.
Il giorno dopo Draco non si fece vedere. Solo nel tardo pomeriggio scoprì che
era stato chiuso nel suo nuovo appartamento ad imbiancare le pareti.
Un attimo!!!
Draco che imbianca le pareti come un comune babbano!
Non credo alle mie orecchie! Perché devo sempre perdermi le cose più
straordinarie della vita? Avrei voluto vederlo..
Anche perché ancora non ci credo!
Sta di fatto che prima quell’appartamento era vuoto e desolato, ora perlomeno
vi è l’odore di vernice fresca e di detersivo per pavimenti.
- Draco abbiamo un appuntamento a Victoria Square, ricordi?- mi sto
innervosendo. Questo ragazzo boicotta in continuazione le mie iniziative.
- Hai fatto tutto tu, io non ho detto di volerci venire!- mi provoca il mio
amico, tutto sporco di vernice.
- Si, è vero! Ma quest’anno voglio festeggiare con persone che conosco e non
con donne di cui non conosco neanche il nome, che mi si infilano nel letto e non
mi danno neanche il buon giorno!- sto mentendo, sto mentendo! Ma lo sto facendo
con una maestria che non ti dico.
Borbotta qualcosa e si dirige verso il bagno.
Grazie Merlino.
Dall’anno nuovo niente più bugie. Promesso.
Ma..
Ho un brutto presentimento.
Come da copione, incontriamo ancora una volta Hermione e Luna, a Victoria
Square.
Io ho portato una bottiglia di Champagne.
Osserviamo lo spettacolo di fuochi d’artificio ma la mia attenzione, come al
solito, è rapita dai discorsi del mio amico con la-so-tutto-io-per-niente-ex.
Anche Luna si sforza di carpirne i significati, con fare indifferente.
- Delusa da questo capodanno?- per la prima volta Draco non ha esordito con
un insulto.
- Non saprei.. – questa non è una risposta, Granger.
- Impossibile, la mezzosangue sa sempre tutto!- il tono è ironico, quasi a
volersi prendere in giro, ma non so come la prenderà lei. Prego per te,
biondo!
- Ah ah – ride fintamente, un po’divertita sembrerebbe. – Per me è strano
stare qui con te. Quindi potrebbe concludersi tutto in maniera inaspettata.-
Maliziosa! E brava la Granger.. Magari l’ha detto senza un secondo fine ma non
ha importanza perché Draco interpreterà a modo suo. Come al
solito.
Si guardano e stanno un po’in silenzio.
- Mi chiedevo…- No, Draco! Non lo fare! – Dove sono i tuoi due cagnolini
bavosi, Granger?- Ecco! L’ha detto!
Vedo la Granger cambiare espressione, mi volto verso Luna e vedo che si sta
mordendo il labbro.
- Sei sempre il solito stronzo!- ormai è sul piede di guerra!- E quella
piattola di Parkinson dove l’hai lasciata?-
- A differenza tua, io non ho conosciuto solo Pansy a scuola! Ho allargato i
miei orizzonti!- questa l’hai detta grossa, amico!
- si, certo! Razzista e schiavista di elfi! Per non parlare del
resto!-
Vanno avanti così per una mezzora buona.
- Ho fallito!- confesso alla mia complice.
Lei mi da una pacca sulla schiena, con fare solidale. Scuote il capo.
Quasi quasi mi dispiace averla delusa.
Squilla un cellulare.
È quello della Granger.
- Pronto? Ron, Harry, siete voi? Siete tornati?- ci mancava solo questa, il
ritorno degli eroi! La Granger è tutta emozionata. – sono in Victoria Square!
Cosa? No, no, vi raggiungo io!-
Draco alza gli occhi al cielo: - Brava, mezzosangue, finiscila di straziarci
le esistenze e vattene una volta per tutte!-
E vabbè! Allora sei tutto scemo!
Fatto sta che la Granger, con gli occhi grondanti di odio puro, si rivolge a
me e a Luna: - Io me ne vado dai miei amici! Voi rimanete pure con questa cosa!-
indicando Draco.
Tutta incavolata sparisce tra la folla. Ed anche Draco fa la stessa cosa, ma
dalla parte opposta.
Rimaniamo io e Luna.
Ci guardiamo. Faccio comparire due flute.
- Buon anno, Luna!- le sorrido malinconico.
- Buon anno, Blaise!- la Lovegood sospira tristemente.
Quella sera non cavai un ragno dal buco.
Morale della favola:
Fatti i cazzi tuoi che campi cent’anni di più.
I babbani mi sa che ci sono arrivati prima, a questa conclusione.
Accompagno Luna a casa e nonostante tutto è ancora convinta che io non sia il
suo tipo ..
Potrei andare a trovare qualche amica.. Così, per non passare solo questo
primo dell’anno .
Ma no. Me ne andrò a casa. Sono di cattivo umore.
Salgo le scale della palazzina, quando, sentendomi arrivare, la signora
Giselle si affaccia sulla porta. È in vestaglia.
Non andate a pensare niente di sconcio, è una vestaglia copri-pigiama.
- Milady, ancora sveglia?- osservo.
- Mio marito sta russando come un ippopotamo, ha bevuto assai!- ride – Buon
anno mio caro.- poggia affettuosamente la sua mano sulla mia.
- Anche a lei e a suo marito, milady.- Spero solo di trovare una donna così,
quando sarò vecchio.
- Blaise, ascolta. Ho sentito degli insoliti rumori provenire
dall’appartamento del tuo amico.- mi dice un po’ preoccupata.
Le dico di non preoccuparsi, che sarei andato a controllare io stesso. Fingo
la tranquillità più assoluta.
Ma appena la signora Giselle richiude la porta sfodero la mia bacchetta.
Cosa sarà mai succeso?
Un attacco improvviso, forse..
E da chi?
Possibile che sia ancora qualche rappresaglia di qualche rimanenza di
mangiamorte?
La mia preoccupazione per Draco cresce.
Mi precipito al quinto piano.
La porta dell’appartamento non è chiusa a chiave!
Sto arrivando amico mio!
Entro con cautela e senza fare il minimo rumore!
Sulle pareti appena imbiancate vi sono gli evidenti segni di uno scontro!
Merlino, fa che non gli sia accaduto niente!
Con questo buio non vedo granchè ma sento sotto i miei piedi pezzi di stoffa,
forse brandelli di vestiti.
La luce della Luna che penetra dalla finestra senza tenda mi fa scorgere per
terra una sagoma.
No, ti prego, dimmi che..
Un attimo, si muove ancora.
Resto nascosto per prudenza.
Ehi, aspetta..
Non è una persona. Sono due.
Per terra!
Nude!
Si muovono!
Ed ora che i miei occhi si sono abituati al buio……
ORRRRROOOOORE!!!!!!
La Granger e Draco che..
Che.. Fanno.. S…
No! Non posso continuare…
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