AkuRoku
E’
la fine.
La fine dei mondi, la fine dell’avventura, la fine della mia
vita.
Vita… se così si può definire un
vagare per portali di oscurità tra i mondi, rinchiuso per
sempre in un limbo. Né oscurità né
luce. L’alba, il mezzo.
Né vivi né morti. Né persone
né cose. Il nome più appropriato di tutti.
Nessuno.
Così ci chiamano, perché in realtà non
siamo niente, non viviamo, non proviamo, non abbiamo bisogno di nulla.
Ci ritroviamo perché
dire viviamo è stupido in un mondo
dove la notte è perenne, dove la luna illumina ma in
realtà spegne, dove niente è reale.
E io sono ero
solo una piccola parte di quel mondo. Il loro mondo. Non il mio. Loro.
L’Organizzazione XIII. Un gruppo di disperati, di invidiosi,
che bramano sopra ogni altra cosa possedere ciò che
è stato loro tolto. Cercano il tesoro dove non possono
trovarlo, cercano la felicità nella disperazione,
l’amore nel rimorso. Odiano la vita che batte negli altri,
odiano il sentimento ma in realtà lo desiderano,
perché loro non possono provarlo.
Non possono sentire il tepore di una soddisfazione o il gelo di una
delusione. Semplicemente non possono provare nulla.
Si chiedono perché loro non sono ammessi a questo piacere, e
si ostinano, perché vorrebbero almeno provare rabbia,
indignazione, sconforto, e sfogarsi con il mondo, con un motivo
plausibile. Al contrario di come fanno ora. O meglio facevano. Ormai
è finita, l’Organizzazione è distrutta,
tutti i membri sono scomparsi non morti, perché non
hanno mai vissuto. Solo lui resta, solo Xemnas,
il capo, resta a difendere il suo sogno immortale.
Anche io sto scomparendo. Sento il mio corpo farsi molto più
leggero, stralci di materia volare via. Almeno sono morto per qualcosa.
Per qualcuno. Le mie fiamme, il mio fuoco sono serviti a qualcosa,
finalmente. Hanno protetto il Keyblade Master da quelli che prima erano
miei alleati. E tuoi alleati.
Nostri alleati, mettiamola così.
E’ per colpa tua che ho lasciato tutto quanto, che ho fatto
tutto quel mare di cazzate. Per proteggerti, forse. Per starti vicino,
molto più probabilmente. Per evitare di doverti uccidere,
sicuramente.
Loro volevano che ti uccidessi, che distruggessi il traditore, il
Prescelto. Ma io non l’ho fatto.
Perché?
Ecco, me lo sono chiesto tanto di quelle volte… sapevo ogni
volta la risposta eppure la smentivo. Un Nessuno non può
provare sentimenti. L’odio, la solitudine, la rabbia,
l’invidia, la compassione, la disperazione,
l’amore, sono chiusi nel cuore, ma un Nessuno non ha un
cuore, un Nessuno non sente nulla.
Allora cos’era che mi bruciava qui, all’altezza del
petto, il giorno che te ne andasti dal Mondo che non Esiste, il giorno
che sparisti sulla Torre dell’Orologio? Non ho fuoco anche
nelle vene, lo so bene.
Io l’ho sentito BATTERE. Ho sentito il battito che arrivava e
poi, come era apparso, scompariva, nel momento in cui i tuoi occhi
color del mare erano definitivamente scomparsi dalla mia vista.
E’ sbagliato, tremendamente sbagliato. Contro natura, direi.
Ma io ti amo. E lo sento dritto nel petto, nel CUORE, questo sentimento
che non dovrebbe esistere per me.
Amo il mio migliore amico, il mio compagno. E lo sento così
forte che vorrei aprirmi il petto, tanto per dare
un’occhiata, vedere se davvero Lui sta battendo al suo posto.
Ma il tempo è finito. Il destino ha deciso per noi, non so
neanche se sono l’unico con questo
“problema”. Vorrei sapere se anche tu senti quel
fuoco sotto la pelle, se lo senti battere veloce quando e se pensi a
me.
Sospiro, e l’altro te si inginocchia accanto a me. Sora. Vi
somigliate, ma tu… lui non sarà mai abbastanza
come te.
-Axel, stai… scomparendo…- Già,
perspicace.
Alzo lo sguardo sul suo, lo stesso colore del tuo. eppure con un diverso guizzo
-Questo capita a mettere tutto il cuore in un attacco… come
se ne aves…- mi blocco. Quanto tempo è che
continuo a ripetere che un Nessuno non ha un cuore? Tanto, troppo. Lo
dicevo anche a te. E tu mi rispondevi che non ne eri sicuro, che magari
non era scomparso, era solo nascosto da qualche parte nel mondo. Io ci
ridevo sopra, e ti prendevo in giro, per il tuo buonismo, il tuo essere
bambino.
-Axel! AXEL!- Il mio corpo è quasi sparito. Ma non mi
interessa davvero. Ora mi interessi solo tu.
Avrei voluto davvero baciarti, toglierti quella fottuta innocenza dagli
occhi, farti solo mio. Ma non l’ho fatto,
perché… un Nessuno non prova nulla. La solita
scusa idiota. Hai detto che ci saremmo incontrati di nuovo nella
prossima vita. E io ti ho chiamato illuso, è stata
l’ultima volta che ti ho visto. Credevo che un senza-cuore
non avesse accesso ad un'altra vita, semplicemente perché
non aveva diritto nemmeno alla morte.
Ma…
Ma io sto morendo, ora. Sto morendo davvero. Posso chiamarla morte
perché lei ha finalmente qualcosa da spegnere. Non soltanto
un corpo privo di qualsiasi sensazione, dedito alla ricerca incessante
di un sentimento. Ha qualcosa da uccidere, la cara Morte. Un cuore. Che
batte nel mio petto. Perché avevi ragione. Avevi ragione,
Roxas. Il cuore dei Nessuno non è perduto, è
semplicemente scappato, si è nascosto da qualche parte e
bisogna trovarlo. Io l’ho trovato, alla fine, ma
l’ho trovato.
Era nascosto dietro un faccino sorridente con i capelli dorati e gli
occhi blu. Un faccino che ogni giorno mi faceva sentire VIVO, una
persona, non un Nessuno. Devo ammettere che aveva trovato davvero un
bel nascondiglio.
Se davvero posso sperare in una seconda chance, allora voglio sprecarla
di nuovo, sprecarla amandoti e gridando al mondo “Ho un
cuore!!”, che vive e batte soltanto per te.
Ma ora… ora voglio solo morire. Sì, hai capito
bene, voglio mettere fine a questa esistenza buttata alla ricerca di
qualcosa che avevo davanti agli occhi. Voglio assaporare gli ultimi
istanti pensando a te, e quanto ti ho voluto, ti voglio e ti
vorrò. Voglio ascoltare il mio cuore spegnersi, per gioire
nel momento in cui tu lo farai battere di nuovo.
Adesso basta pensare, è ora di aspettare. Se sei ancora in
giro, sappi…
Sappi che ti amo.
Sappi che ti desidero.
Sappi che se il destino vorrà darmi quella chance, ti
cercherò e staremo insieme.
Sappi che se avrai anche tu quella possibilità e la avrai ne sono certo
allora ricordati che sei MIO, nessuno potrà averti
all’infuori di me.
Alla prossima, Roxas. Ci conto.
-Però non deludermi
stavolta, eh!… Non sei mica l’unico ad amare
sai?!!-
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Lo spazietto di Akaraiii!!!
*////////* Visto che carini?? Piccola piccolissima one-shottina su Axel
e Roxas, proprio nel momento della morte del caro rosso. Mamma mia, mi
faceva venire la lacrimuccia ogni volta che la rileggevo. Scritta tutta
di getto sotto Natale ma mai pubblicata (me pigrona), ora è
qui e spero che sarà seguita da tante altre con il ritorno
di quella maledetta ispirazione che sembra essersi volatilizzata!
Commentate mi raccomando che mi fate tanto felice x3
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