"Io
ti salverò! Non lascerò che ti tenga ancora
prigioniera"
Un
prode guerriero è nel castello del temibile Lord Demon, il
quale ha rapito una persona a lui molto cara. Il prode guerriero ha
attraversato pianure, foreste, deserti, fiumi, laghi e perfino mari,
combattendo contro ogni genere di creatura. Tutto questo solo per
salvare lei, la donna di cui è segretamente innamorato.
"Quel
maledetto di Lord Demon, come ha osato catturarla? Perché
proprio lei? Non è una principessa, non ha doti magiche....
è una semplice contadina!"
All'interno
del castello, orde di mostri si avventavano senza sosta contro il prode
guerriero.
"Levatevi
di mezzo, non siete alla mia altezza, non fatemi perdere tempo!"
Grazie
alla sua arma, la Spada del Prode, si faceva largo, uccidendo chiunque
gli si parasse davanti. Arrivato nella stanza centrale del castello,
trovò ad attenderlo un demone.
«IO
SONO IL GRANDE E POSSENTE DEMONE TITAN! NON TI PERMETTERO' DI
RAGGIUNGERE IL NOSTRO SIGNORE E PADRONE LORD DEMON!»
Guerriero:
«Togliti di mezzo se ci tieni alla vita!»
Titan:
«SOLO SE RIUSCIRAI A SCONFIGGERMI! COMBATTIAMO!»
Il
demone fece uno scatto verso il guerriero, sfoderando un prodigioso
pugno. Il guerriero schivò facilmente il colpo, che
colpì il suolo sgretolando il terreno.
Guerriero:
«Sei forte, ma sei lento ed impreciso»
Titan:
«TI FACCIO VEDERE IO CHI È LENTO!»
Titan
eseguì uno scatto, aumentando sensibilmente la sua
velocità. Riuscì a colpire il guerriero in pieno
volto, facendolo sbattere contro il muro alle sue spalle.
Guerriero:
«Arg.... non me l'aspettavo. Ma il dolore che sto provando
ora, non è niente in confronto al dolore che ho provato
quando me l'hanno portata via! Ed ogni secondo sprecato qui con te,
è un secondo prezioso che potrei utilizzare per stare in sua
compagnia. Quindi te lo ripeto: lasciami passare o
soccomberai!»
Titan:
«NON POSSO LASCIARTI PASSARE. FATTI SOTTO!»
Il
guerriero alzò la spada al cielo, facendola brillare di una
luce purissima. Successivamente tirò un fendente verticale
proprio davanti a lui, generando un'onda d'urto di luce che avanzava
verso il demone a gran velocità.
Titan:
«SPERI DI SCONFIGGERMI CON UN SEMPLICE GIOCO DI
LUCE?»
Il
demone provò a fermare il colpo, afferrando quella luce.
Titan:
«URG... È FORTE... NON RIESCO... A....
AAAAAAAHHHHHHH»
Il
demone venne polverizzato con un singolo colpo.
Guerriero:
«Ora posso proseguire... sto arrivando!». Lo
sguardo nei suoi occhi era pieno di speranza. Arrivato nella prossima
stanza, incontrò un altro demone.
«Io
sono Leo, il più potente demone mago che sia mai esistito.
Il mio padrone, Lord Demon, mi ha incaricato di fermarti a qualunque
costo. Ed è quello che farò. Preparati a
soccombere»
Guerriero:
«Ho sconfitto Titan, sconfiggerò anche
te!»
Leo:
«Bello sforzo sconfiggere una montagna di muscoli... ma come
te la cavi con la magia?»
Il
demone lanciò una palla di fuoco contro il guerriero che si
parò grazie alla sua spada.
Leo:
«Una spada incantata in grado di fermare gli incantesimi eh?
Interessante... vediamo come te la cavi con questo: VORTICE
SCARLATTO!»
Al
centro della stanza si generò un violento vortice di sangue
che inghiottì il prode guerriero.
Guerriero:
«Non... non riesco a vedere nulla... questo.... ma questo
è sangue!»
Leo:
«Esatto, è il sangue di tutte le vittime che ho
mietuto! Non senti i loro lamenti?»
Guerriero:
«Maledetto bastardo!»
Leo:
«Perché ti scaldi tanto? Nemmeno li conoscevi.
Come fai a sapere che non fossero dei malvagi?»
Guerriero:
«Erano degli esseri viventi, non avevi alcun diritto di
ucciderli! E non hai alcun diritto di servirtene ora!»
Leo:
«E tu che diritto hai di uccidere il nostro signore Lord
Demon?»
Guerriero:
«È diverso, lui ha rapito la donna che amo. Devo
riportarla a casa!»
Leo:
«E tu sai perché l'ha fatto? Magari ha le sue
buone ragioni»
Guerriero:
«Che ragione può esserci per rapire una persona?
Questo discorso non ha alcun senso!»
Leo:
«Tipica risposta di chi non riesce a vedere oltre il proprio
punto di vista. È ora di finirla: INFERNO DI
CRISTALLO!»
Il
vortice cessò improvvisamente e la stanza divenne
incredibilmente fredda di colpo. Le gambe del prode guerriero vennero
ghiacciate all'istante.
Guerriero:
«Le mie gambe.... non riesco a muovermi!»
Leo:
«Inutile agitarsi. Tra pochi secondi sarai congelato, per
sempre»
Il
ghiaccio si stava propagando rapidamente per tutto il corpo del
guerriero. Mancava solamente la testa.
Guerriero:
«Non credere di aver vinto! Io ti...»
Leo:
«Tu cosa? Non sei altro che una statua di ghiaccio! Ed anche
questa è sistemata, andrò ad avvertire Lord
Demon»
Il
demone si girò e si avviò verso la stanza di Lord
Demon, quando sentì un forte dolore allo stomaco.
Leo:
«UGH.... ma questa... una spada...?»
Il
corpo del demone era stato trapassato dalla spada del prode guerriero.
Guerriero:
«Ricorda demone... non c'è niente, NIENTE che
potrà mai separarmi da lei.... dalla mia amata... hai
capito?»
Leo:
«C...come hai fatto a... a liberarti dalla.... mia prigione
di ghiaccio?»
Guerriero:
«La forza dell'amore è più grande di
quanto pensi»
Leo:
«C...capisco... quella stessa forza.... ti porterà
alla rovina.... capirai tutto quando sarà il
momento....»
Il
guerriero estrasse la spada dal demone che cadde a terra senza vita.
Guerriero:
«Un sentimento così bello e puro non
potrà mai portarmi alla rovina. Se solo voi demoni poteste
provare un sentimento simile...»
Eliminato
anche questo demone, il prode guerriero avanzava verso la prossima
stanza. Ad ogni passo si avvicinava sempre di più alla sua
amata.
Guerriero:
«Questa stanza sembra vuota, posso avanzare senza problemi di
sorta. Amore mio sto arrivand..»
Una
freccia si conficcò nel terreno a pochi passi da lui.
«E
tu dove credi di andare?»
Guerriero:
«Chi è là? Mostrati se hai il
coraggio»
Dal
soffitto, un'ombra si posò delicatamente a terra.
«Io
sono Khate, il demone che agisce nell'ombra. Il nostro signore Lord
Demon ci ha ordinato di fermarti ad ogni costo. Ma toccherà
a me fermarti, visto che quegli altri due incapaci non sono riusciti a
farlo!»
Guerriero:
«Fammi passare se vuoi vivere»
Khate:
«Io mi preoccuperei più di quello che ti
capiterà a breve!»
Dopo
aver pronunciato quelle parole, quattro frecce furono scoccate dai
quattro angoli della stanza, tutte in direzione del prode guerriero.
Guerriero:
«Barriera di specchi!»
Nella
stanza apparvero numerosi specchi. Il guerriero entrò nello
specchio di fronte a lui ed uscì da quello situato nella
parte opposta della stanza. Le frecce si conficcarono sul primo
specchio, mandandolo in frantumi.
Guerriero:
«Che te ne pare? Anche io conosco qualche trucco, niente male
vero?»
Khate:
«È un banale trucco da illusionista»
Guerriero:
«Ah sì? Fammi vedere tu di cosa sei capace
allora!»
Khate:
«Hai scelto l'avversario sbagliato, te ne pentirai
amaramente. Io sono maestro nel celarmi nell'ombra!»
Il
demone schioccò le dita e sparì, inghiottito
nell'ombra.
Guerriero:
«COSA?»
Khate:
«Sei rimasto di stucco? E non è finita, sta a
vedere»
Muovendosi
nell'ombra senza essere visto, il demone stava frantumando ad uno ad
uno, tutti gli specchi all'interno della stanza..
Khate:
«Da quel che ho capito, tu puoi spostarti da uno specchio
all'altro. Ma che succede se gli specchi dovessero rompersi? Potrai
ancora utilizzarli? Uhuhuh»
"Maledizione,
ha scoperto il punto debole di questa tecnica... devo inventarmi
qualcosa"
Khate:
«E questo è l'ultimo! Ora non potrai
più scappare, preparati... STO ARRIVANDO!»
Dopo
aver distrutto anche l'ultimo specchio, il demone si avventò
contro il prode guerriero che, non riuscendo a vederlo, non poteva
difendersi.
Guerriero:
«AH... i tuoi graffi fanno piuttosto male....»
Khate:
«Tutto grazie al potere delle ombre»
"Potere
delle ombre... ma certo!". Il prode guerriero sollevò
nuovamente la spada verso cielo che cominciò a brillare.
Guerriero:
«La luce sconfigge le tenebre! Con una luce abbastanza
potente, le ombre scompaiono!»
Il
demone ora era ben visibile.
Khate:
«Dannazione....»
Guerriero:
«Sei mio!»
La
grossa onda d'urto di luce colpì Khate che fece la stessa
fine di Titan.
Guerriero:
«Riposa in pace. Ed ora a noi due, Lord Demon!»
Il
prode guerriero arrivò nella stanza in cima alla torre
più alta del castello. E lì c'era lei, la sua
amata, all'interno di un solido cristallo d'ambra. Lì
vicino, seduto su di un trono, un misterioso individuo con una maschera
di ferro in volto. Una maschera con il solo occhio destro e
l'espressione triste.
Lord
Demon: «Ben arrivato.... in realtà speravo proprio
che i miei tre demoni potessero fermarti. Non sarei voluto arrivare a
scontrarmi faccia a faccia con te»
Guerriero:
«Tu maledetto! Perché l'hai rapita? Dimmi il
perché!»
Lord
Demon: «Non capiresti le mie ragioni, inutile
spiegartele»
Guerriero:
«Ad ogni modo sono qui per liberarla. Fatti sotto!»
Lord
Demon: «Io non voglio combattere. Voglio solo farti una
domanda: sei veramente sicuro di volerla liberare?»
Guerriero:
«Che domande, certo che voglio liberarla!»
Lord
Demon: «E perché vuoi liberarla?»
Guerriero:
«Perché io la amo, con tutto me stesso!»
Lord
Demon: «Ed è sufficiente? Basta veramente solo
questo?»
Guerriero:
«Certo che basta! Ho superato deserti, foreste, mari e monti,
ho combattuto contro ogni genere di mostro o creatura. Tutto solo per
lei, per poterla salvare!»
Lord
Demon: «Capisco... a te basta salvarla,
giusto?»
Guerriero:
«Certo, così potrò stare con
lei»
Lord
Demon: «Come semplici amici»
Guerriero:
«Sì beh... ora siamo solo amici, ma in futuro
potremmo essere qualcosa di più!»
Lord
Demon: «E questo cosa te lo fa pensare?»
Guerriero:
«Io... ecc....»
Lord
Demon: «Sei solamente uno stupido senza esperienza. Anche se
fai del bene alla gente, non è detto che poi questa ti
ricompensi. Cosa ti fa credere che una volta liberata, lei ti ringrazi
semplicemente? Tu speri che cada ai tuoi piedi per tutto quello che hai
fatto per lei, ma la realtà potrebbe essere ben diversa da
come speri che sia. Quindi ti ripeto per l'ultima volta: vuoi veramente
salvarla?»
Guerriero:
«.... sì, non posso ignorare i sentimenti che
provo»
Lord
Demon: «Io ti ho avvertito. Libererò la tua amata
dal sigillo, dopo di che sparirò per sempre. Addio.... mi
dispiace»
Lord
Demon schioccò le dita ed il sigillo sparì,
facendo cadere la ragazza a terra. Successivamente scomparve senza
lasciare traccia. Il guerriero corse da lei per prestarle soccorso.
Ragazza:
«....mmmm dove mi trovo? Che posto è
questo?»
Guerriero:
«Va tutto bene, ora ci sono io qui con te. Eri stata rapita
da un demone malvagio»
Ragazza:
«Tu! Tu mi hai salvata, non è vero? Non so proprio
come ringraziarti!»
Guerriero:
«Non ce n'è bisogno, ti avrei salvata comunque...
perché sai.... io ti.... »
Ragazza:
«Stanno bene gli altri al villaggio? Non ha attaccato altre
persone vero? Giulius come sta?»
Guerriero:
«No le altre persone stanno be.... un momento,
perché ti preoccupi di quel teppista di Giulius? Non fa
altro che perdere tempo a bighellonare e disturbare gli
altri!»
Ragazza:
«Beh ma è bellissimo... e son sicura che in
realtà è dolcissimo. Fa lo scontroso solo per
difendersi dalla cattiveria della gente, è il suo modo di
difendersi»
Guerriero:
«Ma se non si è nemmeno accorto che sei stata
rapita!»
Ragazza:
«Beh, magari aveva da fare, era così impegnato che
non si è accorto di nulla»
Guerriero:
«Ma cosa dici? Perché lo stai difendendo
così?»
Ragazza:
«Beh.... non l'ho detto a nessuno, ma penso di essermi
innamorata!»
Una
lacrima scese lungo il viso del prode guerriero.
«Hey,
svegliati! Avanti pigrone svegliati!»
Guerriero:
«Eh? Cosa c'è? Ah sei tu....»
Ragazza:
«Stavi urlando e piangendo nel sonno... cosa stavi
sognando?»
Il
guerriero si asciugò la lacrima lungo il suo viso e rispose
stizzito: «Niente, non sono affari tuoi. Scusa, ora devo
andare»
La
ragazza non capiva e continuò chiedendo: «Stai
andando a fare i tuoi allenamenti? Volevo domandarti se per caso avevi
visto Giulius.... è da questa mattina che lo sto cercando,
devo dirgli una cosa molto importante».
Una
fitta colpì il cuore del giovane.
Guerriero:
«No non l'ho visto. Ora scusami ma devo andare. Ci
vediamo».
Il
prode guerriero si allontanò velocemente. Una volta
abbastanza lontano, si sedette sul ciglio della strada e
cominciò a ripensare alle parole di quel demone. Un carro
pieno di merce stravagante stava passando su quella strada. Uno
scossone, dato dalla malformazione del terreno, fece cadere una
maschera a terra. Il prode guerriero si avvicino incuriosito, raccolse
la maschera da terra e vide che aveva solamente un occhio ed
un'espressione triste. Immediatamente pensò:
"Lord
Demon.... non male come nome"
|