Scommetto
che qua riconoscete qualcuno... Buona lettura !!!
Capitolo
14 - Volterra
Saimon
Siamo
arrivati. Il
viaggio in pullman è stato veloce.
Scendiamo
e resto
ammaliato da quello che vedo.
Volterra
è bellissima.
Non credo ai miei occhi.
Stanno
festeggiando
qualcosa. Sono tutti con dei lunghi mantelli rossi.
Per
un attimo mi
dimentico le mie paure preso dall'emozione.
Kris,
mi dà la mano e
piagnucola. Probabilmente è stanca. Anch'io lo sono.
La
Gelida è stata
raggiunta da un altro individuo. E' vestito di nero e tiene un ampio
cappuccio sulla testa.
Eppure
c'è il sole ed è
caldo.
Cerco
i suoi occhi e vedo
solo due fessure nere.
Rabbrividisco,
mi mette
paura e quando mi sorride abbasso gli occhi intimorito.
Stringo
la mano a Kate e
guardo Danny negli occhi. Anche lui sembra spaesato.
La
Gelida ci conta e ci
invita a stare vicino per non perderci. Si è coperta tutta,
sembra
che abbia paura del sole che filtra tra le case.
C'è
tantissima gente e
tanta confusione. Mi guardo intorno, forse riusciamo a scappare
mescolati alla folla.
Ma
l'uomo nero è dietro
di me.
Ci
incamminiamo lungo le
strette stradine. Le strade in pietra grigia sono in salita, e piene
di gente.
Il
rosso è dappertutto e
sembra abbagliarci mentre il sole è nascosto dalle ampie
case.
Sento
la coppietta felice
chiedere alla Gelida dove è l'albergo ma lei ribatte che ci
andiamo
dopo.
Ci
porterà subito a
visitare l'interno della Rocca.
“Ci
stanno aspettando”
commenta sorridendo.
Ma
il suo sorriso è
gelido e la lingua le passa veloce sulle labbra.
Chi
ci sta aspettando??
Mi domando, ma taccio non voglio attirare l'attenzione.
E'
quasi mezzogiorno e
molti brontolano. Siamo stanchi e affamati ma lei fa finta di niente
e ci conduce verso la parte alta della città.
E'
pieno di polizia, lo
riconosco dalla divisa ma non posso far nulla, non conosco l'italiano
e la Gelida mi bloccherebbe.
L'Uomo
Nero non ha ancora aperto bocca si limita a seguirci, a controllare che
nessuno si
perda nella folla o più semplicemente che nessuno di noi
scappi.
Ecco
le campane iniziano
a suonare.
E
un suono gioioso,
mezzogiorno sta arrivando, ma a me sembra il rintocco di una campana
funebre.
Guardo
Danny. Ha paura. E stringe la mano di Kate che continua a piagnucolare.
Deve
essere stanca.
La
prendo in braccio e mi
specchio nei suoi occhi cristallini.
Le
sorrido e inizio a
sussurrarle approfittando delle campane e del vociare che ci
circonda.
Forse
l'uomo in nero non
capisce la mia lingua.
“Ascolta
piccola.
Dobbiamo fare un gioco” le dico con la voce più
calda e tranquilla
che riesco a tirare fuori nonostante il groppo che ho in gola.
Danny
alza lo sguardo e
annuisce. Ha capito e approva.
“Quando
ti dico VAI.
Devi correre e trovare un signore vestito di blu con il cappello in
testa e la pistola al fianco.
Se
sei veloce e ci
riesci, avrai vinto! E come premio avrai presto un bacino dalla
mamma.”
Lei
mi sorride felice.
Non immagina quello che sto provando nel cuore.
Guardo
Danny e annuisco.
Adesso dobbiamo solo distrarre l'Uomo Nero.
Mark
Siamo
scesi dal pullman e
regna una confusione assoluta.
Nel
paese ci deve essere
qualche festa. L'accompagnatrice ci spiega che festeggiano San Marco.
Liza
tira fuori la
macchina fotografica digitale e inizia a fotografare.
Io
guardo lei. E'
bellissima. Malgrado la stanchezza per il viaggio il suo volto
è
luminoso e sorridente.
Si
gira e mi fa una
fotografia.
“Guardami
Mark” le
sorrido dubbioso non sono mai venuto bene in fotografia.
Ma
lei mi sorride e mi
viene vicino. Si appoggia con la schiena a me e mi mostra la
fotografia che ha fatto.
Faccio
finta di guardare
in realtà tutti i miei sensi sono diretti a lei. Al suo
corpo caldo,
al suo profumo, alla sua pelle liscia malgrado non sia più
una
ragazzina.
Si
volta e mi sorride.
Lo
faccio anch'io e
titubante allungo una mano e prendo la sua.
Penso
che la leverà ma
con mia sorpresa la lascia e anzi la stringe mentre un sorriso
radioso si apre sul suo viso d'angelo.
George
Sono
stanco e voglio
andare in albergo. Provo a brontolare ma la Guida scuote la testa e
mi spiega che ci stanno aspettando.
Sbuffo..ma
che fretta
c'è?? Non capisco.
Carol
mi fa una carezza
sul braccio. Non vuole che io attiri l'attenzione. Ha ragione siamo
dei ricercati dobbiamo muoverci con prudenza.
E
sempre continuando a
brontolare la prendo per mano e mi avvio dietro agli altri.
Carol
Sento
la mano di George nella mia. E sono contenta. Sono sicura che ci
troveremo bene in Italia.
Mi
sembra di sentire delle urla. Mi volto e vengo spinta da dietro.
George
mi prende al volo mentre impreca dietro a una ragazza.
Lei
vestita con una maglietta verde sta correndo verso la piazza e
passando ha fatto cadere qualcuno e spintonato me.
Che
maleducata, non si è nemmeno fermata a vedere cosa
è successo.
Liza
Finalmente
mi ha dato la mano. La sua mano è calda e tenera. E' tanto
che non
stringevo la mano a qualcuno. Sento del trambusto alle spalle.
Qualcuno è caduto. Vedo una ragazza dai capelli lunghi
castano
correre come se avesse un diavolo alle calcagna e dietro allontanarsi
una Porche gialla.
Haidy
Ecco
siamo arrivati. C'è molta gente, molta confusione non voglio
perdere i miei bocconcini per strada. I miei Signori ci stanno
aspettando ed io sono sempre più impaziente, è
sempre più
difficile resistere al loro profumo.
Sono
in testa a guidare il gruppo, Damiano è in fondo a chiuderlo
nella
nostra morsa.
Sento
delle grida, delle imprecazioni. Mi volto qualcuno è caduto,
Damiano
non conosce la loro lingua e si guarda intorno confuso. Io torno
indietro e cerco di capire. Una ragazza correndo ha fatto cadere
l'ubriacone, il ladro ragazzo e spintonato altri quattro
bocconcini.
Sbuffo
non voglio perdere altro tempo, ho fretta. Mi riporto in testa e li
conduco all'entrata posteriore della Grande Torre dietro la Piazza
del Duomo. Ecco l'ultimo rintocco di mezzogiorno è suonato e
noi
siamo finalmente arrivati.
Li
faccio entrare e li invito a seguirmi “Per di qua. Venite la
sala
del trono è dietro a questo corridoio”.
Mi
fermo quando vedo Sirius venirmi in contro.
“Falli
aspettare qui. I nostri Signori sono impegnati in un colloquio
urgente. Entreranno quando hanno finito”
Lo
guardo stupita e infastidita ma sono ordini e bisogna rispettarli.
Faccio
fermare la mia comitiva e li guardo affascinata.
Poi
la mia mente all'improvviso registra la stranezza.
Dov'è
Kate, dove è finita quella bambina??
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