Gaetano si guarda
intorno...spaesato, confuso. La gente in
fila
davanti all’imbarco per Praga chiacchiera distrattamente
… e lui pensa, pensa in
continuazione. Sempre la stessa domanda in testa…
”sto
facendo la cosa
giusta ??? Devo partire? Accettare un incarico importante
come quello che mi
hanno proposto a Praga? Oppure tornare indietro, al
mio vecchio incarico, con i
miei collaboratori che ormai sono molto di più di un
buono staff...sono
amici. Torre, Ferrari, Piccolo. E soprattutto
tornare indietro da “lei” e
chiedere “Risposte”. Risposte ormai non
più rimandabili, almeno non
più dopo quel BACIO!
Ormai ho il sacrosanto diritto di
avere delle risposte. Non può più
negarmele. E poi che diamine
Camilla, sto partendo! Non sai neanche se e
quando tornerò e nemmeno una
telefonata…un ciao. Conto proprio così
poco
per te
???”
….e
all’improvviso squilla il telefono. Gaetano lo
prende con
una leggera ansia e
legge QUEL NOME…..
CAMILLA….
G : “pronto
Camilla.”
C : “Gaetano, dove sei ? Ti
sto cercando”
G : “Camilla come dove sono ?!? Te
l’avevo detto che oggi sarei
partito. Sono
all’aeroporto, all’imbarco per
Praga.”
C : “Ma dove…dove ? Non ti
vedo!”
Gaetano rimane senza
fiato. - ”…lei è
qui. E'
venuta. Mi sta
cercando!”
Si gira e di
colpo la vede. Al
telefono….trafelata,
ansimante
G : “Milla sono
qui. Sono qui, davanti a
te!”
Lei si gira intorno
agitata e poi lo vede. Ma non attacca
continua a parlare attraverso il telefono……
C : “Non avvicinarti
Gaetano. Sono venuta per chiederti una
cosa. Perché? Perché
non me l’hai detto prima che te ne saresti andato
? Perché me l’hai detto
solo
oggi ? “
G : “Camilla è da tempo che
volevo dirtelo e c’ho
provato, devi credermi ma ogni volta
non era mai il momento giusto. E quando magari eravamo soli,
io non trovavo mai
le parole adatte per parlartene!”
C : “E quando
torni? Perché torni, non è vero
???”
G : “Milla dipende da una marea di
cose……e soprattutto da una. Camilla
devo sapere! Devo,
capisci. DEVI SAPERE COSA PROVI PER ME ???? E TU DEVI
DIRMELO. HO IL
DIRITTO DI SAPERLO!”
C : “Che vuoi che ti dica Gaetano? Che sto morendo solo all’idea di
vederti partire! Che mi sembra
d’impazzire al solo pensiero di non vederti
più! Che mi manca l’aria soltanto al
pensiero di sapere che fra un po’ salirai
su quel dannato aereo e arrivederci a non si sa
quando…..addio
Camilla. CHE
VUOI SENTIRMI DIRE ??? CHE VOGLIO CHE RIMANI QUI! CHE NON
VOGLIO ASSOLUTAMENTE
PERDERTI! CHE NON VOGLIO VEDERTI ANDARE
VIA!DIMMELO DANNAZIONE
GAETANO! CHE
DIAVOLO VUOI CHE TI DICA ???”
G : “ MI BASTA SENTIRTI DIRE DUE
PAROLE! AL MASSIMO TRE! SEI CAPACE DI
DIRLE ??? HAI IL CORAGGIO DI AMMETTERLO
FINALMENTE! ”
…e LEI, tra le lacrime e
il sorriso, parlando ancora
attraverso il telefono, anche essendo arrivata ad un passo da
LUI….
C : “OK… SI…TI AMO
GAETANO! SONO PIU’ DI TRE PAROLE LO SO...MA TU SAI ANCHE CHE
SONO
UNA CHIACCHIERONA”
HOSTESS : “Signor Berardi mi
scusi, hanno chiamato il suo volo per la
seconda volta. Rischia di perdere
l’aereo. Deve imbarcarsi. Può
darmi
gentilmente i documenti.”
G : “Grazie signorina….ma non
serve più! Credo che ormai io non
faccia più in tempo ad imbarcarmi. Sono costretto a
restare! Pazienza. Grazie lo
stesso. ”
E voltandosi verso di
Lei, con un sorriso tra l’incredulo lo
stralunato...
G : “e ora, che succede Milla ??? Che facciamo ???”
C : “Ormai ci siamo detti
TUTTO. Andiamo…passo dopo passo, verso il
CAOS . ANDIAMO COMMISSARIO ”
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