Q
01- L'ispirazione, quella put----
Tic, toc.
Tic, toc.
Tic, toc.
Il
suono delle lancette scandiva il trascorrere del tempo, che pareva
quasi essersi fermato in quella stanza alla periferia di Inazuma- Cho.
Da
alcuni giorni era arrivata l'estate, ed il caldo inizia già a
farsi sentire: i bambini passavano il tempo giocando nel parco
cittadino ed i genitori cercavano di rinfrescarsi mentre osservavano i
propri figli giocare.
Tutti
i ragazzi lì attendevano l'estate: chi per le vacanze, chi per
il mare, chi per il sole, chi per la possibilità di vedere gli
amici più spesso, chi per altro ancora.
C'era,
però, una ragazza in particolare che attendeva con molta
trepidazione questo momento, la stessa che in quel momento si trovava
chiusa nella camera di cui parlavamo prima: la stanza non era molto
grande, le pareti erano di un color crema e in esse vi era posizionata
una grande finestra che in quel momento si trovava aperta per far
entrare un po' d'aria.
La
camera era stata riordinata da poco, tranne per il letto visto che la
ragazzina si era svegliata da una ventina di minuti e la madre non si
trovava al momento in casa: la grande libreria conteneva tutti i libri
della ragazza, sia i testi scolastici sia quelli che aveva acquistato
nel corso della sua vita; potevano esserci più di 100 libri,
lì dentro.
<<
Dannazione! >> urlò improvvisamente la ragazza, sbattendo
con forza la mano sulla scrivania e facendola muovere leggermente
<< Ok, penso sia ora di fare una pausa..>> aggiunse poi,
con tono quasi sconsolato.
Uscita
dalla sua stanza si diresse quasi barcollando verso il frigorifero, in
cerca di qualcosa da mangiare: casa sua era una comune villetta a due
piani, arredata in modo abbastanza tradizionale con grandi mobili in
legno che si adattavano perfettamente alle pareti rosate.
La
ragazza intanto aveva messo a bollire un po' di latte e, avendo un po'
di tempo, decise di vestirsi e di acconciare i suoi lunghi capelli; per
la ragazza essi erano un vanto, visto che non molti potevano vantare
dei capelli turchesi come i suoi, data però la loro lunghezza
erano abbastanza difficili da mettere a posto e quindi lei impiegava
molto tempo in questa operazione.
Mentre prendeva dei fermagli
per mettere in ordine i capelli, emise uno sbadiglio e si
strofinò gli occhi turchesi ancora non del tutto aperti; intanto
il latte era pronto e, dopo averlo versato in una ciotola, lo bevve
tutto d'un sorso visto che la voglia di scrivere era troppo forte.
Esatto, scrivere: lei, Maki
Sumeragi, quindici anni, aspettava l'estate solo per scrivere visto che
nel periodo scolastico non aveva avuto neanche il tempo di buttare
giù mezza riga di un qualsiasi racconto; le vacanze le avrebbero
dato tutto il tempo di mettere per iscritto tutte le sue idee per poi
pubblicarle s'un sito di fan fiction che aveva scoperto già da
parecchi mesi e che frequentava ormai regolarmente.
Salita di corsa in camera sua, si mise seduta sulla sedia girevole, pronta ad iniziare a scrivere ma...
Tre ore.
Erano passate già tre
ore, ma, Maki non era ancora riuscita a scrivere una riga del suo
racconto: per tutto quel tempo è rimasta a fissare lo schermo,
provando a scrivere delle frasi che prontamente venivano cancellate,
reputate o troppo stupide o troppo confuse e quindi si era ritrovata
imbambolata d'avanti alla pagina bianca di Word.
<< L'ispirazione,
quella puttana! >> sbraitò Maki, ormai sul punto di
mollare tutto e di andare a fare una bella passeggiata al parco, magari
con Nagumo.
Decise di prendersi un'altra
pausa e di calmarsi prima di tirare un pugno al monitor, così
prese il suo cellulare e chiamò il suo ragazzo.
<< Ma chi è che rompe a quest'ora....pronto? >> la
voce assonnata del ragazzo all'altra parte dell'apparecchio stava a
significare che si era appena svegliato, e Maki sapeva che il suo
fidanzato quando era assonnato diventava intrattabile.
<< Nagumo, sono le
undici del mattino, dovresti già essere alzato da un bel po'!
>> esclamò Maki, quasi arrabbiata per via della pigrizia
del ragazzo.
<< Ah, Maki sono solo le undici, lasciami dormire ancora un po' dai...>> mugugnò lui, affondando la faccia nel cuscino.
<< Ed io che volevo
passare un po' di tempo con te, che idiota che sei! >> la
pazienza di Maki ormai era giunta al limite.
<< Mh, ti sei svegliata dalla parte sbagliata del letto oggi?
Cos'hai? >> chiese Nagumo, stanco di sentire la sua ragazza
urlare in quel modo.
<< Niente, è che sono senza ispirazione per quella storia
di cui ti parlavo l'altro giorno...quanto odio non avere ispirazione,
ne potrei parlare all'infini-->> improvvisamente la ragazza
chiuse la chiamata, lasciando dall'altra parte un Nagumo spaesato.
<<
Aspetta...potrei scriverci qualcosa riguardo questa cosa, su quanto
l'ispirazione freghi le persone...ma io sono geniale! >>
esclamò con aria trionfante, mettendosi a scrivere di getto
quello che le passava in testa riguardo quell'argomento.
Le parole venivano fuori da sole, come un turbine inarrestabile, e Maki quasi non poteva crederci.
<< Finito...ho finito...evvai! >> urlò quasi
incredula, saltando di gioia per tutta la stanza, aveva appena concluso
la sua prima storia e alla fine pensò:
''In fondo, l'ispirazione non era poi così puttana.''
Angolo dell'autore:
Ehm, allora, non so molto bene cosa dire adesso.
Sono
stato assente per un bel po' dal fandom come autore, quindi vi chiedo
scusa se qualcuno si aspettava una nuova songfic oppure una fic ad oc.
Quello
che ho in mente di fare è qualcosa di abbastanza innovativo
credo: la mia intenzione è quella di narrare la vita dei noi
autori di fanwriter utilizzando i personaggi di IE.
Intrigante no?
Quante
volte vi siete ritrovati senza ispirazione, oppure quante volte siete
stati attaccati alla funzione di 'Gestione Storie' per vedere se
arrivavano recensioni?
Voi che ne pensate, potrebbe funzionare come idea?
Questo
capitolo lo dedico alla mia amica Summer, pazza per la BanMaki e che mi
ha fornito una specie di headcanon su Maki scrittrice.
Ringrazio _signorinah e S t o r m_ per aver letto il capitolo in anteprima, e ringrazio quest'ultima per avermi fatto da correttore <3
Ora vi saluto, e ci vediamo al prossimo capitolo.
|