Prologue
Terra
Un
freddo vento si insinuava per le strade della città,
spazzandole da parte a parte.
Una
figura solitaria si dirigeva verso casa, dopo il quotidiano allenamento
nella grande palestra pubblica del posto.
Il
ragazzo teneva il borsone sulla spalla destra, giocherellando con
l’mp3 per trovare la canzone giusta tra le tante.
Svoltò
all’angolo, indifferente, nonostante si fosse accorto delle
presenze dietro di lui che avevano cominciato a seguirlo.
E
pensare che tutto era causato a quell’episodio di un paio
d’anni prima.
Il
suo pianeta, l’unico su cui tutti erano convinti esistesse
vita, invaso da un esercito di strani esseri simili a loro, solamente
molto più forti, infinitamente più forti.
I
sayan.
Poi
la guerra, breve e violenta.
La
resistenza, cui faceva parte, e infine il suo cambiamento.
Gli
aveva visti quei guerrieri alieni in battaglia, sempre pronti a
difendersi tra di loro, con un onore sconosciuto agli umani, sempre
divisi tra loro, pronti a colpirsi alle spalle.
I
suoi simili lo avevano nauseato.
Aveva
deciso di smettere, di adattarsi alla nuova vita.
Poi
la manifestazione nella città e il suo intervento per
difendere uno degli invasori, colpito a tradimento da un terrestre,
alle spalle, come al solito.
Era
stato segnalato alle autorità per il suo comportamento e il
suo nome era sulla lista dei fedeli al nuovo Impero.
Si
ormai anche lui era un po’ sayan.
Aveva
addirittura accettato di sottoporsi ad un rischioso trattamento per
ottenere le caratteristiche fisiche lontanamente simili a quelle degli
invasori, lavorando sulla parte genetica in comune.
Lo
avevano ricompensato profumatamente.
I
soldi gli servivano per la famiglia.
Il
nonno era malato e il fratello minore aveva il bisogno di studiare,
avere dei piccoli vantaggi non era per niente male.
Presto
avrebbe finito la scuola, mancavano pochi mesi, e cominciava
seriamente a pensare ad una carriera militare nei ranghi del nuovo
esercito del pianeta.
Sì,
poteva andare, poteva farcela.
Si
infilò nel vicolo che dava verso casa.
|