Il destino degli uomini

Era nata un po' per sfida, un po' per gioco.
Doveva essere un modo per sfuggire alla disperazione della guerra senza essere costretti da legami sentimentali, un modo per sentirsi vivi nonostante tutti intorno a loro continuassero a morire.
Pessima idea.
Aveva iniziato ad amare il modo in cui arricciava le labbra quando era contrariato, il modo in cui arrossiva quando riceveva complimenti, il modo in cui gridava il suo nome durante l'orgasmo.
Ma sapeva che sarebbe finita male: Draco Malfoy aveva sempre avuto troppa paura per poter essere libero.

"Ho troppa paura di amarti.", diceva a bassa voce nel silenzio della notte. "Ho troppa paura di essere consumato. Perché tu sei così: il tuo amore brucia tutto ciò che c'è intorno".
Harry non sapeva mai cosa rispondere, perché amare faceva parte di lui ed essere bruciato dalla passione, consumato dall'amore e amato fino alla morte era ciò che aveva sempre desiderato.
"Finiremo col farci del male a vicenda, lo sai: soffrire è il destino degli uomini." sussurrava malinconico, guardando la luna splendere tra gli alberi fuori dalla finestra.

Harry aveva sempre saputo che sarebbe finita male: forse le paure di Draco erano solo delle scuse per non aprirsi, per non lasciarsi andare, per restare aggrappato al passato e continuare a nascondersi nell'ombra del padre.
Forse Draco non aveva davvero paura del buio, voleva solo essere stretto più forte.
O forse il buio era così intenso, così denso, da rendere l'aria irrespirabile.
Harry avrebbe voluto davvero saperlo, ma ormai era troppo tardi.
Forse soffrire non era il destino degli uomini, ma era sicuramente il suo.
Della presenza di Draco Malfoy nella sua vita rimaneva solo l'impronta della sua testa sul cuscino e l'odore della sua pelle tra le lenzuola, e nulla più.