"Salve!
Il mio nome è Daka e... sono una strega! Non una strega
malvagia sia chiaro, non faccio terribili esperimenti trasformando in
rospi qualche malcapitato o creando pozioni letali.... no! Il mio hobby
è guardare nei sentimenti delle persone e magari dare loro
una mano. Adoro rendermi utile e far felice la gente. La mia
attività preferita sono le questioni d'amore... sono una
moderna Cupido, eheh! Grazie ai miei poteri, posso guardare il cuore
della gente. Ce ne sono di diversi colori e grandezze: più
un cuore è grande e puro e più la persona
è in grado di amare. Normalmente il colore dei cuori
è verde, che sta a significare la speranza da cui sono mosse
le persone. Ma può capitare che il colore sia grigio se la
persona non ha un particolare interesse nella vita o, peggio ancora,
nero, se la persona è depressa o amareggiata o semplicemente
nasconde le sue vere intenzioni. Un cuore rosso è un cuore
innamorato! Ma è anche un cuore pericoloso e volubile,
infatti può significare una semplice cotta per qualcuno o
qualcosa. Un simile significato lo ha il cuore blu, posseduto da chi
ama perdutamente il mare. Ma il cuore più puro e bello di
tutti, quello che prova sentimenti veri e duraturi, quello che farebbe
di tutto senza volere niente in cambio, il cuore perfetto....
è quello di colore rosa. Ho visto solo due cuori rosa in
tutta la mia vita, appartenenti a due persone veramente stupende!
Fortunatamente erano un uomo ed una donna, ho potuto così
creare la coppia perfetta, eheh! Mi son sentita molto soddisfatta
all'epoca. Però devo ammettere che quei cuori non erano
molto grandi, anzi... come grandezza erano sotto la media. Purissimi
sì, ma piccoli. Sto ancora cercando quel cuore puro
abbastanza grande.... perché lo cerco? È
semplice, anche io dovrò sistemarmi prima o poi ahahah!"
Daka
è una strega ventenne che vive a Londra. Durante il giorno
lavora part time in un bar del centro mentre la sera frequenta le
lezioni nel College di Stregoneria gestito dalla preside Morgana,
famosa fattucchiera nell'ambiente magico. Le giornate di Daka si
svolgono sempre allo stesso modo: la mattina lavoro, il pomeriggio in
cerca di cuori da aiutare ed infine, la sera a frequentare le lezioni.
'È
una studentessa molto dotata... se solo si impegnasse di più
nello studio!' così la preside Morgana la definisce. A Daka
sembra non interessare molto diventare una strega completa: fosse per
lei continuerebbe ad aiutare le persone per sempre. Un pomeriggio,
mentre passeggiava per le strade di Londra in cerca di qualcuno da
aiutare.
"Uhm,
chi potrei aiutare... vediamo. Oh sì, ecco lì una
coppia. Sembra felice... scrutiamo un po' i loro cuori...". Daka si
avvicinò alle spalle alla coppia ed usò il suo
potere. Vide che il cuore di lei era rosso, mentre quello di lui era
nero. "Uhm lei è innamorata ma lo si vede anche dai
comportamenti. Lui invece la sta solo prendendo in giro, forse vuole
solamente la cosa che vogliono la maggior parte dei maschietti da una
donna... devo fare qualcosa", «Scusate voi due»,
Daka si mise davanti alla coppia che si fermò con aria
interrogativa.
Ragazzo:
«Chi sei tu?»
Daka:
«Un'amica»
Ragazzo:
«È una tua amica?»
Ragazza:
«Non l'ho mai vista in vita mia»
Daka,
rivolgendosi alla ragazza, disse: «Lo faccio per il tuo bene,
dopo mi ringrazierai»
Ragazza:
«Eh? Fare cosa?»
Daka,
rivolgendosi al ragazzo: «Tu! Perché continui a
stare con lei? Non capisci che la stai illudendo? Lei è
follemente innamorata di te, finirai per spezzarle il cuore! Lasciala
finché sei in tempo, prima di fare danni ancora
più gravi»
Ragazzo:
«Cosa? Ma cosa stai dicendo?»
Ragazza:
«Amore... cosa sta dicendo questa qui? È vero che
mi ami?»
Ragazzo:
«Ma certo che ti amo!»
«Serum
Veritas!» disse Daka strizzando l'occhio. Il ragazzo era come
ipnotizzato e cominciò a parlare: «No... in
realtà non ti amo. Voglio solo il tuo corpo. E se non sei
disponibile tu, vado da altre. Ho altri quattro contatti oltre a te, la
mia voglia verrà sempre soddisfatta». La ragazza,
in lacrime, diede uno schiaffo al ragazzo che tornò in se,
ringraziò la giovane streghetta e se ne andò
seguita dal ragazzo che chiedeva spiegazioni. "Un altro caso
brillantemente risolto dalla vostra amorevole streghetta di quartiere!
No, non ringraziatemi, non ce n'è bisogno" si disse
soddisfatta tra sé e sé. "Uhm, quell'uomo vicino
alla fermata del bus sembra depresso.... vediamo il suo cuore". Daka
vide che aveva un cuore grigio ed anche abbastanza grande.
Sì avvicinò a quell'uomo e disse.
Daka:
«Salve! Sono una giovane marmotta, sto facendo delle buone
azioni per guadagnare delle medaglie. Posso aiutarla in qualche
modo?»
Uomo:
«Eh magari... ma temo che tu non possa fare
niente....»
Daka:
«Suvvia non faccia così! A tutto c'è
rimedio. Coraggio, mi dica che cosa la deprime»
Uomo:
«Non riesco a trovare lavoro.... ho 40 anni e vivo ancora con
i miei.... non ho una donna... vorrei la mia indipendenza ecco, vivere
la mia vita. Ma senza un lavoro, tutto ciò è
impossibile»
Daka:
«Tutto qui?» disse strizzando l'occhio,
«Guardi qui, questo è il giornale di oggi:
c'è un annuncio su di un posto di lavoro come guardiano
notturno al museo egizio. Penso che possa fare al caso suo!»
Uomo:
«Veramente!? Che strano, solitamente controllo i giornali
degli annunci tutti i giorni, come ho fatto a farmi sfuggire questo
annuncio? Non so davvero come ringraziarti, ti sei meritata tutte le
medaglie che vuoi! Ora è meglio che mi affretti, altrimenti
rischio che mi venga soffiato il posto. Ciao e grazie
ancora!». L'uomo si allontano velocemente saltellando dalla
gioia. Il suo cuore divenne verde. "Ed anche questa è
risolta! Vediamo se al parco trovo qualche altro cuore infranto". Daka
si diresse al parco e lì, al laghetto, vide un bambino che
osservava quel grande specchio d'acqua, sospirando. Il suo cuore era
metà blu e metà grigio.
Daka:
«Ciao! Cosa c'è che non va?»
Bambino:
«Ciao.... vorrei tanto una barca telecomandata con cui poter
giocare qui al laghetto del parco, ma i miei genitori non me la
vogliono comprare.... dicono che costa troppo»
Daka:
«Oh ma non è un problema» disse
strizzando l'occhio, «ero venuta qui con l'intenzione di
lasciare la mia vecchia barca telecomandata nel laghetto, ma visto che
a te serve.... tienila pure tu! È un bel modello ,anche se
un po' vecchio, ed ancora funzionante! Spero potrai divertiti con
lei»
Bambino:
«Wow veramente posso prenderla? Grazie infinite signorina!
Che bello, ho una barca tutta mia, ora potrò giocare ai
pirati!». Il cuore del bambino tornò ad essere
completamente blu. "Che bello avere una passione così
smisurata per il mare... oh ma lì chi c'è?" Daka
notò un ragazzo seduto su di un'altalena, completamente da
solo. "Possibile che un ragazzo così carino sia
lì da solo? Scommetto che il suo cuore sarà
grigio o, peggio ancora, nero. Vediamo subito.... ma che diavolo? Non
c'è?!?!?!". Il cuore del ragazzo non si vedeva. Era come se
non ne avesse uno. "Non è possibile.... fammi riprovare". Ma
il cuore non comparve. "Mmmm è la prima volta che mi capita
di far cilecca! Ma forse non dipende da me... proviamo ad ingrandire il
raggio d'azione". Ora il raggio d'azione era di svariati metri e Daka
poté vedere il cuore di un gran numero di gente nelle
vicinanza. "Allora non dipende da me, è proprio quel ragazzo
a non avere un cuore.... ma ciò è impossibile!
Dovrò parlarci"
Daka:
«Ciao! Che ci fai tutto solo qui, su questa
altalena?»
«Ciao.
Niente di particolare.... volevi andare sull'altalena? Te la libero
subito, scusami» disse il ragazzo alzandosi
Daka:
«No no, non intendevo questo! È che mi sembravi
triste e volevo sapere se c'è qualcosa che ti
turba»
«Oh
no, nessun problema, grazie per l'interessamento», disse il
ragazzo con il sorriso sulle labbra.
Daka:
«... ad ogni modo, io sono Daka, piacere di
conoscerti!»
«Io
sono Valex, il piacere è tutto mio!» disse il
ragazzo stringendole la mano.
Daka:
«Vieni spesso in questo parco?»
Valex:
«Qualche volta, quando voglio starmene per conto mio e
pensare in santa pace»
Daka:
«Perché qualcosa ti affligge eh? Allora prima ci
ho preso!»
Valex:
«Beh, tutti abbiamo dei pensieri che ci affliggono. Non vado
però certo a dirli alla prima persona che passa, non
è giusto ammorbare così le persone»
Daka:
«E se invece diventassimo amici, ti confideresti con
me?»
Valex:
«Non mi confido nemmeno con i miei migliori amici,
figuriamoci. È proprio un mio pensiero, non è
giusto fare carico anche gli altri dei miei problemi»
"Uh,
che persona nobile", pensò Daka: «Ma magari loro
sono felici di aiutarti!»
Valex:
«Come fai a dirlo?»
Daka:
«Beh, gli amici servono anche a questo, ad aiutare nel
momento del bisogno! O forse sono problemi troppo personali, magari con
la tua ragazza?»
Valex:
«Impossibile essendo single, eheh»
"Come
fa un ragazzo simile ad essere single? Non capirò mai a
fondo questo mondo....", pensò sconsolata Daka:
«Sì è fatto tardi... senti, che ne
diresti domani di incontrarci nuovamente in questo parco? Facciamo alle
16?»
Valex:
«È per caso un appuntamento?»
Daka:
«Diciamo un esperimento scientifico, eheh»
Valex:
«.... ci sto, adoro gli esperimenti! Allora a domani
Daka!»
Daka:
«A domani Valex e dormi sereno questa notte che non mordo
mica!»
Valex:
«C-cosa v-vorresti dire?»
Daka:
«Si vede lontano un miglio che sei nervoso, ahahah!»
I
due si incontrarono anche il giorno dopo.... e quello dopo.... e quello
dopo ancora. Tra i due crebbe una profonda amicizia, erano praticamente
inseparabili. Daka stava provando dei forti sentimenti per quel ragazzo
così dolce e gentile.... si stava pian piano innamorando. E
per Valex era la stessa cosa. C'era un però: il fatto che
non avesse un cuore, preoccupava enormemente Daka. Chiese allora
consiglio alla sua preside Morgana.
Daka:
«Signora preside, posso chiederle una cosa?»
Morgana:
«Dimmi pure Daka, è per qualche corso di
recupero?»
Daka:
«Oh no no... si tratta di un ragazzo»
Morgana:
«Una questione di cuore quindi.... ok sentiamo»
Daka:
«Come lei ben sa, a me piace guardare nei cuori della gente
per cercare di aiutarla. Tutti noi abbiamo un cuore, giusto?»
Morgana:
«Certamente mia cara, per quanto piccolo o grande che sia
tutti noi abbiamo un cuore. Perfino io ne ho uno!»
Daka:
«Ecco.... io ho incontrato un ragazzo che però non
ha un cuore...»
Morgana:
«Impossibile! Non esistono esseri senza un cuore. Perfino gli
esseri più malvagi ne hanno uno, tutto nero ma lo
hanno!»
Daka:
«Ma lui non lo ha... o forse sono io che non sono in grado di
vederlo?»
Morgana:
«... perché non me lo presenti? Inventati che sono
tua zia o un qualcosa di simile... forse io riuscirò a
vederlo»
Daka:
«È proprio questo che volevo chiederle, la
ringrazio preside!»
Il
giorno dopo, le due streghe andarono ad incontrare il ragazzo.
Valex:
«Ciao Daka! Chi sarebbe questa distinta signora che
è con te?»
Daka:
«Ciao Valex! Lei è la mia pr.... PRISCILLA! La mia
zietta Priscilla! È venuta direttamente dall'america a farmi
visita!»
Valex:
«Piacere di conoscerla signora, io sono Valex!»
Morgana:
«Ma che ragazzo educato! Ed è pure carino.... ti
è andata proprio bene, non è vero Daka?»
«M-ma che vai dicendo
zia!», Daka divenne tutta rossa, come anche Valex.
Valex: «Quanto si
fermerà qui a Londra?»
Morgana: «Oh, non
moltissimo. Domani dovrà già ripartire»
Valex: «Toccata e fuga
proprio. Beh allora non perdiamo tempo! Le andrebbe di visitare la
città?»
Morgana: «Mi farebbe
senz'altro piacere, grazie!». "Però, è
incredibilmente gentile e disponibile..... vediamo un po' che cuore
hai". Morgana utilizzò i suoi poteri ma non vide nulla.
«Ma questo è impossibile!»
esclamò ad alta voce.
Valex: «Cosa
è impossibile?»
Morgana: «Oh no nulla...
pensavo a voce alta. Su andiamo, fammi strada o prode
cavaliere!»
Valex sorrise mentre Daka diede
un'occhiata fugace alla preside, come per dire "Visto? Te l'avevo
detto!". La giornata trascorse in allegria e la preside per un giorno
riprovò sensazioni che non provava da anni ormai. Ma
malgrado i suoi sforzi, non riusciva comunque a vedere il cuore di
Valex. A fine giornata, la preside salutò i due ragazzi con
la scusa di tornare all'albergo, dicendo a Daka: «Io non mi
farei troppi scrupoli comunque... a volte una piccola mancanza non
è per forza una cosa negativa. In bocca al lupo!»
strizzandole l'occhio. Dopo che si fosse allontanata, Valex si rivolse
a Daka: «Simpatica tua zia.... forse un po' eccentrica! Cosa
intendeva con quest'ultima cosa che ti ha detto?»
Daka: «Oh niente... non
sono sicura di assaggiare le fragole senza la panna... ho paura che il
loro gusto non mi piaccia senza la presenza della panna»,
"guarda te che scuse idioti devo inventare!".
Valex: «Beh, allora non
ci resta che provare! Questa sera vediamoci sempre al solito posto dopo
cena, ti porterò a mangiare le migliori fragole di tutta
Londra!»
Daka: «Va bene, ci
sto!» "Ma a me le fragole piacciono anche senza panna! Oh
beh, è comunque una scusa per vederlo e stare con lui...
eheh", pensò arrossendo.
Quella sera, dopo aver mangiato un
enorme bicchiere di fragole, i due passeggiarono al parco. Erano
entrambi timidi e nervosi, non erano mai usciti fuori di notte, senza
nessuno in giro. Avevano il parco tutto per loro, un momento intimo
senza precedenti.
Valex provò a rompere
il ghiaccio: «Ehm, allora.... come ti son sembrate le
fragole?»
Daka: «Ah, ehm...
buonissime, sì! Mia zia aveva proprio ragione,
eheh!»
I due ragazzi si sentirono
stupidi. Daka cominciò a sentire freddo, strofinandosi le
mani intorno al corpo.
Valex: «Prendi il mio
giubbotto»
Daka: «Ho un'idea
migliore... abbracciami!»
Valex rimase inizialmente
sorpreso. Con un po' di imbarazzo, riuscì ad abbracciarla.
Quell'abbraccio era così dolce e caloroso... Daka non si
sarebbe più staccata.
Daka: «Decisamente
sì....»
Improvvisamente, il cellulare di
Daka squillò. "Uff... dannati scocciatori", pensò
lei.
Valex: «Ti ha vibrato il
cellulare, forse dovresti vedere cos'è, magari è
importante»
Daka: «...sì,
forse hai ragione»
La ragazza prese il cellulare e
disse: «È una mail da mia zia! Vediamo cosa
dice....». Lesse le poche righe molto velocemente e, una
volta finito, fece cadere il cellulare ed abbracciò Valex
con una foga ed una passione che quasi spaventarono il ragazzo.
Valex: «Hey hey, cosa ti
prende?»
«Niente....
assolutamente niente... va tutto benissimo....» disse lei con
le lacrime agli occhi.
Sullo schermo del cellulare era
ancora visibile la mail appena ricevuta:
"Daka! Sono io, Morgana! Sapevi
che noi streghe potevamo usufruire della tecnologia in combinazione con
i nostri poteri da strega? Probabilmente no, sei ancora giovane ed
inesperta... ah se studiassi di più... Comunque, non
è per questo che ti ho scritto questa mail. Ti mando in
allegato una foto presa da Google Earth, dove si vede chiaramente
l'Inghilterra e.... beh, avrai già capito. Non lasciartelo
scappare.
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