Ma tu sei gay!
Premetto
in partenza che la one-shot non ha una vera e propria fine. Buona
lettura (:
Ma
tu sei gay!
La giornata di un aprile afoso dava inizio all'ennesimo anno di scuola
per un gruppo di amici radunato in divisa davanti all'entrata del loro
istituto. Un paio di loro, un ragazzo biondo e uno dai capelli neri
leggermente lunghi, stavano litigando su chi avrebbe ricevuto
più cioccolato quell'anno. Almeno, il biondo urlava e
strepitava, l'altro semplicemente gli dava corda al momento giusto per
farlo continuare a strillare. Vennero raggiunti da un manipolo di
studenti che salutarono calorosamente. Il biondino venne chiamato in
disparte da un trio formato da due ragazzi e una ragazza.
Abbracciò il ragazzo dai capelli rossi, poi baciò
la
bionda sulle guance. Tutto sotto lo sguardo del primo moretto, che ora
stava a braccia conserte. Il gruppo unitosi dopo, si avviò
dentro, ma un ragazzo dai lunghi e lisci capelli castani gli si
avvicinò.
- Sasuke, che aspetti? -
- Secondo te, Neji? Aspetto quella piattola di Naruto, no? - e il
castano si voltò verso il quartetto che rideva e scherzava.
-
Basta si muova. Non ho tutto il giorno. - poggiandosi alla cancellata
di ferro battuto.
Neji guardò prima Sasuke poi Naruto, notando come il
rossiccio
gli stesse vicino, spingendolo lontano dall'altro ragazzo castano. -
Non ti pare strano Gaara ultimamente? - esordì, con
noncuranza.
Sasuke lo guardò alzando un sopracciglio. - Voglio dire che
sta
sempre appiccicato a Naruto e seppur Kankuro e Temari sono suoi
fratelli li allontana da lui. -
Sasuke si voltò nuovamente verso di loro, notando il braccio
di
Garra sulle spalle del suo amico che lo conduceva dentro.
Ringhiò a bassa voce quando Naruto lo guardò e
gli fece
cenno con la mano. - Andiamo dentro. - sbottò irato.
Qualche
anno dopo..
-
Sasuke dove hai messo il mio libro di chimica? - ma non
ricevette risposta. Sbuffò e gli si avvicinò,
poggiandogli la mano sulla spalla, catturando l'attenzione dell'altro
ragazzo con le cuffie, cui ne sfilò una. - Il mio libro di
chimica? - Sasuke continuò a non rispondere, riportando gli
occhi al foglio scritto per metà, indicando però
la mini
libreria in fondo alla stanza. Naruto alzò gli occhi su di
essa,
e fece un cenno a ringraziarlo, per quanto non lo stesse guardando.
Afferrò il libro e uscì dalla stanza, ma l'altro
occupante si voltò soffermandosi a guardare la superficie
per un
momento prima di tornare alla sua relazione. Si diresse in biblioteca
dove aveva appuntamento con Gaara per studiare, passandosi la mano tra
i fili biondi a ravviarli, che incrociò Karin con un paio di
quaderni tra le braccia. La ragazza gli sorrise, sistemandosi
più sul naso gli occhiali neri e, dopo averlo salutato, lo
superò e bussò proprio alla porta della sua
stanza.
Naruto rimase a guardarla arrossire furiosamente, appena probabilmente
il moretto le aveva aperto e quando fu dentro il ragazzo
sospirò, e si incamminò. Raggiunta la biblioteca
scompigliò i capelli rossi dell'amico e si sedette,
inforcando i
suoi occhiali da lettura. Rimasero a studiare fino alle sei del di
sera, finché Gaara non si alzò e fece cenno
all'altro di
seguirlo.
Sasuke, dopo aver finito la sessione di ripetizioni di anatomia a una
Karin che uscì dalla sua stanza più che
soddisfatta,
posò da parte i suoi compiti e andò a cena con
Kiba,
Hinata e Neji. Finito di cenare i quattro si avventurarono dalla parte
della confraternita dei ragazzi del lacrosse che avevano indetto una
festa quella stessa sera. Giunti lì un paio di ragazze
diedero
subito in mano a Neji e Sasuke due bicchieri pieni di alcol, che i due
sorseggiarono. La musica era a un volume troppo alto, tanto che il
moretto dovette urlare nell'orecchio dell'amico che andava a cercare
Naruto. Neji annuì e si unì a Kiba e Kankuro che
stavano
parlando con Temari e Shikamaru, un ragazzo dai capelli castani
raccolti in una coda alta. Schivò qualche ragazzo urlante
probabilmente già ubriaco, ma del ragazzo nemmeno l'ombra.
Si
avvicinò a una ragazza dai capelli castani legati in due
trecce,
domandandole se li avesse visti. Dopo avergli silenziosamente indicato
il bagno, non si premurò nemmeno di pensare un momento.
Aprì la porta principale, udendo dei mugoli soffocati,
seppur
più bassi della musica fuori dalla stanza.
Aggrottò la
fronte un po' turbato, ma appena raggiunse la porta dietro il quale i
suoni erano più forti, la spalancò di botto,
scioccandosi
alla scena che si ritrovò davanti: Gaara inginocchiato a
terra,
con la testa all'altezza dell'inguine di un Naruto tutt'altro
che
preoccupato. La sua bocca si spalancò, e fissò
l'amico
totalmente sconvolto. La porta principale venne spalancata di nuovo e
il viso di Kiba si intravide dietro la spalla di Sasuke.
- Oh, porca paletta! - fischiò latrando una risata che fece
ridestare Sasuke dalla sua trance. Gaara non se ne curò
molto,
mentre stava riassestando i pantaloni dell'altro ragazzo che
fissò prima Kiba e poi il compagno di stanza quasi in preda
al
panico. - Sei un figo, Gaara! - scoppiò a ridere, battendo
una
pacca sulla spalla del ragazzo fuori dalla cabina bagno e
tornò
fuori continuando a ridere. Il rosso si tirò su in piedi,
non
degnando Sasuke di uno sguardo che lo seguì con i suoi occhi
scuri. Si sciacquò la bocca e, dopo aver lanciato
un'occhiata a
Naruto, uscì anche lui dietro Kiba.
Naruto e Sasuke si fissarono per un momento che parve interminabile a
entrambi. Il cuore di Sasuke aveva rallentato il battito, mentre
tratteneva il respiro, in attesa di una reazione da parte dell'altro,
ma Naruto era troppo occupato a bloccare il suo di battito, impazzito
al punto di sentirlo pulsare nelle orecchie.
- Bé Sasuke non è.. -
- Tu sei gay.. - Era fatta. Naruto strinse i pugni guardando
il
muro, appena quell'accusa gli arrivò come uno schiaffo in
faccia.
- Io non.. -
- Tu sei gay. Tu sei.. - Sasuke gesticolò cercando le parole
che
il suo cervello in quel momento non voleva minimamente elaborare. - Tu
te.. te la fai con un uomo! Con Sabaku per giunta! -
sbraitò,
facendo esplodere il suo prima silenzio. Naruto lo spintonò
di
lato per uscire. Raggiunse il lavandino e si lavò prima la
faccia poi le mani. - Non hai nulla da dire? -
Il biondo, dopo essersi asciugato, si voltò a guardarlo. Per
la
prima volta Sasuke vide nei suoi occhi una forza che non gli aveva mai
notato. - Sì, sono gay e allora? Hai qualche problema? -
- E' un problema, sì! Come cavolo ti è saltato in
mente, Naruto? -
Naruto rise di scherno. - Sapevo non avresti capito. Tu non capisci mai
quello che non vuoi accettare, eh Sasuke? -
Il moretto gonfiò il petto, indignato da quel mancato
rispetto
nei suoi confronti. Nemmeno lui voleva mancare di rispetto a Naruto, o
forse sì? Beccarlo lì, con Gaara, era stato un
colpo
basso. - Non me lo hai mai detto.. -
Il biondino scoppiò a ridere. Una finta risata che fece
rabbrividire il moretto, tanto da indietreggiare di mezzo passo. - E
perché mai avrei dovuto? Per sentirmi accusare in questo
modo da
te? Il mio migliore amico? Andiamo Sasuke non sono così
masochista, non pensi? -
- Ah no, certo, però si vede ti piace riceverlo come una
donna,
mh? - le parole gli uscivano spontanee. Rabbia, incredulità,
sorpresa, disgusto.. tutte insieme.
Naruto si avvicinò, afferrandolo per il bavero della camicia
che
portava. - Non sono problemi tuoi di certo, Sasuke. Se ti faccio
così schifo allora cambia compagno di stanza. -
Sasuke indurì lo sguardo. - Mi basta solo che non te lo
porti in camera per scopartelo. -
- Già lo faccio. Altro? -
- Stammi il più lontano che riesci. Non vorrei ritrovarmi
qualcosa che non mi appartiene nel didietro. -
Naruto rise. - Sta tranquillo.. - lo lasciò andare
stirandogli l'indumento, per poi uscire dal bagno sbattendo la porta.
Passarono alcuni giorni, ma Sasuke e Naruto ancora non si parlavano.
Non aveva avuto intenzione di cambiare compagno di stanza, non lo
avrebbe mai fatto, ma si vergognava di come lo aveva trattato. Era gay
e allora? Non ci sarebbero stati problemi, no? Eppure l'idea di Naruto
con Gaara, nello stesso letto, a fare cose che lui si era sognato di
fare solo con le donne lo mandava in bestia.
Ora stava studiando un capitolo di fisica, mentre l'altro era seduto
sul letto, dandogli le spalle, che scribacchiava su un foglio. Si
voltò verso di lui con la sedia girevole e lo
guardò. Gli
fissò le spalle diventati forti in quegli anni che erano
cresciuti insieme. Non aveva la sua stessa, ma quasi. Era cresciuto
bene Naruto.
Tossicchiò. - Senti.. - e vide che gli occhi azzurri si
spostarono su di lui. - Da quanto va.. avanti la cosa? -
Naruto aggrottò la fronte e si rivoltò. - Almeno
tre anni, se non di più. -
Cadde di nuovo il silenzio. - Non lo hai portato qui dentro, vero? -
- No, assolutamente. Sei l'unico che si porta le ragazze e se le fa
qui, tranquillo. -
Sasuke si ritrovò a sospirare di sollievo. Meno male,
pensò. - E.. non è che.. ti ritroverò
nel mio
letto a sbavare come un cane, vero? -
L'altro rise divertito, mentre si voltava del tutto verso di lui. -
Stai tranquillo, davvero. Non ci proverei mai con te. -
- Ah, per fortuna.. - no, aspetta.. un momento.. - Cosa vorresti dire? -
Naruto sollevò le sopracciglia un po' confuso. - Non ci
proverei con te, Sasuke, non vedo quale sia il tuo.. -
- Mi stai dicendo che non ti piaccio? - ora era incazzato nero.
Il biondo lo fissò incredulo. - Me lo stai davvero
chiedendo? -
- Mi stai dicendo che non sono il tuo tipo? - si ritrovò a
sbraitargli in faccia, mentre Naruto sbatteva le palpebre.
- Non capisco quale sia il problema, Sasuke -
Il ragazzo lo fissò in cagnesco, poi si alzò
dalla sedia
e se ne andò sbattendo la porta. Sasuke Uchiha che non era
il
tipo di qualcuno? Ma quando mai. Non era il tipo di Naruto? Questa era
a dir poco incredibile.
Naruto non capì cosa accadde a Sasuke quel giorno. Lo
trovò soltanto spropositatamente insensato e inusuale.
Finì il compito di biologia e si mise a letto, dato ormai
erano
le undici. Non era stanco e quando gli capitava di non avere sonno ci
metteva delle ore per addormentarsi. Continuò a rigirarsi
nel
letto. Non riusciva proprio a sprofondare tra le braccia di Morfeo. Si
girò su un fianco e stette per addormentarsi, quando
sentì trafficare con la serratura, per poi essere aperta la
porta e richiusa con un tonfo. Sasuke canticchiò qualcosa
che il
ragazzo probabilmente nemmeno conosceva, finché non
inciampò nel suo zaino e finì lungo disteso sul
letto.
Naruto sospirò mettendosi a sedere. L'amico era ubriaco
fradicio, dato avendo la faccia affondata nel cuscino continuava a
borbottare. Scostò le coperte, si alzò e si
avvicinò a controllare, ma Sasuke non diede segno di averlo
sentito.
- Sasuke devi cambiarti. -
- Non mi va.. - farfugliò girandosi a pancia in su. -
Svestimi tu, dobe. -
Il biondino alzò gli occhi al cielo, tirandolo per un
braccio
seduto e gli sfilò prima la maglia, poi le scarpe, ma non
fece
in tempo a togliergli i pantaloni che Sasuke gli stava addosso, molto
vicino, tanto che ne sentiva il respiro sul viso.
- Sasuke ma che.. -
- Scopiamo, Naruto. - non era una domanda. Una più che
confermata affermazione, farfugliata da un Uchiha ubriaco, ma Naruto lo
fissò impassibile. - Ti, prego, Naruto.. -
- No, teme. Ho sentito puzza di sesso fino al mio letto quando sei
entrato. Hai avuto la tua dose per oggi. - cercò di
allontanarlo, ma Sasuke lo distese veloce sul materasso, inchiodandolo
con il suo corpo. - Smettila, avanti. -
Il biondino stette un momento in silenzio.
-
Ma quelle
erano solo due ragazzine.. dai, non fare il difficile. Dovrebbe essere
facile per te prenderlo, no? - cercò di liberarsi, ma Sasuke
era
pur
sempre più forte. Si abbassò veloce di lui,
cercando di
baciarlo, ma ubriaco com'era gli centrò un paio di volte le
guance e il mento.
- No, Sasuke, ho detto di no! Lasciami andare! - Uzumaki
schivò
di nuovo le labbra dell'Uchiha; si mosse più veloce e
più
forte stavolta, spedendo il moro contro la testiera del letto. Lo
guardò arrabbiato, ma ogni offesa possibile gli
morì
sulle labbra quando lo vide già addormentato, che respirava
lentamente e beato.
Dopo quella sera Naruto cercò di girare il più
alla larga
da Sasuke, che non capiva il suo comportamento, ma lo lasciava comunque
fare. Sarebbe tornato prima o poi, ne era certo. Ma più
passava
il tempo, più si accorgeva di quanto fosse stato cieco in
tutti
quegli anni. Gaara e Naruto si lanciavano molte, troppe, occhiate ogni
volta che potevano. Sembravano davvero innamorati, per quanto Neji gli
aveva detto che si definivano una coppia aperta. Più ci
pensava
più gli ribolliva il sangue dalla rabbia. Gaara riusciva a
infilarsi nel letto di Naruto con così tanta
facilità e
lui no? C'era qualcosa che gli dava fastidio, con tanto di nausea.
Scartò da parte il disgusto, scartò da parte
l'invidia..
possibile fosse geloso?
Davvero poteva essere che gli dava fastidio il fatto quel rossino
riuscisse a farsi Naruto le volte che voleva e lui non poteva quasi
toccarlo? No, assolutamente impossibile. Eppure quella sera gli aveva
davvero chiesto di farlo con lui e Naruto lo aveva rifiutato.. doveva
venire a capo di quel groviglio.
Una sera Sakura e Ino avevano organizzato una festa per pochi scelti
nella loro confraternita di ginnastica artistica, al quale
parteciparono anche Sasuke e Naruto. Passarono la serata separati, ma
il biondo lanciava occhiate preoccupate a Sasuke che aveva sempre un
bicchiere di alcol in mano. A tarda serata, verso mezzanotte, gli si
avvicinò.
- Sasuke stai bene? - il moretto sollevò soltanto le
sopracciglia e sorrise annuendo. - No, tu non stai per niente bene.. -
mai affermazione più corretta, dato il ragazzo gli
collassò all'improvviso contro la spalla. Neji e Sai, un
ragazzo
pallido dai capelli neri, risero divertiti, mentre Kiba
aiutò
Naruto a sorreggere l'Uchiha, che gli si poggiò del tutto
addosso. - Kiba, io lo riporto in stanza, okay? - Il castano
annuì convinto, - Poi resto là, domani ho un
esame. -
salutò un po' tutti e si allontanò con Sasuke che
borbottava qualcosa.
Giunti in camera lo mollò sul letto, gli sfilò le
scarpe
sbuffando. - Siamo a due Sasuke. La prossima volta tocca a te - gli
diede le spalle, mettendo da parte le calzature, che venne tirato
indietro per la vita, in braccio allo stesso Sasuke. - Cosa stai
facendo? -
- Nulla. Voglio solo stringerti.. - gli bisbigliò, poggiando
la guancia alla schiena.
Naruto trattenne il fiato. Gli si stava incendiando il basso ventre al
calore di Sasuke così vicino e non poteva permetterselo. Non
di
certo con lui, mezzo omofobo. Fece per alzarsi che il moretto lo
trascinò giù sul letto, mettendoglisi sopra come
la volta
precedente.
- Sasuke non ho voglia di giocare adesso, perciò leva.. - ma
non
finì la frase che l'Uchiha stavolta gli aveva centrato in
pieno
le labbra, in un tenero e lento bacio.
Gli puntò gli occhi di ossidiana nei
suoi. - Non voglio giocare, Naruto, voglio averti. Adesso. -
Naruto sgranò gli occhi, arrossendo furiosamente a quello
sguardo intenso, non riuscendo a combattere la sensazione di piacere
che gli infuse il nuovo bacio di Sasuke, calato di nuovo di lui. Lo
baciò a lungo, sebbene con gentilezza, lasciandogli qualche
morsetto di tanto in tanto. Naruto cominciò a svegliarsi, ma
sentiva che il compagno di stanza era già più
sveglio di
lui. Mugolò quando Sasuke gli morse l'orecchio con fare
scherzoso, passando la mano sotto la sua maglietta.
- Sasuke, no.. spostati.. non va bene. - cercò di spingerlo
indietro, ma Sasuke lo teneva giù con tutto il suo peso. -
L'altra volta è stato più facile.. -
sbottò,
puntandogli le mani sulle spalle, per spostarlo.
- Forse perché l'altra volta ero ubriaco, Naruto.. -
sussurrò piano, sulle sua bocca. Naruto sgranò
gli occhi
per la seconda volta, fissandolo in viso, ma i capelli dell'altro gli
solleticavano le guance. Sasuke si abbassò di nuovo, e il
ragazzo chiuse gli occhi, lasciandosi cullare da lui.
Il mattino seguente Naruto si svegliò piacevolmente
indolenzito
nel letto di Sasuke, ma dell'altro non vi era traccia. Avevano passato
una bella notte, entrambi. Sasuke era stato dolce e gentile con lui. Lo
baciava spesso, stringendogli le mani nelle sue come un perfetto
amante. Si ritrovò ad arrossire come una ragazzina, poi
agitò una mano a scacciare il pensiero. Si alzò,
si
lavò e si vestì, sistemandosi alla bel e meglio
la
camicia a quadri su una maglietta scura a mezza manica. Scese di sotto
contento e si guardò intorno giunto all'atrio, dove i
ragazzi si
sedevano per rilassarsi Vide Sasuke che parlava e rideva con un Neji e
Kiba un po' sorpresi, che si stavano lanciando occhiatine. Naruto si
avvicinò ai tre con passo sicuro, che rallentò
alle
parole che gli giunsero alle orecchie.
- Ve lo giuro! La scopata più piacevole della mia vita. -
rideva
l'Uchiha, passandosi la mano tra i capelli, svaccato sul divanetto. -
Si è fatto scopare come una ragazzina alle prime armi. E'
stato
esilarante. - Ora i due castani erano altamente preoccupati e scioccati
quando incontrarono gli occhi dell'Uzumaki. Sasuke notò la
loro
traiettoria e si voltò. Sgranò gli occhi scuri a
vedere
Naruto e si alzò in piedi di scatto. - Naruto, ah.. -
- E così ti sei ben divertito, eh, Sasuke? -
- No, no, aspetta.. aspetta un attimo.. -
- Non aspetto un bel nulla! - e scattò in avanti a
rifilargli un
pugno dritto sul naso, spedendolo per terra qualche metro
più
indietro. Sasuke si tirò su un gomito, mugolando di dolore
al
suo naso ora gocciolante di rosso. - Non rivolgermi mai più
la
parola, figlio di puttana che non sei altro! - e, dopo avergli scoccato
un'occhiata piena di odio, girò sui tacchi e se ne
andò.
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