nejiten
COME MAI
Un corridoio vuoto e fiocamente illuminato. Un sedia e un ragazzo
sedutoci sopra. I pugni stretti e lo sguardo fisso sulla larga porta a
destra. Quella porta che non si apriva mai. Il cuore di Neji Hyuga si
strinse: perché accidenti non si apriva?
Tenten, per favore, non i fare scherzi... non ti azzardare a cedere... perché altrimenti io...
Si coprì gli occhi con una mano.
Se sapessi che mi sta succedendo...
Le notti non finiscono all'alba nella via
le porto a casa
insieme a me, ne faccio melodia
e poi mi trovo a scrivere chilometri di
lettere
sperando di vederti ancora qui.
Faccio
e penso cose che non avevo mai fatto o pensato prima... provo cose che
non avevo mai provato prima... e sono cose che richiamano sempre e solo
te. Se solo capissi cosa sta accadendo dentro di me...
Inutile parlarne sai, non
capiresti mai
seguirti fino all'alba e poi, vedere dove vai
mi sento un
po' bambino ma, lo so con te non finirà
il sogno di sentirsi dentro un film.
Non
riesco a spiegare quello che sento... è qualcosa di liberatorio
e rassicurante che però mi opprime un po' il cuore, come se gli
mancasse l'aria... ma vedo te, realmente o nella mia testa, e non ci
penso più. Mi ha fatto talmente bene la tua amicizia, che non
riesco a immaginare questi ultimi anni senza i tuoi sorrisi e la tua
voce... ma che significa realmente? Stento a far finta che sia solo
amicizia... è come se fossi fuori di me, dietro un vetro... e
oltre quel vetro noi due, insieme, che costituiamo un quadro
perfetto... quel quadro non esprime amicizia...
E poi all'improvviso, sei arrivata tu
non so chi l'ha deciso, m'hai
preso sempre più
la quotidiana guerra con la razionalità
vada bene pur
che serva, per farmi uscire
Se
penso a come ho cambiato opinione su di te da quando ti conosco... ero
circondato da un muro che altri riuscivano solo a scalfire
leggermente... poi sei arrivata tu e ho intravisto la prima crepa, in
corrispondenza del mio petto. Per qualche tempo è stato un
continuo conflitto tra ragione e istinto: chiudere la crepa o lasciarla
allargare? Alla fine credo che abbia vinto l'istinto...
Come mai, ma chi sarai, per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te.
Dimmi come mai, ma chi
sarai, per farmi stare qui
qui seduto in una stanza, pregando per un si.
Credette
di sentire il cigolio di una porta che si apriva e si alzò di
scatto. Non era la porta, ma la finestra. Guardandola, la luce del sole
picchiò fastidiosa sul suo volto, costringendolo a girarsi.
Gli amici se sapessero, che sono proprio io
pensare che credevano,
che fossi quasi un Dio
perché non mi fermavo mai
nessuna storia inutile
uccidersi d'amore ma per chi.
Agli
occhi degli altri ero un gelido e chiuso ragazzo che pensava solo a
sé stesso... qualcuno mi ammirava per la mia freddezza... era un
bene non farsi distrarre da nessuno, o almeno così credevo...
poi la crepa, che si allargava ancora...
Lo sai all'improvviso, sei arrivata tu
non so chi l'ha deciso, m'hai preso sempre più
una quotidiana guerra,
con la razionalità
ma va bene pur che serva, per farmi uscire
Vorrei
che sapessi cosa sei riuscita a fare... vorrei che vedessi cos'è
ora la crepa che hai provocato tu... è una porta, Ten, la porta
attraverso cui io sono riuscito ad uscire da me stesso... mi hai
salvato da qualcosa di più spaventoso della morte stessa... ma
rischio di cadere di nuovo in errore senza di te...
Come
mai, chi sarai, per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad
aspettare te
dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui
qui
seduto in una stanza pregando per un si.
So
che dipende dai medici l'esito, ma credo tu possa fare comunque la
differenza... sei forte, determinata, e hai quel tuo amore per la vita
che riesce a superare qualcunque ostacolo... supera anche questo, fallo
per me, Ten... non lasciare che ritorni a nascondermi dietro a un
muro...
Dimmi come mai, ma chi
sarai per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te
dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui
qui seduto in una
stanza pregando per un si'.
Non
so perché sto dicendo queste cose, né se otterrò
ciò che desidero... ma sono sicuro di quello che penso e
penserò per molto ancora... questa è la prima supplica
che concedo alla mia lingua di articolare... non lasciarmi solo, Ten!
Venti minuti sembrati un'eternità e una voce lontana che chiamava Neji oltre la larga porta.
Una ragazza stesa sul letto con il busto sollevato e la testa sul cuscino.
Un bel sorriso e una dolce voce.
La stanza svuotata e Neji che stringeva Tenten.
Tenten che piangeva e Neji che le asciugava le lacrime.
Neji e Tenten che piano si baciano, perché non si chiedono più come mai.
Fine
N.d.A. FF di getto venuta ascoltando
"Come mai" degli 883 (canzone usata nella storia). Adoro questo pairing
ed è la mia prima fic dedicata completamente a loro.
Spero vi sia piaciuta!
Ciauz,
V@le
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